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Musica: gli Heron Valley aprono il 39° Folkest

17 giugno 2017 | 12.27
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Gli Heron Valley
Gli Heron Valley

Provengono da ogni parte del globo gli artisti che, come ogni estate ininterrottamente dal 1979, animeranno i numerosi palchi di Folkest, il principale e più longevo festival che esplora le musiche e le culture del mondo, con una serie di concerti programmati in un totale di 24 piazze del Friuli Venezia Giulia (tra gli altri Udine, Spilimbergo, Villa Manin, Tolmezzo, Udine) fino a toccare Capodistria e la Slovenia. Questa 39esima edizione parte giovedì 22 giugno a Fiume Veneto (Udine), alle 21,15, con la giovane band folk scozzese Heron Valley composta da sei elementi, con violino, fisarmonica, cornamusa scozzese, tin whistle, chitarra, pianoforte, voce, basso, banjo e batteria. Dopo un tour che ha toccato tutto il Regno Unito, gli Heron Valley giungono adesso per la prima volta in Italia. Si replica alla Grotta di San Giovanni d’Antro venerdì 23 e a Chiasiellis (Mortegliano) sabato 24 giugno.

L’omaggio che Folkest dedica ogni anno alla musica popolare italiana si sposta in questa edizione sulla città di Napoli: A guidare l’elenco degli artisti partenopei presenti quest’anno sarà Enzo Avitabile, fresco vincitore di ben due Premi David di Donatello per la migliore colonna sonora e il miglior brano del film-rivelazione dell’anno, 'Indivisibili' di De Angelis. Avitabile si esibirà a Montereale Valcellina il 28 giugno (già aperte on line le prevendite al sito folkest.it) in una inedita formazione in trio che ripercorre in chiave acustica i suoi più grandi successi. Il focus partenopeo vede anche la presenza di Teresa De Sio con un grande omaggio a Pino Daniele, in programma a Capodistria il 21 luglio. Domenica 2 luglio, invece, a Tolmezzo, salirà sul palco una giovane voce partenopea, il cantautore Maldestro, arrivato secondo alla Targa Tenco come miglior album d’esordio e secondo nella sezione nuove proposte dell’ultimo Festival di Sanremo, vincendo il premio della critica 'Mia Martini'.

Il mondo della canzone anglosassone sarà al Folkest con i principi e inventori del folk-rock britannico, i Fairport Convention, il 10 luglio a Spilimbergo, e la voce e front man dei Genesis, uno dei gruppi più importanti e innovativi della storia del rock progressivo, Ray Wilson, in concerto sempre a Spilimbergo, l'11 luglio. A suggellare l’edizione 2017 di Folkest un colosso della musica mondiale, l’ultraottantenne sudafricano Abdullah Ibrahim, che vanta una storia non solo di collaborazioni con i nomi più grandi della storia del jazz, ma è direttamente collegata anche agli sviluppi sociali, culturali e storici del ventesimo secolo. Nato a Cape Town nel 1934, rimane fino agli inizi degli Anni Sessanta nel suo Paese natale, Abdullah Ibrahim accompagna Miriam Makeba. Nel 1965 viene 'scoperto' nientemeno che da Duke Ellington, che lo porta a New York. Durante gli Anni Settanta e Ottanta, divenne la figura più rappresentativa per l’integrazione della scena jazz africana. Il concerto si terrà il 27 luglio nel Cortile d'onore di Villa Manin (Udine)

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