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Danza: il Balletto di Roma in scena al Quirino con 'Il lago dei cigni'

10 febbraio 2018 | 21.07
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Il Balletto di Roma in scena, dal 13 al 18 febbraio, con 'Il Lago dei cigni' firmato da Fabrizio Monteverde
Il Balletto di Roma in scena, dal 13 al 18 febbraio, con 'Il Lago dei cigni' firmato da Fabrizio Monteverde

Tra i più apprezzati autori sulla scena contemporanea della danza italiana e reduce dal successo del riallestimento di 'Giulietta e Romeo', Fabrizio Monteverde firma per il Balletto di Roma la nuova versione di un classico d’eccezione, 'Il Lago dei Cigni…ovvero Il Canto', in scena a Roma, al Teatro Quirino dal 13 al 18 febbraio. Tra le suggestioni di una favola d'amore crudele e i simboli di un'arte che sovrasta la vita, il coreografo romano reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di P. I. Čajkovskij, garantendo quell'originalità coreografica e registica unica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo.

Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, 'Il lago dei cigni' è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle ''favole d'amore in cui si crede nella giovinezza'' avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico de 'Il canto del cigno' (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera.

Con dichiarata derivazione intellettuale dal grande scrittore russo, il 'Lago' di Monteverde trova ne 'Il Canto' il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso struggente di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di 'anziani' ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, 'inevitabile' 'Lago'.

Protagonisti una troupe di anziani danzatori che cercano di esorcizzare sul palco l'ultima dipartita

Persi tra i ruoli di una lunga carriera, i danzatori stanchi di un’immaginaria compagnia decaduta si aggrapperanno, nella creazione firmata da Fabrizio Monteverde, ad un ultimo 'Lago', tra il ricordo sofferto di un'arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale. Individualità imprigionate in una coazione a ripetere, sabotatori della propria salvifica presa di coscienza oltre i ruoli di una vita svanita, gli interpreti ripercorreranno la trama di un 'Lago' senza fine, reiterandovi gesti e legami nella speranza di sopravvivere al finale straziante di una replica interminabile.

Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda. Metafora di un'arte che non conosce traguardo, cercherà se stessa in un viaggio tormentato d'amore, tradimento, prigionia e liberazione. In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d'artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.

Esponente di una generazione di talenti esplosa negli anni '90, Monteverde svolge da ormai trent'anni un lavoro di elaborazione stilistica e drammaturgica che ne rende il segno unico e riconoscibile. Sensibile alle suggestioni letterarie e teatrali, la contemporaneità coreografica di Fabrizio Monteverde si scorge nelle profondità invisibili di racconti senza tempo, tra le righe di narrazioni moderne e i risvolti psicoanalitici di favole antiche.

Produzione del 2014 il 'Lago' ha già collezionato più di mille spettacoli e 400mila spettatori

Maestro di uno stile energico e personale, Fabrizio è autore di un movimento composto di intrecci e spostamenti di peso che ne orientano coerentemente equilibri e curve dinamiche. Il risultato è quello di una gestualità rotonda e morbida che richiama nel corpo l'intenzione del moto per esplodere infine in spigolosità nette e decise.

Sempre con la compagnia romana, il coreografo ha realizzato produzioni importanti come 'Cenerentola', 'Otello' e 'Bolero', puntualmente premiate da unanime consenso di critica e pubblico. 'Il lago dei cigni, ovvero Il canto' è una produzione del 2014 del Balletto di Roma che con oltre 400mila spettatori, più di mille spettacoli realizzati negli ultimi anni e da sempre sostenuta dal MiBact, si conferma come una delle compagnie più attive sulla scena contemporanea della danza in Italia.

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