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A Francesca Archibugi e Paolo Virzì il Premio 'Suso Cecchi D'Amico'

15 luglio 2017 | 18.22
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Il regista Paolo Virzì accanto alle attrici protagoniste de 'La Pazza gioia',  Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti
Il regista Paolo Virzì accanto alle attrici protagoniste de 'La Pazza gioia', Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti

Sarà assegnato a Francesca Archibugi e a Paolo Virzì, venerdì prossimo alla Limonia del Castello Pasquini di Castiglioncello, il premio Suso Cecchi D’Amico 2017, giunto alla VI edizione. Il riconoscimento arriva per la sceneggiatura di 'La Pazza Gioia', film uscito nel 2016 del regista livornese ed ambientato In Toscana (alcune scene sono state girate a Calafuria), già vincitore di 5 David di Donatello e altrettanti Nastri d’Argento.

Entrambi i registi saranno presenti all’iniziativa e parteciperanno all’incontro pubblico dal titolo 'Figure femminili' nella sceneggiatura, Dalla 'Pazza Gioia' a 'Ovosodo'. Dopo l’incontro e la cerimonia di premiazione alla Limonaia, è prevista, alle 21, la proiezione del film all’arena estiva di Castiglioncello, alla presenza degli autori.

Il Premio Suso Cecchi d’Amico per la sceneggiatura giunge quest’anno alla sesta edizione ed è dedicato all’autrice o all’autore della sceneggiatura originale di un film italiano prodotto tra il maggio 2016 e l’aprile del 2017, in cui rivesta un particolare rilievo una figura femminile.

Sceneggiatori della 'Pazza gioia' interpretato da Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti

La storia della 'Pazza Gioia' è nata sul set di un altro film del regista livornese, 'Il Capitale Umano'. E’ qui che Virzì ha partorito il personaggio di Beatrice Morandini Valdirana, interpretata da una splendida Valeria Bruni Tedeschi, la cui vicenda s’intreccia con quella della giovane ed introversa Donatella (Micaela Ramazzotti). Storia ambientata in una casa di accoglienza per donne con disturbi psichici.

Dal soggetto del regista è nata una sceneggiatura scritta in collaborazione con Francesca Archibugi, sua grande amica, che aveva già trattato il tema del disturbo mentale e delle strutture psichiatriche successive alla legge Basaglia nel film 'Il grande cocomero'. ''Se c’è una cosa che da sempre ci accomuna - aveva dichiarato la cosceneggiatrice in un’intervista su Cinematografo.it - è quella di considerare naturale maneggiare i personaggi come dei casi clinici. Entrambi raccontiamo sempre un po’ casi umani''.

Il premio è stato realizzato dallo scultore Mimmo di Cesare

Il premio è organizzato dal Comune di Rosignano, in collaborazione con il Centro Studi Commedia all'italiana, Fondazione Sistema toscana, Associazione Armunia e Cinema Arena La Pineta di Castiglioncello ed è dedicato alla 'Signora del cinema italiano' che con Castiglioncello ha avuto un legame speciale, avendolo eletto come luogo di vacanza e di lavoro.

La giuria è composta da Oreste De Fornari, Massimo Ghirlanda, Stefania Ippoliti, Alessandra Levantesi, Francesco Bruni, presidente, e dai vincitori della quinta edizione del Premio, Filippo Gravino, Francesco Manieri e Matteo Rovere. Il premio Suso Cecchi D’Amico è realizzato dallo scultore Mimmo di Cesare.

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