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'Creuza de Mao', i cantautori italiani raccontati da un cinese

29 maggio 2018 | 10.00
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Zhang Changxiao, in arte Sean White
Zhang Changxiao, in arte Sean White

Sarà presto disponibile in Italia in versione tradotta e riaggiornata 'Creuza de Mao', il libro che ha fatto conoscere ai cinesi i grandi cantautori italiani, un best seller da 100mila copie firmato da Zhang Changxiao, in arte Sean White. Il libro, uscito in Cina nel 2015, è un sincero e appassionato omaggio alla musica italiana e ai suoi cantautori, raccontati dall’autore ai suoi connazionali. L’amore per la musica cantautorale è scattato in White dopo aver ascoltato un brano di De André: da quel momento ha scoperto il mondo del cantautorato italiano e se ne è appassionato, al punto da decidere di introdurlo anche nel suo Paese, la Cina, dove si è rivelato un successo.

"Se riesci a fare della tua passione il tuo lavoro sei l’uomo più felice del mondo. E se ti impegni davvero ci riesci, anche se può sembrare qualcosa di assurdo - afferma l'autore - Tipo un cinese che si innamora di De André". In 'Creuza de Mao' White ha tradotto e spiegato alcuni brani dei cantautori più apprezzati del panorama musicale italiano, analizzandone lo stile musicale e i riferimenti stilistici. Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Francesco Guccini, Ligabue e Jovanotti sono solo alcuni tra i grandi nomi che Sean racconta nel suo libro. Un’attenzione particolare viene rivolta a Fabrizio De André, al quale l’autore si è ispirato per il titolo del libro: il cantautore genovese è il filo conduttore di questo progetto che lega l’Italia alla Cina: il suo brano 'nella mia ora di libertà' è stato il primo a colpire l’attenzione di Sean, a fargli amare la musica cantautorale italiana e a spingerlo a diffonderla in Oriente.

Attualmente critico musicale, music planner e Ceo dell’agenzia di comunicazione LongMorning Music Group, nel 2012 White si era trasferito in Italia per studiare Ingegneria robotica al Politecnico di Lecco, ma ha ben presto aveva lasciato gli studi inseguendo la passione per la musica italiana d’autore. Da circa sei anni è diventato il massimo esperto cinese di cantautori italiani e lavora per promuovere l’incontro culturale tra l’Italia e la Cina, ricevendo numerosi riconoscimenti. Con la sua agenzia di comunicazione LongMorning organizza concerti in Cina per artisti italiani ed internazionali come Eugenio Finardi, Giovanni Allevi, Stewart Copeland e molti altri e si occupa del copyright della musica italiana in territorio cinese, in modo che possa essere ascoltata su piattaforme di streaming musicale. Zhang è anche il regista generale del più grande Festival del capodanno cinese che si svolge in Italia ogni febbraio, mentre ogni ottobre pianifica il Festival Mandorle della Musica Italo-Cinese. Nel 2013 e 2014 ha invitato il 'padre del rock cinese' Cui Jian a partecipare al Premio Tenco e al Premio Lunezia. Nel 2016 ha ricevuto il Premio Nazionale Falcone e Borsellino per il suo importante contributo nell’interscambio culturale Cina-Italia, diventando un punto di riferimento per la diffusione della musica d’autore italiana in Cina. Lo scorso anno si è aggiudicato il Premio come “'Personaggio culturale dell’anno di Jinan'.

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