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Lirica: a 40 anni scomparsa Callas film su amore impossibile con Pasolini

11 settembre 2017 | 14.08
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Maria Callae e Pier Paolo Pasolini sul set di 'Medea' (foto di Mario Tursi)
Maria Callae e Pier Paolo Pasolini sul set di 'Medea' (foto di Mario Tursi)

Lo scrittore-regista più scomodo e provocatorio del momento e la cantante lirica più acclamata del mondo: Pier Paolo Pasolini e Maria Callas. Il film che li fece incontrare fu 'Medea', l'anno il 1969. Quasi 50 anni dopo riemerge - attraverso i ricordi e gli aneddoti dei componenti della troupe e degli amici più cari – il racconto di un amore impossibile. L’incontro così speciale di Maria Callas e Pier Paolo Pasolini viene raccontato da 'L’isola di Medea', film scritto e diretto dal regista Sergio Naitza. La produzione è firmata da Lagunamovies con Karel produzioni, con il sostegno del produttore associato Erich Jost, della FVG Film Commission e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura.

Il film sarà trasmesso in anteprima assoluta da Rai5 sabato prossimo alle 23,05 (con replica domenica alle 17,05), proprio nel giorno in cui cadono i 40 anni dalla scomparsa di Maria Callas. Sarà replicato inoltre nel mese di ottobre sulle frequenze Rai Friuli Venezia Giulia. Il debutto sul grande schermo arriverà venerdì 29 settembre, quando 'L'isola di Medea' sarà presentato all’'Athens international Film Festival', la più prestigiosa rassegna cinematografica del Paese patria di Maria Callas. Nell’occasione alla proiezione farà seguito l’intervento del regista Sergio Naitza, accompagnato dal coordinamento produttivo del film – Erich Jost, Daniela Volpe, Paola Sain – con il direttore della fotografia Luca Melis e il direttore del montaggio Davide Melis.

'L’isola di Medea', realizzato con la collaborazione di Banca di Cividale, Fondazione Carigo e Comune di Grado, è un’indagine su due anime sensibili e molto fragili nel 1969, allorché prendevano il via le riprese di 'Medea'. Callas e Pasolini seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. Il documentario indaga su un momento particolare della vita della 'divina': il film 'Medea' fu la sua prima e unica prova d’attrice al cinema, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova poiché come cantante d’opera era ormai al tramonto, mentre l’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, le diede nuova forza e linfa artistica. Da quel set nacque una tenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile.

'L’isola di Medea' intreccia le voci di Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici; di Nadia Stancioff, l’assistente personale che inizio’ il suo lavoro proprio sul set di 'Medea'; dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi, dell’attore Giuseppe Gentile (all’epoca campione olimpionico di salto triplo), dell’attrice Piera Degli Esposti (che debuttò con 'Medea'), della scrittrice Dacia Maraini (che con Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa), dello storico del cinema Roberto Chiesi (che è anche il direttore del Centro Studi-Archivio Pasolini presso la Cineteca di Bologna).

Valore aggiunto, con le musiche di Marco Rocca, sono i disegni animati dell’artista Davide Toffolo, illustratore notissimo oltre che rocker celebrato. Per 'L’isola di Medea' Davide Toffolo ha interpretato l’incontro e il legame specialissimo che unì Pier Paolo e Maria sul set di 'Medea'. Particolari inediti illuminano quel legame nel film, insieme a ricordi del set dell’isola di Grado e della laguna: un luogo dove Pasolini ritrovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale soggiornò spesso anche la Callas.

Alcuni frammenti delle lettere e poesie che il regista e la cantante si scambiarono, letti da voci off e illustrati dai disegni di Davide Toffolo, segnano come capitoli il documentario, approfondendo i dettagli di un rapporto delicato e sincero. A far da corollario le voci delle comparse del film, reclutate nell’isola di Grado: un punto di vista popolare, ricco di piccole curiosità.

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