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Danza: a Caracalla il ritorno di Peparini con 'Romeo e Giulietta'

25 luglio 2019 | 21.43
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Una scena di 'Romeo e Giulietta' di Giuliano Peparini in scena a Caracalla con la compagnia del Teatro dell'Opera di Roma, diretta  da Eleonora Abbagnato (foto Yasuko Kageyama)
Una scena di 'Romeo e Giulietta' di Giuliano Peparini in scena a Caracalla con la compagnia del Teatro dell'Opera di Roma, diretta da Eleonora Abbagnato (foto Yasuko Kageyama)

Ritorna a Caracalla ''Romeo e Giulietta', nella rilettura del regista e coreografo Giuliano Peparini, il balletto firmato per la compagnia del Teatro dell'Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato. La creazione, ispirata all’omonima tragedia di William Shakespeare sulle note di Sergej Prokof’ev e ideato lo scorso anno proprio per i tersicorei dell’Opera a Caracalla, sarà in scena il 30 luglio, il primo e il 4 agosto sempre alle 21.

Il capolavoro di William Shakespeare è tra le storie più famose e rappresentate di tutti i tempi. E' la storia d’amore per antonomasia, definita una tragedia del destino. L’opera di Shakespeare ha ispirato musicisti e cineasti, uomini di teatro e poeti, Zeffirelli per esempio. Nella seconda metà degli anni '30 in Unione Sovietica c'è un ritorno ai classici del passato e in questo clima, nel 1934, nasce 'Romeo e Giulietta' di Prokof’ev dopo una genesi travagliata e contesa tra i due massimi teatri russi, il Kirov e il Bol'šoj di Mosca.

Il successo arriva con la coreografia di Leonid Lavrovski, messa in scena al Kirov l’11 gennaio 1940. Prokof’ev approccia alla tragedia di Shakespeare dal punto di vista letterario e crea una partitura musicale definita poco ballabile, complessa e difficile. Eppure si tratta di una musica 'drammatica' che ben si presta ad essere coreografata e teatralizzata. La creazione si basa su due temi fondanti, l' amore e la violenza. Tutti i più grandi coreografi, realizzando la loro versione, hanno prestato grande attenzione alla peculiarità della musica e all’impianto teatrale del balletto strutturato in scene a partire da questi due eterni concetti.

"La programmazione estiva della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla, sempre all’insegna della grande qualità artistica, ha, tra i suoi numerosi obiettivi, quello di coinvolgere un pubblico eterogeneo e giovane - ha dichiarato il sovrintendente Carlo Fuortes- La scelta di programmare ancora una volta Giuliano Peparini con il suo dinamico 'Romeo e Giulietta' nasce dalla sua grande capacità di parlare a un pubblico eterogeneo, ma soprattutto a quello delle nuove generazioni. L’estate e la magia del luogo - ha aggiunto - sono la cornice ideale per una proposta coreografica così fresca che conquista e appassiona".

La direttrice del corpo di ballo Eleonora Abbagnato ha aggiunto: "Giuliano Peparini dopo la sua fantasiosa rilettura de 'Lo Schiaccianoci', campione d’incassi e di pubblico al Teatro Costanzi, è per noi un coreografo – regista fondamentale con cui continuare a dialogare. Romano di nascita, dopo un’esperienza internazionale, torna nella propria città e svolge un’attività di diffusione capillare della danza dalla televisione al Teatro".

"Il suo carisma è travolgente - ha proseguito Eleonora Abbagnato - La sua fantasia inarrestabile e la sua semplicità grandiosa. La nostra compagnia, l’étoile Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino, Alessio Rezza, e i solisti hanno bisogno di confrontarsi con un linguaggio così ricco e stimolante per affrontare con una marcia in più ogni sfida della loro carriera".

Ha affermato, invece, Giuliano Peparini: "'Romeo e Giulietta', pur essendo stata scritta da Shakespeare tra il 1594 ed il 1596, è per me una storia senza tempo. Negli anni è diventata l'archetipo della perfetta storia d'amore. La tragedia per eccellenza. In questa versione per i ballerini del Teatro dell'Opera di Roma, ho fatto dialogare la storia originale di Shakespeare con elementi contemporanei perché 'Romeo e Giulietta' è un racconto attuale. Una storia di ieri, di oggi e di domani. È qualcosa che vive in me, che mi emoziona giorno dopo giorno".

"Tornare a Caracalla non significa per me riprendere il mio lavoro coreografico, registico e basta - ha proseguito - Significa rimettersi in gioco, ripensare e migliorare il dialogo con gli spazi, con l’essenza del luogo. Caracalla è la Storia e come tale avvolge la piazza che è il fulcro del mio balletto. Tutto accade in piazza, in una città che è ovunque e in qualsiasi epoca. La ruota panoramica gira senza sosta, scandisce il tempo che passa, rendendo questo balletto, la sua storia, i suoi protagonisti e i suoi luoghi, atemporali".

"La ripresa coreografica e registica con i ballerini del Teatro dell’Opera di Roma è stata intrigante e mi ha aiutato a mettere a fuoco tante sfumature decisive - ha confessato Giuliano Peparini - I miei assistenti Germana Bonaparte e Francesco Saracino sono stati fondamentali, la cura del maestro Frédéric Jahn per tutti i combattimenti insostituibile. Il lavoro di madame Ruanne, che ha ripreso tutti i passi a due eseguiti da 'Romeo e Giulietta', è stato per me un dono prezioso".

"Ascoltare le parole di madame Ruanne - ha confessato Peparini- nutrirmi della sua esperienza.... Un patrimonio di cui far tesoro. Spero che la magia, che abbiamo vissuto con il pubblico lo scorso anno, si rinnovi per queste prossime serate a Caracalla".

Il linguaggio di Giuliano Peparini, personale e innovativo, è una continua sfida-connubio tra classico e contemporaneo, due universi che s’intrecciano animando le tragiche vicende dei due giovani innamorati qui interpretati dall’étoile Rebecca Bianchi e dal primo ballerino Claudio Cocino, dalla prima ballerina Susanna Salvi e dal solista Michele Satriano. Il primo ballerino Alessio Rezza è Mercuzio, il solista Giacomo Castellana è Benvolio.

L’atmosfera cinematografica è affidata, oltre che al frizzante e dinamico linguaggio coreografico, alle scene di Lucia D’Angelo e Cristina Querzola, ai costumi di Frédéric Olivier, alla video grafica di Albin Rosa e Thomas Besson, e alle luci di Jean-Michel Désiré. Il maestro David Levi dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma.

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