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Psichedelia e attualità nei 'Possibili scenari' di Cesare Cremonini

23 novembre 2017 | 12.41
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Cesare Cremonini (FOTOGRAMMA)
Cesare Cremonini (FOTOGRAMMA)

I possibili scenari invocati da Cesare Cremonini nel suo ultimo disco sono molteplici: c’è il pop tinto di Anni ‘60 ma con richiami alla nuova psichedelia degli australiani Tame Impala, ci sono gli inni, perfetti per essere cantati nel tour degli stadi previsti nel 2018, e c’è un occhio all’attualità con il brano 'Kashmir-Kashmir' che parla di un ragazzo straniero che si confronta con l’Occidente.

In uscita il 24 novembre per Universal, è un disco “nato per essere influente - dice lo stesso Cremonini alla conferenza di presentazione a Milano - dove ho voluto alzare l’asticella”. A partire dalla scelta del singolo di apertura 'Poetica', decisione non immediata dato l’arrangiamento e la durata del brano, ma che testimonia la voglia di rischiare e di mettersi in gioco senza rincorrere “il presente a tutti i costi, ma cercando di durare nel tempo”. Un coraggio apprezzato anche da Jovanotti “che mi ha mandato un sms di complimenti”.

Si parla di spiritualità, di fuga, di isole ma il linguaggio usato è quello del quotidiano e delle notizie di attualità. “L’ho registrato con 'SkyTg24' sempre acceso”, spiega Cremonini che in 'Possibili Scenari' usa parole “che dieci anni fa non avrei mai utilizzato”. Come ‘mujaheddin’, presente in 'Kashmir-Kashmir', uno dei pezzi più ballabili ma che racconta l’impatto con il mondo occidentale di un ipotetico figlio di un estremista islamico che però non ha nulla a che vedere con la jihad.

Il caleidoscopio di colori restituito da Possibili Scenari si arricchisce con la citazione cinematografica del film del 1967 con Dustin Hoffman ‘Il Laureato’. Alla pellicola è ispirata la canzone 'Al tuo matrimonio', racconto onirico di un uomo che irrompe al matrimonio della sua ex ubriaco fradicio per rovinare la festa a tutti. L’ultimo scenario dell’album è 'La macchina del tempo', storia d’amore narrata al contrario partendo dall’addio che con la sua coda strumentale si ricollega alla prima canzone chiudendo il cerchio del disco.

La potenza dei brani sarà riproposta nel primo tour negli stadi di Cremonini nel 2018. Tra le tappe, oltre a San Siro a Milano e all’Olimpico di Roma, anche il Dallara a Bologna: “Il più emozionante per me e per la mia famiglia - spiega Cremonini - perché per mio padre sarà una grande emozione a 94 anni vedermi cantare proprio in quello stadio”.

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