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Cartoons on the Bay

Plympton: "Volevo Trump nei Simpson ma nemmeno loro l'hanno voluto"

12 aprile 2019 | 13.19
LETTURA: 3 minuti

Plympton:

di Pippo Orlando

"Ho proposto ai Simpson di inserire Trump in un episodio nel ruolo di sé stesso che insegue Marge per sedurla, ma si sono ribellati e non l'hanno voluto...". Ironico, sarcastico e irriverente, il regista e disegnatore americano Bill Plympton, tra i creatori dei 'Simpson', è Torino per una masterclass a 'Cartoons on the Bay', il festival dell'animazione crossmediale promosso dalla Rai, che gli consegnerà anche il Pulcinella award alla carriera.

Molto critico nei confronti dell'attuale inquilino della Casa Bianca, racconta di avere ricevuto delle minacce in seguito alla caustica serie 'Trump bites', andata sul sito del New York Times e "vista - dice lui stesso - da milioni di americani e non solo. Ho ricevuto sui social messaggi di insulti pesanti e minacce. Ho capito che la maggior parte di questi erano 'bot' russi perché l'inglese in cui erano scritti non era buono. Tuttavia è molto preoccupante per me, che ho una moglie e un figlio di sei anni, ricevere minacce del genere per quello che ho fatto, ma non mi faccio fermare. Ho anche capito - osserva Plympton - la potenza che ha il messaggio animato, che è visionario, e non solo nei confronti dei bambini".

Il regista e disegnatore, candidato per due volte all'Oscar, racconta i suoi inizi: "Fare il disegnatore è stato il mio obiettivo da sempre, l'ho capito quando da piccolo ho visto un cartone animato della Disney che mi era piaciuto tantissimo, allora mi sono detto: 'questo è ciò che voglio fare nella vita'". Il suo senso dell'umorismo l'ha ereditato dal padre, "un bancario - dice - ma nello stesso tempo una persona incredibilmente divertente. Avrei voluto essere divertente come lui e cerco di riuscirci attraverso i miei disegni perché nella vita reale purtroppo non lo sono".

Plympton, che è autore di numerosissime vignette di contenuto politico a tutt'oggi pubblicate su testate come New York Times, Rolling Stone, Vogue e Vanity Fair, e che ha rifiutato un contratto con la Disney per rimanere indipendente, ricorda com'è nata la sua collaborazione con 'I Simpson': "Ero a un festival dove ho conosciuto un regista che apprezzava il mio lavoro di indipendente. Mi ha invitato a casa sua e sul pavimento c'era un ragazzetto di 15 anni che disegnava i Simpson, era Matt Groening. Siamo diventati amici e abbiamo iniziato a collaborare".

Un'ultima battuta Plympton la fa sui politici italiani: "Ho sentito molto parlare di Berlusconi e sarebbe stato divertente farne un personaggio dei miei cartoni. Mi sarebbe piaciuto molto disegnare Cipollina", dice con uno sforzo di memoria. Poi si corregge: "Ah, ok, Cicciolina, l'ex pornostar che è stata deputato del parlamento italiano...", conclude.

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