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Cinema

Lunetta Savino: "La scena di autoerotismo in 'Rosa'? Delicata e senza tabù"

18 settembre 2019 | 13.40
LETTURA: 2 minuti

L'attrice sullo schermo in una storia che abbatte il tabu del sesso per gli anziani

Lunetta Savino
Lunetta Savino

di Ilaria Floris

Nel film c'è una scena che aspettava "al varco", in cui una donna non più giovane pratica l'autoerotismo senza tabù, lasciando cadere tutti gli stereotipi che vedono le donne ultrasessantenni come non più interessate all'argomento. Lunetta Savino racconta, ospite stamane in diretta di 'Adnkronos Live', come ha affrontato questo tema in 'Rosa', il film con il quale è nelle sale da ieri diretta dalla regista Katja Colja, alla sua opera prima. "Ero un po' preoccupata -rivela l'attrice pugliese- Ma poi è stata fatta con grande delicatezza, dietro la cinepresa c'era un uomo ma molto sensibile, ed è stato tutto molto naturale. E' come qualcuno che spia l'intimità di Rosa, io sono stata al gioco e ho accettato di mostrare anche il mio corpo non perfetto".

Il film racconta la storia di una donna sessantenne che affronta il dolore della perdita della figlia insieme al marito ma, come spesso succede, riesce a reagire e al contrario dell'uomo scopre nuovi mondi, fa nuove esperienze e arriva ad una rinascita. Mettendo mano alle cose della figlia, scopre in un cassetto un sex toy colorato e cominciando una sorta di caccia al tesoro per capire da dove venga questo oggetto, vede aprirsi un mondo a lei sconosciuto. Un 'riscatto' al femminile congeniale a Lunetta, la cui formazione femminista ha permeato la sua vita e la sua carriera.

"C'è tantissimo da fare ancora per le donne -dice l'attrice-. Anche se piccoli passi sono stati fatti, bisogna agire a livello di relazioni umane, di piccoli pensieri e soprattutto prendendo atto che le donne sono più della metà e quando raggiungono posti apicali e dicono la loro, fanno bene e dicono cose originali, nuove e importanti". E quando le si chiede quale ruolo manchi alla sua carriera perché sia completa, la bravissima 'Cettina' non ha dubbi. "Un'eroina tragica, una Medea. Questo è quello che manca al mio repertorio. Io lo sto dicendo un po' in giro, poi vediamo....", conclude ironica.

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