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Teatro: Ancona, al Festival Nottenera la drammaturgia contemporanea

11 agosto 2017 | 17.57
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Il duo 'Maniaci d'amore' in scena al Festival Nottenera (foto Luca Lombardi)
Il duo 'Maniaci d'amore' in scena al Festival Nottenera (foto Luca Lombardi)

I protagonisti della drammaturgia contemporanea il 19 agosto al Festival Nottenera di Serra De’ Conti (Ancona). In cartellone 12 spettacoli teatrali per 22 repliche in una sola notte tra debutti, residenze d’autore, artisti internazionali e giovani talenti. Tra gli eventi, le prime regionali de 'Il nostro amore schifo', indagine dissacrante sul sentimento intricato della gioventù e spettacolo rivelazione della compagnia Maniaci d’amore accanto al pluripremiato 'Esilio' della Piccola Compagnia Dammacco e alla narrazione con video-ologrammi 'L’albero della Felicità' di Giacomo Aldes. Un’indagine dissacrante sul sentimento intricato della gioventù, sezionato e fatto a pezzi da due figli del nostro tempo, ingenui e spietati. Una guida della prima esperienza sentimentale, tra picchi di sublime e cadute umilianti, letta come rito di passaggio obbligato prima di consacrarsi alla tiepidezza e alla stabilità dell’età adulta. E' quanto racconta 'Il nostro amore schifo', spettacolo rivelazione della compagnia Maniaci d’amore che con oltre 100 repliche ha imposto sulla scena nazionale una delle più interessanti realtà della drammaturgia contemporanea.

I 'Maniaci d'Amore' sono Luciana Maniaci e Francesco d’Amore, attori e drammaturghi che da anni lavorano su testi propri, nell’ottica di rappresentare spietatamente, e con livido umorismo, realtà di relazione molto attuali con un linguaggio giovane e freschissimo. Lo spettacolo sarà proposto, dunque, in prima regionale a Serra De’ Conti il 19 agosto (ore 23.40) al Belvedere in occasione dell’XI edizione della Nottenera, il Festival vetrina dedicato ai linguaggi creativi contemporanei. È questo solo uno dei 12 spettacoli dell’area 'Arti sceniche' del festival dcaratterizzato quest’anno da oltre 30 eventi di teatro, arti visive, musica, cinema, scienze e laboratori. Per l’edizione 2017, la 'Nottenera' ha invitato molti artisti di fama internazionale e talenti marchigiani a confrontarsi su un tema comune, quello della Comunità, e a mostrare il loro lavoro al pubblico nell’arco di una sola notte. Una no-stop, dalle ore 19.30 alle ore 4, ed al buio di una cittadina medievale rischiarata solo da piccoli led ad altezza polpaccio. Ben tre, nell’arco della notte, gli spettacoli in prima regionale. Attesi, tra gli altri, la Piccola Compagnia Dammacco, Serena Balivo, Giacomo Verde. Grande spazio ai debutti, con performance frutto di residenze artistiche nel territorio di Serra De’ Conti promosse dal Festival Nottenera, anche a sostegno di artisti marchigiani delle aree terremotate. Tra queste, la compagnia Teatro Rebis, che torna con un nuovo progetto legato agli irriverenti fumetti di 'Maicol & Mirco', dopo il successo europeo degli 'Scarabocchi'.

Alla Chiesa di San Michele in due repliche (alle ore 22 e alle ore 23,45), la compagnia maceratese propone lo studio scenico 'Il papà di Dio' in cui Dio è un giovane ragazzo di oggi e suo padre ha un diavolo per capello perché il figlio, un irriducibile combinaguai, ha voluto creare il suo Universo senza prima studiare… Una performance esilarante e irriverente, che immagina un Universo senza morte, dolore, fame, soldi e povertà. In residenza anche Piero Massimo Macchini, attore, comico, mimo, fantasista marchigiano, reduce da una straordinaria prova attoriale a Fermo (la maratona di 12 ore no stop, a favore delle popolazioni del cratere sismico). Al Chiostro di San Francesco (ore 21.15 e ore 23.30) propone 'Fuori porta', uno spettacolo di pantomima, musica, improvvisazione, pane e fantasia che farà riflettere sulle mille porte che abbiamo aperto e chiuso nella nostra vita. Tra le altre residenze in programma durante la manifestazione, lo spettacolo di teatro visuale 'Cortina' di Luca Bellezze (ex Frantoio, ore 21.50 e ore 00). Il noto performer, attraverso un dispositivo sorprendente, narra l’istante in cui il cuore si ferma, un tempo sospeso tra due battiti, in un viaggio fantastico che si arresta lì dove il cuore ricomincia a battere ed il punto laser rientra nelle regolari onde dell’elettrocardiogramma. Nella performance improvvisata '78!' (Piazza Caorsi, ore 22.45 e ore 00.50), il Collettivo Ønar gioca con il potenziale immaginifico di un mazzo di tarocchi, non ci sono copioni, scritture di scena o canovacci da seguire, l’unica base è la sequenza delle carte estratte casualmente e su cui prende forma un’affabulazione che si fa e si disfa sul momento.

Due le performance di nuovo circo, per ogni età. Alle ore 20.10 e alle ore 01.00 'L’abile teatro' dei Mago per svago, spettacolo di teatro comico giocoleria e magia, muto ma tutt’altro che silenzioso, che racconta il conflitto tra un grande mago e un assistente con grandi sogni. Alle ore 22.30 e alle ore 00.40 nel Chiostro di San Francesco 'Inbox' della compagnia Soralino, spettacolo di circo, canto lirico e teatro fisico con un acrobata, un giocoliere ed un baritono in un gioco d’equilibrio in un mondo di cartone, sul bordo di una catastrofe imminente. Un ritorno al Festival Nottenera è quello di Rita Frongia, attrice e drammaturga, colonna portante del percorso di ricerca del L.G.S.A.S. (Libero gruppo di studio di arti sceniche). In corso Roma 44 alle ore 22.15 e alle ore 00.00 la Frongia propone 'Umanescenza. Incontro sull’arte imperfetta della drammaturgia', non una lezione, non un elenco di aneddoti, ma una conferenza pop dentro e fuori i luoghi comuni della creazione artistica. Dalle ore 20.00 alle ore 22.00, e dalle ore 00.00 alle ore 02.00, in Largo Mutilati e invalidi di guerra, Lucia Palozzi è animatrice e protagonista di 'Radio Penelope'. Quello di Palozzi è un progetto di ricerca sulla narrazione che nei suoi due anni di vita si è snodato attraverso preziosi incontri con persone che hanno voluto donare la loro storia e attraverso numerosi laboratori di narrazione collettiva, realizzati in contesti molto diversi tra loro. Tra i percorsi originali, l’incontro con la poetessa Loredana Bogliun, artista nata a Pola in Croazia che scrive poesie in dialetto dignanese, antico idioma istroromanzo di Dignano d’Istria. La sua performance 'Viversi di poesia' (in via Garibaldi, dalle 20.30 alle ore 22.30 e dalle 00.00 alle ore 02.00) parte dall’esposizione di cinque poesie dell’autrice e da cinque incisioni di Giorgio Celiberti, e si propone come un incontro individuale per uno spettatore alla volta.

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