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Massimiliano Bruno: "Ho scritto 'Non fate come me' per essere libero"

27 ottobre 2017 | 19.06
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Massimiliano Bruno:

"E' il mio lavoro migliore, indubbiamente la cosa migliore che ho scritto". Risponde così all'Adnkronos, senza giri di parole, Massimiliano Bruno, sceneggiatore, regista, attore e adesso anche scrittore, quando parla di 'Non fate come me', suo primo libro, da oggi disponibile sugli scaffali. "Sono di poche parole perché è una risposta vera", aggiunge sorridendo Bruno e poi confessa che l'idea di scrivere un libro è nata da "un'esigenza di libertà, di uscire dalle dinamiche che impone il cinema".

"Volevo sentirmi padrone di usare le parole che voglio e di scrivere una storia in totale indipendenza. Avevo urgenza - dice Bruno - di raccontare una parte di me. Per farlo ho scelto un protagonista che nella sua vita ha sempre fatto fatica a dire di no, un personaggio che desidera reagire e ce la fa".

Ruben, il protagonista appunto di 'Non fate come me', è un uomo che soccombe alla vita, "uno che ha vissuto per anni da morto", che sottostà alla bella ed elegante fidanzata Francesca, che non coltiva i rapporti personali, che vive in un appartamento sporco, angusto e disordinato, degno di lui. Ma, "un'estate decide di fermarsi per risolvere i rapporti fondamenti della vita, scosso dal decesso di una donna investita da un'automobile proprio davanti ai suoi occhi, non perché terrorizzato dall'idea della morte in sé, bensì perché se al posto di quella donna ci fosse stato lui, avrebbe chiuso la sua esistenza senza aver combinato niente", racconta Bruno.

"Credo fermamente che la paura della morte sia solo timore di non avere più vitalità"

"Sì - continua lo scrittore - credo fermamente che la paura della morte sia solo timore di non avere più vitalità, di non avere più forza di vivere pienamente la vita. E' per questo che ho raccontato la storia di una persona che ha avuto la forza di cambiare rotta". Ruben farà un 'on the road' per incontrare tutte le persone, dai genitori, agli amici, con cui ha lasciato qualcosa di irrisolto, pur di sentirsi vivo.

Stuzzicato sull'uso che farà, da regista, del suo libro, Bruno risponde: "'Non fate come me' è scritto per essere un libro, ancora non ho pensato a una possibile conversione in film, mi godo il fatto di essere l'autore di un romanzo e sono felice di questo. Ho già avuto bei feedback - continua lo scrittore - da Rizzoli hanno detto che è un libro bellissimo, e le persone a me più care si sono complimentate, sono state colpite dalla storia".

"Mi piacerebbe molto continuare come scrittore"

Un romanzo "che fa ridere in alcune fasi, ma che - afferma ancora Bruno del suo 'Non fate come me' - in altre raggiunge una profondità che non mi sono mai permesso di toccare con il cinema. Il prossimo anno sarà molto impegnativo dal punto di vista cinematografico, ma mi piacerebbe molto continuare come scrittore".

Il 6 dicembre sarà nelle sale 'Il premio', primo film con regia di Alessandro Gasmann, di cui Bruno, insieme allo stesso Gasmann e a Walter Lupo ha scritto la sceneggiatura. E non è finita qui. A maggio 2018 il regista sarà poi impegnato nelle riprese del suo nuovo prodotto cinematografico, "del quale non posso rivelare assolutamente niente", precisa. Dal 9 gennaio, inoltre, ripartirà da Roma per girare tutto il Paese, la tournée del 'Sogno di una notte di mezza estate', suo riadattamento dell'opera di William Shakespeare.

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