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Teatro: Peparini, 'Abbagnato sarà 'Lucrezia Borgia' ma non mollo 'Amici''

30 luglio 2019 | 12.34
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Il regista e coreografo Giuliano Peparini  'autore' di 'Lucrezia Borgia' , l'opera creata per Eleonora Abbagnato che debutta in Italia  il prossimo marzo
Il regista e coreografo Giuliano Peparini 'autore' di 'Lucrezia Borgia' , l'opera creata per Eleonora Abbagnato che debutta in Italia il prossimo marzo

"Eleonora Abbagnato sarà 'Lucrezia Borgia', un'opera teatrale ispirata al dramma di Victor Hugo. Simile all'eroina rinascimentale, Eleonora è una donna di carattere, istintiva, coraggiosa, determinata. E soprattutto madre come la mia 'Lucrezia'. Si tratta di un nuovo progetto al quale sto lavorando. Ma attenzione, non mollo 'Amici''". E' quanto ha annunciato all'Adnkronos il regista e coreografo Giuliano Peparini, in questi giorni a Caracalla con il corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma, per la ripresa del suo 'Romeo e Giulietta, in cartellone sino al 4 agosto'.

Ed a proposito del programma condotto da Maria de Filippi, di cui è direttore artistico, ha precisato: "Sono molto legato ad 'Amici'. Ogni quadro che preparo è una fonte di ispirazione fortissima. Squarci di luce che potrei trasformare in spettacoli. Un laboratorio di idee, fondamentale, all'interno di un confronto quotidiano con giovani interpreti appassionati e generosi. Una spettacolarità - ha spiegato ancora - a misura d'uomo". Ritornerà dunque ad 'Amici'? "Aspetto il momento giusto per ufficializzare la mia decisione - ha risposto - Non lascerò comunque il programma. Non voglio creare problemi ad una trasmissione a cui sono molto legato".

Un'amicizia che dura da anni, una stessa visione della danza, convergenza di linee estetiche e strategiche con Eleonora Abbagnato, étoile di Palais Garnier e direttrice del corpo di ballo del Teatro dell'Opera di Roma. Entrambi, giovanissimi, hanno 'vissuto' gli anni eroici in compagnia con Roland Petit. "Dal grande coreografo francese abbiamo imparato tutto - ha proseguito Peparini - Soprattutto Roland ci ha insegnato a guardare oltre il nostro sguardo. 'Confrontatevi con altri universi, come ho fatto io', ci diceva. Non mi sono fermato alla danza. Mi sono misurato con il teatro, il cinema, il musical".

"E' qualcosa che tutta una generazione, vicina al grande coreografo francese, vive ancor oggi - ha proseguito - La nostra danza è universale, senza barriere e confini, non è un'arte ghettizzata. Pur essendo nato come danzatore classico penso che la danza sia in continua evoluzione. E poi sono uno spirito curioso. E' la mia educazione - ha confessato il coreografo e regista romano- Amo la cultura, amo leggere, migliorare, arricchirmi semplicemente osservando ciò che mi circonda. Questione di istinto, di immaginazione. Anche un raggio di sole può essere fonte di ispirazione".

Universi della danza senza barriere all'interno di una società che costruisce, invece, muri e divisioni. "Confesso che, a volte, l'essere umano mi fa un po' paura - ha continuato Peparini - Siamo assolutamente imprevedibili anche nella violenza, che non riusciamo più a gestire e governare. E non stiamo solo distruggendo noi stessi, ma anche il pianeta. Abbiamo la meravigliosa capacità di creare cose bellissime e poi di annientare la terra. E' quello che oggi, confesso, mi inquieta profondamente".

E sulla 'Lucrezia Borgia', che debutta in prima nazionale in Italia, nel marzo 2020, Giuliano Peparini, già 'autore' di opere spettacolari ('1789, Les Amants de la Bastille', 'La Légende du Roi Arthur'', 'Romeo e Giulietta- Ama e cambia il mondo') anche accanto a Franco Dragone del Cirque du Soleil, ha anticipato che sarà fedelissimo al dramma di Victor Hugo. "Una pièce teatrale in cui 'racconterò' anche attraverso la parola, non soltanto con la danza. Ho visto 'Lucrezia Borgia' a Parigi, alla Comèdie Francaise. Ne sono stato stregato".

"E poi ho sempre pensato che Victor Hugo sia uno scrittore perfetto per Tersicore - ha sottolineato ancora - Sembra quasi che i suoi racconti, visionari, abbiano al proprio interno una drammaturgia coreografica. Come del resto 'Notre -Dame de Paris', un capolavoro della danza del '900 creato da Roland Petit".

L'esperienza con Dragone e il Cirque du Solei è stata totalizzante e imprescindibile per Giuliano Peparini. Vocazione per l'eccesso e la 'grandeur'. " Il circo è la mia vita - ha detto - Un artista non può tradire il proprio dna. Non può privarsi di realizzare progetti quando sente di poterlo fare. E poi il circo è ovunque, è perfetto in ogni luogo. Nelle piazze, nei paesi, in ogni città. E in fondo la storia di 'Romeo e Giulietta' è metafora di vita con un coté 'circense'".

"Un racconto scandito dal destino, dal fato, da eventi che avrebbero potuto, forse, impedire la tragedia. E' quello che accade nel circo, ogni giorno - ha proseguito- Questioni di minuti, di secondi.... Basta non prendere il partner al momento giusto, non riuscire ad afferrare le mani in un certo modo... Si rischia la vita. Questione di secondi come nella tragedia shakespeariana".

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