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Debutta alla Scala 'Winterreise' di Preljocaj firmato per il corpo di ballo

17 gennaio 2019 | 20.30
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 I danzatori del corpo di ballo scaligero durante le prove di 'Winterreise' di Angelin Preljocaj in scena dal 24 gennaio al 9 marzo
I danzatori del corpo di ballo scaligero durante le prove di 'Winterreise' di Angelin Preljocaj in scena dal 24 gennaio al 9 marzo

Debutta in prima assoluta alla Scala di Milano 'Winterreise', capolavoro di Schubert, firmato per il corpo di ballo dal coreografo e regista Angelin Preljocaj in scena dal 24 gennaio al 9 marzo. Il grande artista franco-albanese torna a collaborare dunque con la Scala. Nuova tappa del fortunato e stimolante ciclo di balletti su musica da camera.

Gli artisti scaligeri si immergeranno nell’atmosfera musicale ed emotiva dei 24 Lieder di Schubert (FOTO). Tra i protagonisti anche il basso-baritono Thomas Tatzl, al suo debutto alla Scala e il pianista di James Vaughan. Dopo aver concesso proprio alla compagnia, diretta da Frédéric Olivieri, il debutto nazionale di tre dei suoi più acclamati lavori, ('Annonciation', 'Le Parc' e 'La Stravaganza') Angelin Preljocaj ora finalmente le dedica una creazione. ''Effettivamente è molto raro che io faccia creazioni per una compagnia che non sia il Ballet Preljocaj - ha confessato il coreografo - E' accaduto finora solo con l’Opéra di Parigi e il New York City Ballet''.

''Gli artisti della Scala hanno diversi miei lavori in repertorio e conoscono il mio stile - ha aggiunto- Dunque, quando con il direttore della compagnia Frédéric Olivieri, abbiamo discusso sulla possibilità di una creazione ho pensato che fosse il momento per iniziare questa avventura. Penso che i progetti su musica da camera per la loro struttura creino una sorta di intimità fra i vari elementi protagonisti dello spettacolo, che sono tre. Musicisti, danzatori e pubblico, un triangolo magico che si crea in queste occasioni più che con una grande orchestra''.

''Ed è questo uno dei motivi per cui ho scelto Winterreise - ha aggiunto Preljocaj- I 24 Lieder di Schubert racchiudono qualcosa di intimo e delicato. Uno dei miei obiettivi è trovare con i musicisti, danzatori e pubblico una complicità e una condivisione di questa atmosfera intima, in questo viaggio. Un 'viaggio d’inverno' che assomiglia a quello della vita. Lo immagino come un giardino d’inverno, un luogo in cui è presente l’inverno ma anche il germe delle altre stagioni, quasi un laboratorio sperimentale della vita''.

Il ciclo di lieder Winterreise ha ispirato molteplici letture in ambito coreografico. La versione di Zender è alla base della 'Winterreise' di John Neumeier con scene e costumi di Yannis Kokkos che dal 2001 è parte del repertorio dell’Hamburg Ballett, come anche della recentissima versione firmata da Christian Spuck e presentata nell’ottobre 2018 dal Ballett Zürich con le scene di Rufus Didvizius.

All’originale per canto e pianoforte si rifà invece Angelin Preljocaj per la sua 'Winterreise', commissionata dal Teatro alla Scala in prima assoluta al Piermarini dal 24 gennaio (anteprima a favore della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus il 23, repliche fino al 9 marzo).

Da tempo affascinato da questo capolavoro Preljocaj ha sentito i Lieder di Schubert come fonte di ispirazione per un viaggio fisico e sonoro, per una narrazione romantica che non racconta una storia bensì un percorso intimo. Un approccio globale non descrittivo di ciascun Lied, ma piuttosto guidato dalle sensazioni e dagli elementi poetici e simbolici, cercando una rispondenza fra danza, musica e testo, attraverso momenti di insieme, pas de deux, dove nessun danzatore specifico incarna il viandante solitario, ma tutti ne mostrano una sfaccettatura.

Un viaggiatore che si lascia andare alla malinconia e si lascia quasi morire, o sogna di farlo. Un elemento di grande fascino per il coreografo cosi come i tempi rallentati, un senso di abbandono d’amore che permea e che percorre come un fantasma tutta l’opera. Emozioni, sensazioni evocative che permeano anche le scene e le luci, affidate alla designer Constance Guissset e al light designer Eric Soyer, abituali collaboratori, e i costumi (che firma lo stesso Preljocaj), essenziali, contemporanei, evocativi, una sorta di astrazione lirica.

Dodici i protagonisti di questo 'viaggio' tra i Lieder di Schubert. Antonella Albano, Virna Toppi, Alessandra Vassallo, Stefania Ballone, Chiara Fiandra, Agnese Di Clemente, Marco Agostino, Christian Fagetti, Matteo Gavazzi, Marco Messina, Eugenio Lepera, Andrea Risso.

Il 22 gennaio (ore 18) al Ridotto dei palchi A. Toscanini si terrà un incontro dal titolo, 'Danzatore sono arrivato e danzatore parto', tenuto da Marinella Guatterini, nell'ambito di 'Prima delle prime – Balletto', realizzato dal Teatro alla Scala in collaborazione con Amici della Scala, Ingresso libero fino a esaurimento posti.

La scena schubertiana a Milano si arricchirà nelle prossime settimane di un’altra importante proposta. l’1, 2 e 3 febbraio il Triennale Teatro dell’Arte presenta 'Schwanengesang D744' di Romeo Castellucci coprodotto dal Festival di Avignone e dal teatro d’opera La Monnaie/De Munt di Bruxelles e ispirato all’omonima raccolta di 14 Lieder composti da Schubert nello stesso anno 1828 in cui vide la luce 'Winterreise' su testi di H. Ludwig Rellstab, Heinrich Heine e Johann Gabriel Seidl e pubblicata postuma.

A interpretare 'Schwanengesang' nello spettacolo sarà il soprano svedese Kerstin Avemo insieme al pianista Alain Franco.

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