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Mondo Rai: appuntamenti e novità

23 aprile 2020 | 21.00
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(Fotogramma)
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Figura controversa, Curzio Malaparte, al secolo Kurt Erich Suckert, dopo aver fatto molto parlare di sé per le prese di posizione e gli atteggiamenti contradditori, per lungo tempo è stato dimenticato. "Fin da ragazzino non è mai stato umile. Lui la credeva un'ipocrisia l'umiltà", dice la sorella Maria in un'intervista degli anni Ottanta. Uomo non gradito ai colleghi intellettuali dell'epoca, è lui il protagonista del doc "Curzio Malaparte, il cinico pietoso", di Simona Fasulo, diretto da Nicoletta Nesler per il ciclo “Italiani”, in onda domani alle 15.20 su Rai3. Il documentario ripercorre la sua vita - dalla fuga del 1914 per combattere sul fronte francese a soli 16 anni, fino all'ultimo viaggio in Cina del 1956 - raccontandone le tappe fondamentali attraverso la voce dello storico e biografo Maurizio Serra ("credo che fondamentalmente egli avesse fin dall'adolescenza la necessità di trovarsi sempre diverso da quello che lo circondava") per capire chi è quel "maledetto toscano" che si è portato dietro la nomea di voltagabbana. Fascista della prima ora, ha però un atteggiamento critico verso Benito Mussolini, tanto da pubblicare alcuni lavori che il Duce osteggia e critica, da “Tecnica del colpo di stato” a “Don Camaleo”. Spedito in esilio a Lipari e poi inviato come unico osservatore straniero al seguito delle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale, Malaparte "...sembra aver scontato tutto quello che gli italiani non vogliono sapere, non vogliono riconoscere, non vogliono accettare", come dice Luigi Martellini, curatore del Meridiano Mondadori a lui dedicato nel 1997. Un divulgatore di verità scomode che nessuno aveva interesse a ricordare. Eppure due giovani scrittori, Andrea Caterini e Francesco Longo, ne riconoscono l'eccellenza e lo considerano uno dei migliori autori del Novecento, in grado di raccontare la storia contemporanea come pochi altri, e di farlo con uno stile personale e moderno, che lo vede personaggio in scena oltre che autore. Ricordato soprattutto per “Kaputt” e “La pelle”, romanzo censurato e criticato per le scene scabrose e per il cinismo con cui racconta la decadenza di Napoli durante l'occupazione alleata, si rivolge anche a forme diverse di scrittura come il teatro, la rivista, il cinema. “Il Cristo proibito” - film di cui cura anche la regia e le musiche - con Raf Vallone, Gino Cervi, Rina Morelli e Elena Varzi, fu un esperimento interessante che non ebbe il meritato successo. Rivisto oggi contiene temi attualissimi. Il documentario è arricchito con interviste rilasciate alla radio degli anni Cinquanta che confermano quanto Curzio Malaparte sia stato un personaggio tutt'altro che banale: all'estero è ancora considerato uno degli autori più interessanti del Novecento. ù

Rai Movie dedica la prima e la seconda serata di venerdì 24 aprile alle battaglie per la conquista dei diritti civili degli afroamericani. Alle 21.10, “Loving - L'amore deve nascere libero” di Jeff Nichols e, a seguire, "Selma - La strada per la libertà", di Ava DuVernay. “Loving - L'amore deve nascere libero” è ambientato nella Virginia degli anni Sessanta e racconta la storia vera di Richard Loving e Mildred Jeter, coppia interraziale accusata dallo Stato di essersi unita in matrimonio e condannata all’esilio. Dopo il trasferimento nello stato di Washington, Richard e Mildred iniziano una dura battaglia che porterà la Corte suprema degli Stati Uniti d’America a dichiarare incostituzionale il Racial Integrity Act e a porre fine alle discriminazioni dei matrimoni interraziali. In seconda serata, alle 23.15, “Selma - La strada per la libertà” rievoca la primavera del 1965 e i tentativi di Martin Luther King di organizzare una marcia pacifica in Alabama per garantire il diritto di voto agli afroamericani. Le sconcertanti vicende accadute in quei giorni e il celebre discorso tenuto a conclusione della marcia finale, portarono alla firma del Voting Rights Act.

Sir Charles Hambro, insignito della medaglia al valor militare per le gesta compiute sul fronte occidentale, dopo essere tornato a essere un normale banchiere, allo scoppio della Seconda Guerra mondiale, accettò di entrare a far parte dello Special Operations Executive che lo mise a capo della divisione in Scandinavia, dove fu responsabile dell’animata resistenza danese ai nazisti. Nel 1942 Hambro riuscì a focalizzare l’attenzione dei governi inglese e norvegese sul problema dell’impianto di produzione di acqua pesante in Vemork in Norvegia. L’acqua pesante, vero e proprio moderatore del flusso di neutroni, veniva usata per regolare la fissione nucleare, e quindi come fonte di alimentazione stabile e costante. Cosa sarebbe accaduto se una simile fonte di energia fosse caduta in mano ai nazisti? Occorreva distruggere l’impianto. Una storia raccontata da “La guerra segreta”, in onda domani alle 21.10 su Rai Storia. L’operazione, supervisionata da Sir Charles Hambro, prese il nome di Operation Grouse, ossia “Operazione Fagiano”, per la passione di Hambro per la caccia. Un commando norvegese della Soe si paracadutò in Norvegia per entrare in contatto con un gruppo di ingegneri inglesi che erano già atterrati con alianti militari.

Il film-documentario 'Pavarotti', realizzato dal celebre regista americano Ron Howard, andrà in onda, in prima visione, su Rai1 domani alle 21.25. Un omaggio del regista al cantante lirico italiano amato in tutto il mondo. Luciano Pavarotti: una voce e una carriera incredibile, ma anche uno straordinario atteggiamento verso la vita. Generoso, nel fisico, nello spettacolo, nella beneficenza, ha fatto conoscere l'opera alle masse, ha portato sullo stesso palco la lirica e il pop. Per la prima volta con la piena collaborazione della famiglia, che fino a questo momento non aveva mai acconsentito a farsi intervistare lungamente, un ritratto che è a tutti gli effetti quello di un grande interprete, un attore della scena, capace di emozionare come le star del cinema, quando sono tutt'uno col ruolo.Una riflessione sul rapporto tra arte e natura: la propone “Art Night”, il programma di Silvia De Felice, Alessio Aversa e Marta Santella, con la regia di Andrea Montemaggiori, in onda domani alle 21.15 su Rai5. Ad aprire la serata è il documentario “Earth/Art” di Monica Taburchi, prodotto da Rai Cultura. A seguire il documentario di Marco Odetto “Pinuccio Sciola”, produzione originale Rai realizzata grazie ai preziosi materiali delle Teche che danno voce all’artista scomparso nel 2016. “Earth/Art”, titolo che gioca sulla fusione delle parole “terra” e “arte”, spiega come gli artisti contemporanei, attraverso la ricerca e le opere che li rappresentano, si pongono di fronte alla questione dei cambiamenti climatici. Il racconto è corale, senza intermediari, reso direttamente dai protagonisti, con interviste originali. Tra gli artisti che intervengono, ci sono quelli transgenerazionali come Michelangelo Pistoletto o Christo; i giovani che usano anche il linguaggio del murale come Pejac (spagnolo) o Iena Cruz (italiano); i designer tecnologici come Alper Dostal (austriaco), Studio Roosegaarde (olandese) o gruppo Accurat (tutto il mondo); i veri ecologisti come Olafur Eliasson (danese); quelli che pensano a soluzioni di paesaggio misto, come Eugenio Tibaldi; chi studia l’ambiente in rapporto alle persone, come Elena Mazzi o Amar Kanwar (indiano); e chi con il sorriso infrange la legge, come i Guerrilla Gardening. Artisti che ci hanno allertato sui cambiamenti climatici ben prima che diventasse “il tema” sulla bocca di tutti e che oggi tentano, attraverso le loro opere, di proporre delle soluzioni. A seguire il documentario sull’artista Pinuccio Sciola, scomparso nel 2016. Firmato da Marco Odetto, attraverso materiali delle Teche Rai il filmato ricostruisce l’attività dello scultore noto come l’artista delle “pietre sonore”, ovvero sculture in basalto o calcare capaci di risuonare una volta lucidate e incise. Suoni molto strutturati, che variano in base alla densità della pietra e all'incisione, che ricordano il vetro, il metallo, il legno e perfino la voce umana. Il risultato è magico: far parlare con i suoni un materiale muto. Dopo la caduta del fascismo e l’armistizio dell’8 settembre 1943, inizia la guerra di Liberazione. Civili e militari iniziano ad organizzarsi e a compiere azioni di guerriglia contro gli occupanti tedeschi. Le radio ufficiali e quelle clandestine diventano i mezzi per comunicare messaggi in codice oltre le linee nemiche, anche per supportare l’avanzata degli Alleati. A "Passato e Presente" il programma di Rai Cultura in onda domani alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla con la professoressa Silvia Salvatici. Il Comitato di Liberazione Nazionale favorisce la creazione, in tutta Italia, di moltissime reti segrete per il recupero di informazioni di carattere strategico, militare e politico, da trasmettere al movimento partigiano. Le onde radio nella guerra percorrono strade immaginarie, diffondono la voce partigiana, riempiendo le case di coloro che hanno scelto di combattere il nazifascismo. Suscitano emozioni e danno speranza; sentimenti che si traducono poi in azioni di resistenza quotidiana.

Torna, per il terzo venerdì consecutivo, l’appuntamento con "Tutta Salute #NoFake", una puntata speciale realizzata in collaborazione con la task force guidata da Antonio Di Bella, direttore di Rai News, che ha come obiettivo la lotta alle fake news. Domani alle 11.10 su Rai3, 'Tutta Salute' aprirà la puntata con il giornalista Gerardo D'Amico, che farà il punto sulle false, o presunte tali notizie, che sono circolate questa settimana sul coronavirus: è vero che il virus può essere presente nell’aria e nell’acqua? Il supermercato è un luogo sicuro? Il virus colpisce anche i genitali rendendo sterile la persona? A queste e a molte altre informazioni “sospette”, risponderà Massimo Andreoni, Direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, in collegamento skype con Michele Mirabella e Pier Luigi Spada. Poi, si cercherà di capire come si diffondono le fake news con il contributo del professor Marino Niola, Ordinario di Antropologia dei Simboli all’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa. Carlotta Mantovan, nello spazio “Facciamo Chiarezza”, chiuderà la puntata con un’intervista alla dottoressa Marina Carcea, Primo Tecnologo del Crea, che spiegherà se esiste un rapporto tra cibo e Covid19.Per millenni gli africani hanno combattuto tra loro per controllare le incredibili ricchezze naturali del proprio continente. Ricchezze su cui si è fondato lo sviluppo di grandi civiltà e di splendide città. Il risultato è una rete di collegamenti che nei secoli ha attraversato i continenti, raggiungendo ogni angolo dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia, dell’Europa e delle Americhe. Lo spiega lo storico Henry Louis Gates Jr nel nuovo episodio della serie “Meraviglie delle grandi civiltà africane” domani alle 14.00 su Rai5.Un ritratto di Caterina Sforza, che un cronista del XV secolo definì “Femina quasi virago crudelissima e di grande animo”, ma anche il teatro di Ronconi e il Faust di Berlioz diretto da Daniele Gatti con la regia di Damiano Michieletto: pagine che compongono l’offerta straordinaria di Rai Cultura per domani su Rai Storia (canale 54) e Rai5 (canale 23) per #lascuolanonsiferma. Su Rai Storia si comincia alle 15.00 con “Cronache dal Risorgimento” che racconta la strenua opposizione di Caterina Sforza, signora di Imola e Forlì, a Cesare Borgia, mentre alle 15.30 “Potere e bellezza” fa rivivere i fasti dei Farnese, che regnarono sul ducato di Parma e Piacenza. Alle 16.30, è la volta di “Dieci anni di vita italiana”, un documentario Rai del 1955 che racconta gli anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, alla liberazione alla ricostruzione. Alle 17.30 “Italiani”, che rievoca la figura di Ada Marchesini Gobetti, traduttrice, scrittrice, editrice, pedagogista maggiore dell’esercito per la sua attività durante la Resistenza e vicesindaco di Torino. L’offerta di Rai Storia si chiude alle 18.30 con Paolo Mieli e il professor Alessandro Barbero che a “Passato e Presente” raccontano la leggenda di Robin Hood, tra mito e realtà. Su Rai5, invece, apertura alle 16.00 con il teatro e la seconda parte della “Lehman Trilogy”, l’ultimo spettacolo diretto da Luca Ronconi, mentre alle 18.15 va in onda il capolavoro di Hector Berlioz “La damnation de Faust”, che ha inaugurato la stagione 2017-2018 dell’Opera di Roma. Lo spettacolo – che si è aggiudicato il Premio “Abbiati” della critica musicale italiana – è diretto da Daniele Gatti, con la regia di Damiano Michieletto. L’offerta straordinaria di Rai5 si chiude alle 20.15 con “L’altro ‘900”, dedicato alla scrittrice Lalla Romano, tra titoli, quadri, foto e preziose rarità custodite presso la Sala Lalla Romano della Biblioteca Braidense.

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