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Lirica: all'Opera di Roma il mondo maschile di 'Billy Budd'

02 maggio 2018 | 18.00
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Jacques Imbraillo (Billy Budd) e Keith Jameson (Novizio) in un momento delle prove
Jacques Imbraillo (Billy Budd) e Keith Jameson (Novizio) in un momento delle prove

Una scena in cui compaiono gli elementi caratteristici di una nave, come le corde e le vele che ne ricreano l'ambientazione. Un cast internazionale tutto al maschile e un nuovo allestimento in coproduzione col Teatro Real di Madrid e il Royal Opera House Coven Garden di Londra, vincitore nella capitale britannica dell'International Opera Award come 'migliore nuova produzione'. Per la prima volta arriva a Roma, al teatro dell'Opera, in cinque recite dall'8 al 15 maggio, 'Billy Budd' di Benjamin Britten diretto da James Conlon con la regia di Deborah Warner.

"E' la prima volta che 'Billy Budd' viene presentato in questo teatro", ha spiegato il sovrintendente dell'Opera di Roma, Carlo Fuortes nel corso della presentazione alla stampa, sottolineando che si tratta di uno "dei grandissimi capolavori del Novecento. E' un'opera meravigliosa, molto spettacolare. Questo allestimento coprodotto con Madrid e Londra, con la regia di Deborah Warner e diretto da James Conlon, propone una messa in scena molto emozionante. E' un'opera solo maschile, con più di cento uomini sul palcoscenico, e il fatto che la regia sia affidata a una donna rende l'opera, che rappresenta il culmine della nostra offerta, ancora più interessante".

Ad interpretare il protagonista sarà Jacques Imbrailo, il Capitano Vere sarà Tony Spence mentre John Relyea sarà Claggart. "Chi verrà a vedere 'Billy Budd' per la prima volta - ha detto Conlon - può attendersi uno spettacolo con al centro un dramma umano molto intenso. Un dramma in cui emergono tutti gli elementi che si trovano nella nostra società. Per me 'Billy Budd' è un capolavoro e Britten può essere considerato il più grande compositore inglese del Novecento. I temi affrontati sono i preferiti da Britten - ha ricordato Conlon - come quelli legati alla perdita dell'innocenza dell'uomo, all'ingiustizia nei confronti dei deboli. E' un profondo studio dei rapporti tra uomini". La prima rappresentazione assoluta dell'opera, su libretto di Edward Morgan Forster ed Eric Crozier, ebbe luogo nel dicembre del 1951 a Londra, alla Royal Opera House.

"All'inizio della mia carriera - ha evidenziato la regista Warner - ho lavorato sul teatro classico, in primo luogo su quello di Shakespeare. Nel momento in cui ho iniziato a confrontarmi con la produzione di Britten sono stata colpita dalle sue abilità di drammaturgo. Posso assimiliare la mia esperienza di lavoro con Shakespeare a quella con Britten soprattutto per la ricchezza di temi che si trovano in entrambi gli autori". In particolare, la complessità dell'opera "porta il pubblico ad interrogarsi su cosa sia il bene e il male e alla fine dello spettacolo si resta senza una risposta certa". A puntare ancora l'attenzione sul carattere maschile dell'opera è stato il direttore artistico del Costanzi Alessio Vlad. La presenza di sole voci maschili, ha osservato, rende "più difficile la caratterizzazione dei personaggi dal momento che ci sono solo voci 'scure'. I personaggi si intersecano tra di loro ed è difficile trovare quello cattivo e quello buono. E' un'opera difficilissima da dirigere dal punto di vista musicale. E' difficile per il coro e per i cantanti perché è soprattutto teatro, anche se in musica". Dopo la prima dell'8 maggio alle 20, 'Billy Budd' andrà in scena giovedì 10 alle 20, sabato 12 alle 18, domenica 13 alle 16,30 e martedì 15 alle 20.

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