Botta e risposta a distanza tra le regine dei fornelli Antonella Clerici e Elisa Isoardi. A sollevare la querelle tra le conduttrici, passata e presente, de 'La prova del cuoco' l'intervista rilasciata a 'Tv Sorrisi e Canzoni' dalla Clerici in cui lamenta gli eccessivi cambiamenti subiti dal programma Rai rispetto alle precedenti edizioni. Secondo la padrona di casa, volto della trasmissione tv per ben 18 anni, il calo degli ascolti registrato quest'anno "non è fisiologico" ma "dipende da una gestione sbagliata". "A prescindere da chi lo conduce, questo è un programma che vive di dettagli - ha spiegato la conduttrice tv - È stato un errore cambiarlo totalmente, eliminando tutti i volti a cui gli spettatori erano affezionati".
Parole cui è seguita a stretto giro la replica dell'attuale conduttrice del programma Elisa Isoardi. Sentitasi chiamata in causa la Isoardi, in un lungo post su Instagram, precisa che "la Prova del Cuoco non è 'cambiata totalmente' come è stato dichiarato". "Abbiamo cercato di proporre alcune piccole novità dedicate alla conoscenza del prodotto, rimanendo in cucina senza trasformare l'identità di una trasmissione monotematica", spiega Isoardi, sottolineando che "si è mantenuta la gara dei cuochi, un format della BBC acquistato da RAI ben 18 anni fa quando Antonellina iniziò il suo brillante percorso".
"Abbiamo inoltre chiamato TUTTI i cuochi delle scorse edizioni - precisa inoltre la Isoardi - perché non è mia abitudine lasciare a casa le persone che hanno contribuito al successo di un programma. Detto questo - prosegue - alcuni cuochi hanno declinato l'invito, altri li vedete già in cucina da noi, altri ancora entreranno nelle prossime settimane". Per poi concludere con un tono più conciliante: "Farò insegnamento della dichiarazione fatta da Antonella Clerici all'autorevole rivista televisiva TV Sorrisi e Canzoni in quanto consulente con tanto di firma in testa del programma la Prova del Cuoco. Non cambio l'idea che ho di lei, per me rimane una maestra, una grande conduttrice. Un abbraccio".
