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A Milano 'L'isola di Medea' per ricordare l'incontro tra Callas e Pasolini

27 ottobre 2017 | 17.12
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Maria Callas e Pierpaolo Pasolini sul set di 'Medea' (foto di Mario Tursi)
Maria Callas e Pierpaolo Pasolini sul set di 'Medea' (foto di Mario Tursi)

Quarantadue anni ci separano dalla tragica fine di Pier Paolo Pasolini, e 40 anni dalla morte di Maria Callas. Entrambi avevano 53 anni al momento della loro scomparsa. Un film racconta il loro incontro speciale nell''Isola di Medea', una produzione di Lagunamovies – Karel, scritta e diretta dal regista Sergio Naitza, che verrà proiettata il 2 novembre, a Palazzo Litta (sala Azzurra, ore 18.30) a Milano, nell’ambito della due giorni 'Lezioni di creatività. Omaggio a Pier Paolo Pasolini'.

L'opera intreccia i ricordi e gli aneddoti degli amici più cari dei due artisti, soprattutto di coloro che fecero parte del set di 'Medea', girato nel 1969 fra Grado, Anzio e la Cappadocia, dove Pasolini e Callas si incontrarono per la prima volta. Con la fotografia di Luca Melis, e il montaggio di Davide Melis, il film riunisce, dunque, in un affresco corale le voci di Ninetto Davoli, che condivise con Pasolini momenti privati e artistici, di Nadia Stancioff, l’assistente personale di Maria Callas, dei costumisti Piero Tosi e Gabriella Pescucci, del direttore di produzione Fernando Franchi.

Ma anche dell’attore Giuseppe Gentile all’epoca campione olimpionico di salto triplo, dell’attrice Piera Degli Esposti che debuttò con 'Medea' nel ruolo di ancella, della scrittrice Dacia Maraini che insieme a Pasolini, Moravia e Callas fece due lunghi viaggi in Africa, accanto allo storico del cinema Roberto Chiesi, direttore del Centro Studi-Archivio Pasolini presso la Cineteca di Bologna. Prezioso valore aggiunto sono i disegni dell’artista Davide Toffolo, illustratore notissimo oltre che rocker celebrato, chiamati a scandire il film come appassionanti 'segnalibro', sul filo rosso dell’epistolario fra Maria Callas e Pier Paolo Pasolini, letto da voci off. Maria e Pier Paolo.

Due anime sensibili e molto fragili, Maria Callas e Pierpaolo Pasolini, nel 1969, mentre prendevano il via le riprese di 'Medea', seppero creare un rapporto artistico e umano profondo, delicato e speciale. Il documentario indaga, dunque, su un momento particolare della vita della 'divina'. 'Medea' fu la sua prima e unica prova d’attrice al cinema, un momento di riscatto contro l’umiliazione subita da Onassis e un mettersi alla prova poiché come cantante d’opera era ormai al tramonto, mentre l’incontro con Pasolini, uomo colto e sensibile, le diede nuova forza e linfa artistica.

Da quel set nacque una tenera amicizia e, in Maria, una visione d’amore illusoria e irraggiungibile. Particolari inediti illuminano quel legame nel film, insieme a ricordi del set dell’isola di Grado e della laguna. Un luogo dove Pasolini ritrovava le sue radici friulane e dove amava ritirarsi per scrivere e pensare e nel quale soggiornò spesso anche la Callas. Le musiche del film sono di Marco Rocca, la distribuzione internazionale è a cura di Tvco.

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