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A Sutri

Sgarbi trova casa a Morgan

27 giugno 2019 | 14.21
LETTURA: 5 minuti

Il critico d'arte gli offre un intero piano di un palazzo storico, il cantautore apprezza e risponde a Bonisoli

(Foto Fotogramma/Ipa)
(Foto Fotogramma/Ipa)

Vittorio Sgarbi trova casa a Morgan e chiede che sia apposto un vincolo su quella da cui è stato sfrattato. Lo storico e critico d’arte ha messo a disposizione del musicista il secondo piano di Palazzo Savorelli a Sutri, la cittadina della Tuscia di cui Sgarbi è sindaco dallo scorso anno. Il Palazzo, che ha una storia secolare, è immerso in un grande parco ed ospita attualmente le iniziative culturali promosse da Sgarbi. "Ho impartito le necessarie direttive ai miei uffici - spiega Sgarbi - perché, almeno fino alla scadenza del mio mandato, tra 4 anni, Palazzo Savorelli possa ospitare lo studio di Morgan. Qui potrà trasferirsi già nei prossimi giorni. L’arte e la creatività vanno sostenute in maniera concreta. Qui Morgan potrà insegnare il suo magistero ai giovani sensibili alla musica". Morgan, intervistato dall'Adnkronos, ringrazia il critico e coglie l'occasione per replicare al ministro dei Beni Culturali, Alberto Bonisoli, che aveva ironizzato su di lui.

Contestualmente all'annuncio della sua offerta 'immobiliare' al cantautore, Sgarbi chiede al Governo di apporre un vincolo sulla casa di Monza andata all’asta e dalla quale Morgan è stato sfrattato alcuni giorni fa: "Quella di Morgan - dice Sgarbi - è una casa museo. C’è di tutto: dai suoi strumenti musicali alle bobine con le registrazioni di ore di concerti e sessioni musicali con altri artisti. E poi libri, cimeli della storia della musica italiana e internazionale di artisti come Lennon o Byrne, vestiti, dischi, Cd, film e migliaia di libri. Chiederò ai miei colleghi parlamentari di sottoscrivere una mozione che impegni il Governo ad agire, presto, in questa direzione".

''Mando un grande grazie a Vittorio Sgarbi, quello che ha fatto è una cosa bella e importante, mi ha fatto una sorpresa. Lo ringrazio veramente tantissimo''. Così Morgan a proposito dell'offerta di Sgarbi cui indirizza "un grande grazie", aggiungendo: "mi piacerebbe parlare con lui per capire che tipo di soluzione crede si possa trovare perché ha colto nel segno e cioè che si tratta di una questione politica. La faccenda in fondo è divisa in due parti: La prima è quella del 'cittadino uomo' che perde la prima casa e la seconda è quella del luogo di lavoro di un musicista in quanto artigiano'', ribadisce l'ex leader dei Bluvertigo che replica poi a quanto detto nel corso di una trasmissione radiofonica dal titolare del Mibac, Alberto Bonisoli, che aveva ironicamente ipotizzato una sua permanenza nella casa di Monza "forse come custode, chiedendo una divisa..." , se quella fosse riconosciuta come casa-museo. Una definizione usata dallo stesso Morgan e sottoscritta da Sgarbi.

Proprio sulla sua abitazione a Monza il cantautore tiene a sottolineare: ''Le mie cose sono lì e non si devono portare via, sto facendo una battaglia per questo. Se uno conoscesse cosa è la musica saprebbe che non è una qualcosa di astratto, ma è un'onda sonora. La musica è registrata con dei microfoni, è scritta con dell'inchiostro su carta, oppure sul computer ma quando viene registrata veramente serve uno spazio fisico. Uno studio di registrazione è un luogo che ha il suono, è l'essenza di una scrittura, di un modo di concepire il timbro e la musica. Un animale vive dove c'è il clima adatto per lui, stessa cosa per lo strumento musicale'', prosegue. Morgan, che è sulla scena musicale da 30 anni, afferma poi: "Ho fatto colonne sonore, orchestrazioni, dischi di musica leggera, di musica pop, di musica folk e tutte le mie cose me le sono costruite in anni e anni di lavoro e le ho pure pagate, io ho pagato quella casa. Martin Luther King disse che quando una legge è ingiusta c'è il dovere morale dell'uomo di combatterla e questa legge che mi ha portato via la casa è una legge sbagliata''.

Morgan che, nel corso della sua lunga carriera si è dedicato anche alla tecnologia applicata alla musica, fra l'altro creando software innovativi, replica infine a Bonisoli affermando anzitutto "con lui una chiacchierata ce la farei volentieri visto che il suo Ministero si dice interessato all'innovation'', per poi aggiungere "ai tempi di Spadolini un ministro non avrebbe mai fatto ironia su Pasolini o Modugno come ha fatto con me Bonisoli, sul mio sfratto, lui sta sfottendo un cittadino che è rimasto senza casa, non so se si rende conto. Visto che lui è una persona così di spirito -prosegue il cantante- colgo questa sua ironia e gli dico: 'prima c'è il cazzeggio, poi c'è l'approfondimento, mi può dire quale posizione assume veramente? e prima di approfondire si informi di chi sono io. Se non ha tempo di leggere i libri che ho scritto si faccia fare dei riassunti dai suoi collaboratori e se non ha tempo di ascoltare i miei dischi le 'prescrivo' almeno due canzoni', poi ne riparliamo'''. Il problema, conclude Morgan, è che ''l'arte in Italia non la si vede e quindi non la si può curare né la si può proteggere e usare''.

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