cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 02:53
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Abbagnato: "Dopo Robbins il mio addio all'Opera di Parigi"

29 gennaio 2020 | 19.22
LETTURA: 4 minuti

Debutta a marzo a Bologna nella 'Lucrezia Borgia' di Peparini e presto al cinema la sua biografia

Eleonora Abbagnato, étoile di Palais Garnier e direttrice del corpo di ballo dell'Opera di Roma, protagonista al Costanzi, accanto a Zachary Catazaro, della 'Serata Jerome Robbins'
Eleonora Abbagnato, étoile di Palais Garnier e direttrice del corpo di ballo dell'Opera di Roma, protagonista al Costanzi, accanto a Zachary Catazaro, della 'Serata Jerome Robbins'

"Danzerò Jerome Robbins al Teatro dell'Opera di Roma e a maggio darò il mio addio all'Opéra di Parigi. E intanto sto preparando il debutto di 'Lucrezia Borgia' di Giuliano Peparini a Bologna e continuo a lavorare al mio film autobiografico presto in uscita". E' quanto ha dichiarato all'Adnkronos Eleonora Abbagnato, etoile di Palais Garnier e direttrice del corpo di ballo del Costanzi, attesissima stuperstar, dal 30 gennaio, con repliche il 31, il 2 e il 5 febbraio della 'Serata Jerome Robbins'.

In cartellone tre brani, 'The Concert', 'The Night' (protagonista Eleonora Abbagnato e la guest star internazionale Zachary Catazaro) 'Glass Pieces' sulle note di Philip Glass.

"Porto tra i miei danzatori dell'Opera di Roma tutta l'esperienza accumulata a Parigi -ha continuato Eleonora Abbagnato- ma anche gli incontri importanti con i maestri e i coreografi che mi hanno forgiata. E Jerome Robbins, anche se non l'ho conosciuto, è uno di questi. Poesia, musicalità, precisione. E' la grande danza contemporanea che rivive sui nostri palcoscenici. Nessun paragone con quello che oggi si vede in molti teatri. Ho danzato in 'The Night' con Nicolas Le Riche e Stephane Bullion e ora con Zachary Catazaro. Ogni partner è magico e diverso".

Ed a proposito all'addio all'Opéra di Parigi, in programma il 18 maggio, ha poi aggiunto Eleonora Abbagnato: "Insieme alla direttrice della compagnia, Aurelie Dupont abbiamo deciso di chiudere quest'addio (il 23 dicembre scorso lo spettacolo fu annullato per gli scioperi dei danzatori n.d.r.), ma sarà solo l'inizio di una fine che coincide tra l'altro con il mio compleanno. Finalmente consegnerò le chiavi del mio camerino all'Opera di Parigi e potrò dedicarmi ai giovani".

Eleonora Abbagnato danzerà i ruoli che l'hanno resa famosa nei più grandi palcoscenici accanto ai suoi partner storici. Apertura con il 'défilé'. Protagonisti gli allievi della scuola, dove ha studiato giovanissima con Claude Bessy, il corpo di ballo e i danzatori tutti che sfileranno con l'ultima, luminosissima étoile. In programma ci saranno poi 'The night' di Jerome Robbins, 'La Dame aux Camélias', 'Herman Schmerman di Forsythe, estratti da 'Daphnis et Chloe' accanto ad una suite da 'Le parc' di Angelin Preljocaj, a 'La Rose malade' di Roland Petit.

E su 'Lucrezia Borgia', il progetto firmato da Giuliano Peparini, che debutterà il 4 marzo al Teatro comunale di Bologna, Eleonora Abbagnato ha anticipato: "Sarò l'eroina di Victor Hugo. Lucrezia Borgia è una donna forte, madre, una personalità complessa. Felice di portarla in palcoscenico anche se in molte cose non mi somiglia. Con me ci saranno in scena Silvia Azzoni, principal dancer dell'Hamburg Ballet, e Zachary Catazaro nel ruolo del duca".

"Finalmente, poi -ha continuato- per il mio film autobiografico, diretto da Irish Braschi, ho trovato la mia sosia bambina. Ma dovrà studiare non solo danza, ma anche teatro". E' come sfogliare l'album della sua vita per Eleonora Abbagnato. "Ho messo insieme tutti i miei ricordi, frammenti di vita e di esperienze, ho trovato tantissime lettere, quelle scritte a mia madre, alle mie migliori amiche. Il racconto di una famiglia, in particolare, mia madre, che mi hanno sempre appoggiata e sostenuta nelle mie scelte".

"Sarà un film sincero -ha proseguito l'etoile internazionale-, sui sogni e le aspirazioni che devono assolutamente avere i giovani. Sembra facile diventare famosi, bravi, ma non è così devi averlo dentro e lavorarci e soprattutto avere una famiglia, lo ripeto, che ti aiuti, che crede in te che possa pagarti i viaggi e le grandi scuole. La mia esistenza così simile, ma diversissima, insomma da quella di 'Billy Elliot'. A volte le persone ti vedono semplicemente ricca e famosa -ha concluso Eleonora Abbagnato- senza sapere che dietro ogni esistenza c'è una sofferenza e un lavoro che devono essere raccontati".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza