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Mondo Rai/appuntamenti e novità

17 aprile 2020 | 19.02
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(Fotogramma/IPA)
(Fotogramma/IPA)

Quella di Firenze Capitale è una storia oggi quasi dimenticata. Eppure è nel capoluogo toscano che l’Italia trovò il suo centro in una fase cruciale della sua storia, tra il 1865 e il 1871. Anni in cui a Roma regnava ancora il Papa, protetto dalla Francia di Napoleone III. Ne parla Paolo Mieli con uno dei maggiori specialisti del Risorgimento italiano, lo storico Gilles Pécout a “Passato e Presente”, programma di Rai Cultura in onda domani alle 20.30 su Rai Storia. È proprio in seguito a un accordo con Parigi che la capitale lascia Torino e viene trasferita in Toscana, culla della cultura e della lingua italiana. Un evento che muterà profondamente il volto urbanistico ed economico di Firenze. Ma fiorentini e torinesi come vissero quel cambiamento? E cosa rimane oggi di quell’esperienza?

Una serata con una selezione di alcuni dei momenti più belli ed amati delle tre edizioni di “Danza Con Me”, il programma – prodotto da Rai1 in collaborazione con Ballandi e Artedanza srl – che dal 2018 si è imposto come tradizione amata dagli italiani per iniziare l’anno all’insegna dell’eccellenza artistica. Domani in prima serata su Rai1, l’arte e la bellezza come antidoto in questi giorni di grande difficoltà. Ancora una volta, l' “Étoile dei Due Mondi” si esibirà con alcune delle stelle più splendenti del panorama internazionale, duettando con musicisti, comici, attori, e anche con un robot nel pezzo diventato ormai iconico sulle note di Franco Battiato. “Bolle Show – Il Meglio di Danza Con Me” è un programma ideato da Roberto Bolle con Pamela Maffioli. La realizzazione è di Cristiano D’Alisera e Carlo Flamini.

Massimo Gramellini e le sue storie tornano su Rai3, domani alle 20.30, con “Aspettando le parole”. Nell’intervista in anteprima ci sarà il Ministro Dario Franceschini con il quale si affronterà il tema della ripresa della attività culturali. Nel corso della puntata Gramellini si collegherà con numerosi ospiti tra i quali Antonio Albanese protagonista della seconda stagione di “I Topi” in onda su Rai3, Roberto Vecchioni con il quale si parlerà di cultura e scuola ai tempi del Covid 19, Lino Guanciale che proverà ad immaginare un’estate “sotto plexiglass”, l’astronauta Paolo Nespoli che spiegherà gli spetti psicologici della quarantena, la tuffatrice Tania Cagnotto che racconterà i suoi allenamenti casalinghi in vista delle Olimpiadi di Tokyo e il rapper Frankie hi-nrg mc, che proporrà un inedito arrangiamento rap di una ipotetica fiaba di Gianni Rodari dedicata alla quarantena. Come sempre sarà dato spazio a tante straordinarie storie di vita quotidiana che hanno come protagonisti cittadini comuni che, nell’emergenza, hanno saputo distinguersi per capacità, generosità o professionalità. In apertura e in chiusura la “Dedica” e la “Buonasera”, i due monologhi di Massimo Gramellini ispirati da fatti di cronaca.

Su Rai 4 'Conan il barbaro' - su Rai Storia 'Fighting Paisano'Sarà Arnold Schwarzenegger, nel suo primo ruolo di successo, il protagonista della prima serata domani su Rai4 con il film “Conan il barbaro”. Un classico moderno che ha fatto la storia del genere fantasy-action. Il regista e sceneggiatore John Milius porta sul grande schermo il personaggio creato dal grande Robert Ervin Howard nel 1932. Quando sua madre e suo padre vengono uccisi il piccolo Conan viene mandato in un campo di schiavitù. Passano gli anni e il ragazzino è diventato uomo forte e colto con una sola idea in testa: trovare l'uomo che ha ucciso i suoi genitori e consumare la vendetta.“Fighting Paisano" è il nomignolo che un grande cronista di guerra americano, Ernie Pyle, affibbiò a un ragazzino ciociaro che grazie alla sua doppia cittadinanza, italiana e statunitense, poté combattere come soldato alleato per liberare la sua patria dal nazifascismo. Una storia racontata da “Fighting Paisanos” in onda domani alle 23.00 su Rai Storia per “Documentari d’autore”. Come quel ragazzino, molti altri giovanissimi italo-americani decisero di arruolarsi nelle file dell'esercito statunitense per dare il loro contributo alla causa della libertà. Figli di immigrati in Nord-America, impiegati nei lavori più duri e umili, circa un milione e mezzo di ragazzi, dagli inconfondibili cognomi italiani, combatterono sui fronti del secondo conflitto mondiale. Molti di loro sbarcarono in Sicilia e risalirono la penisola italiana, fino alla sua liberazione. E, dopo oltre settant'anni, qualcuno è ancora vivo. Per lo spazio “Sabato classica”, in onda ogni sabato pomeriggio su Rai5, nel mese di aprile Rai Cultura propone la serie in prima visione “Musica da camera con vista”, in cui il musicologo Giovanni Bietti presenta celebri pagine del repertorio per quartetto d’archi, nella cornice di prestigiose residenze storiche. Nella puntata dal titolo “Il canto”, in onda domani alle 19.30 su Rai5, il Quartetto Indaco (Eleonora Matsuno e Jamiang Santi, Francesca Turcato, Cosimo Carovani) interpreta musiche di Franz Schubert (Andante con moto, dal Quartetto n. 14 in re minore D. 810 "La morte e la fanciulla") nella Galleria d’Arte di Modena. Regia di Antonio Marzotto. A seguire, viene proposto il concerto dalla Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale che ha inaugurato la stagione 2016-2017 dei "Concerti del Quirinale". Conduttore Stefano Catucci. La Salon Orchester dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (Michal Ďuriš, violino concertatore; Antonio Bassi e Paolo Giolo, violini; Ūla Ulijona e Žebri Ūnaitė, viole; Carlo Pezzati, violoncello; Antonello Labanca, contrabbasso; Salvatore Passalacqua, clarinetto; Marco Braito, tromba) esegue musiche di Mosheimer, Vejvoda, Lehár e Johann Strauss jr. Regia Carlo di Gallucci.

Su Rai 5 il grande teatro - su Rai3 'Corrado, basta il nome'La Rai amplia ulteriormente la sua offerta teatrale in segno di solidarietà per il difficile momento che stanno vivendo i teatri per l’emergenza coronavirus con un cartellone che alterna spettacoli di generi e stili diversi, documentando novità e reinterpretazioni dei classici da parte delle generazioni di artisti che si avvicendano sui palcoscenici italiani: l’offerta di Rai Cultura sarà disponibile su Rai5 e su RaiPlay. Una programmazione straordinaria quotidiana, dal lunedì al venerdì, alle 16.30, in cui si alternano allestimenti storici e contemporanei suddivisi in cicli tematici, nell’ambito del progetto di didattica a distanza. E domani su Rai5 due appuntamenti con i classici di “Stardust memories”, nel pomeriggio e in prima serata. Tra gli appuntamenti con il grande teatro, domani l’omaggio di Rai Cultura a Gianrico Tedeschi che il 20 aprile compie cento anni. Si parte alle 16.45 con la versione televisiva del 1979 del dramma shakespeariano “Il mercante di Venezia” in cui l’attore recita nel ruolo del protagonista. Si prosegue alle 21.15 con lo spettacolo “Farà giorno” e si chiude alle 23.00 con la monografia di Barbara Pozzoni che ripercorre la lunga carriera dell’attore fra teatro, cinema e televisione. L’offerta del teatro in prima serata su Rai5 prosegue, sabato 25 aprile, con “Radio Clandestina” di e con Ascanio Celestini che, in occasione della Festa della Liberazione, ripercorre la strage delle Fosse ardeatine. Sabato 2 maggio il sipario si apre su “Il padre”, dramma dell’Alzheimer per la regia di Piero Maccarinelli, con Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere. Un classico pirandelliano, “Sei personaggi in cerca d’autore”, per la regia di Michele Placido, è di scena sabato 9 maggio, mentre il 16 è la volta di “Oscura immensità” in cui Alessandro Gassman dirige Giulio Scarpati e Claudio Casadio nell'adattamento teatrale di "L’oscura immensità della morte" di Massimo Carlotto. Doman, in occasione della Giornata della Legalità, lo spettacolo “Novantadue” di Claudio Fava, per la regia di Marcello Cotugno, con Filippo Dini e Max Mazzotta, rievoca, quasi trent'anni dopo, la sanguinosa stagione delle stragi di Cosa Nostra. A seguire “Paragoghé/depistaggio”: nello spazio interno al tribunale di Ancona, diciassette tra attori e attrici guidati da Marco Baliani raccontano quanta determinazione, fatica, dolori e perdite, ma anche soddisfazioni e vittorie, sia costata nel tempo l’incessante ricerca, ancor oggi non terminata, della verità sulle tante stragi compiute nel nostro paese.Per il pubblico era, semplicemente, Corrado. Un indimenticabile conduttore televisivo e radiofonico al quale Rai Cultura dedica il documentario della serie “Italiani” in onda domani alle 17.55 su Rai3. Corrado Mantoni esordisce ventenne ai microfoni di Radio Roma, nel 1944, subito dopo l'arrivo degli Alleati a Roma. Da quell'esperienza parte una formidabile carriera radiofonica, che abbraccia tutti gli anni ‘50, come presentatore di programmi di culto della Radio italiana, come “Rosso e Nero”. Nel 1960 esordisce come conduttore televisivo, con “Controcanale”, e con “L'Amico del giaguaro” (1961-64) imponendo il suo stile bonario sul piccolo schermo. Conduce numerosi programmi, in particolare “Un'ora per voi”, programma coprodotto dalla TV Svizzera e la Rai per gli italiani all'estero. È anche l'unico conduttore di “Canzonissima” riconfermato per due anni, nel 1970 e 1971, insieme a Raffaella Carrà, con cui forma una delle coppie più emblematiche della storia della TV italiana. Ma la radio rimane il suo grande amore, e nel 1968 lancia “La Corrida”, gara tra "dilettanti allo sbaraglio", che dura 11 anni. Il 3 ottobre 1976, con la riforma Rai, lancia sulla Rete 1 il contenitore festivo “Domenica In”, che lascia dopo 3 edizioni. Un incidente stradale, nell'estate '78, rallenta la sua carriera, ma è pronto a nuove sfide: nel 1981, in “Gran Canal”, presenta il primo quiz dove gareggiano stranieri residenti in Italia, primo esempio di programma d'intrattenimento di integrazione culturale. Passa poi alle reti commerciali, ma nel 1982 Raffaella Carrà vuole riformare con lui la coppia degli anni settanta, in “Fantastico 3”.Alberto Angela dedicherà l’intera puntata di Passaggio a Nord Ovest, in onda domani alle 15 su Rai1, ad uno degli eventi più noti della storia moderna: il viaggio e l’affondamento del Titanic, avvenuto nell’Oceano Atlantico, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912. Solo nel settembre del 1985 il relitto è stato localizzato, a circa 4.000 metri di profondità, e da allora si sono susseguite decine di spedizioni, che lo hanno filmato e studiato, recuperando anche migliaia di reperti. Nel 2010, è partita una nuova spedizione, che ha effettuato il primo studio realmente sistematico e completo del sito del relitto, sia dei due tronconi in cui si è divisa la nave, quello di prua, meglio conservato, e quello di poppa, che dei 5 campi in cui sono disseminati i detriti. Con l’uso di droni e robot subacquei, sono state fatte innumerevoli misurazioni che saranno rielaborate nell’arco di circa 4 anni. Prima è stata realizzata una mappa completa del sito, e quindi una ricostruzione virtuale, in 3D, che consente di cancellare letteralmente l’acqua dell’oceano e mostrare il relitto come si presenterebbe oggi alla luce del sole. Partendo da queste immagini straordinarie, è possibile approfondire e persino ribaltare varie teorie su questo evento, dall’impatto con l’iceberg, alla dinamica dell’affondamento, al momento in cui la nave si è spezzata in due. In questo modo, il Titanic continuerà a conservarsi in eterno, resistendo anche all’inesorabile usura del tempo e degli elementi.

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