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Melograni: "Canone dà diritto a risposte, le darà striscia sociale Uno Mattina"

07 maggio 2020 | 19.28
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Giovanni Parapini e Paola Severini Melograni
Giovanni Parapini e Paola Severini Melograni

(di Veronica Marino) -

Il canone in bolletta dà diritto a tutta la popolazione a ricevere risposte concrete dal Servizio Pubblico Radiotelevisivo, risposte soprattutto a chi in questa fase di emergenza sanitaria soffre di più . E la nuova striscia sociale di Uno Mattina punta proprio a questo”. A parlare così all’Adnkronos è Paola Severini Melograni, giornalista con un grande know how sul terzo settore e le disabilità, che conduce da domani mattina su Rai1 il nuovo spazio di 5 minuti dal titolo ‘Insieme con. La Rai per il sociale’, dopo la Messa del Santo Padre, alle 7,45 circa. Una striscia, ‘nata’ dal ‘tavolo sociale’ istituito dall’Ad Fabrizio Salini e coordinato da Giovanni Parapini, che ha in Flavio Insinna e Carlo Conti i suoi ‘testimonial’.

“In un momento come questo era indispensabile una impostazione diversa, una scelta di filo diretto e di risposte – scandisce la Melograni - La Rai si mette in collegamento con tutto il mondo della fragilità che non è solo il disabile, o il caregiver o le famiglie con problemi, ma anche le donne che hanno subito violenze in famiglia, acutizzate proprio nel periodo dell’isolamento in casa, i profughi, gli immigrati. La Rai questa volta non racconta ma vuole dare risposte. Noi tenteremo di farlo ogni giorno e magari ci riusciremo una volta su dieci ma questo è l’obiettivo”.

“E’ il patto tacito che ci deve essere tra la popolazione italiana e una istituzione come la Rai – sottolinea la Severini Melograni - che nasce con delle prerogative precise e che deve essere veramente qualcosa di cui andare fieri. Un patto di reciprocità. Se noi italiani abbiamo il canone in bolletta, e questo non vale né per Mediaset né per La7, è perché noi cittadini abbiamo il diritto di aspettarci qualcosa di diverso e qualcosa di più. Un patto non scritto del Servizio Pubblico che ha questo nome proprio perché deve dare risposte, conforto, presenza. I primi azionisti della Rai siamo noi. La Rai è un pezzo di ognuno di noi. E in un momento così terribile la Rai deve assolvere a questo compito. Il Tavolo sociale nasce per questo grazie naturalmente all’ad Salini, a Giovanni Parapini, insieme al mondo delle istituzioni e dell’associazionismo del terzo settore”.

“Un mondo, quello dell’associazionismo del terzo settore – osserva Paola Severini Melograni - rappresentato finora in modo insufficiente: o attraverso campagne di ricerca fondi (cosa giusta ma che ora va guardata alla luce del nuovo orientamento dei fondi verso l’emergenza sanitaria in corso); o attraverso la ‘pornografia del dolore’, usata quando ci sono le grandi tragedie (ci sono state trasmissioni andate avanti mesi sulla mutandina di Yara, cosa di una gravità assoluta); o attraverso il compatimento”.

“Noi, però – tiene a sottolineare la Severini Melograni - siamo il primo Paese al mondo che ha abolito le scuole speciali, che ha dato la possibilità alle persone con disabilità di lavorare, che ha chiuso i manicomi e che in qualche modo ha abolito l’interdizione con la legge sull’amministratore di sostegno. E per questo noi, con il tavolo sociale, dobbiamo passare dal compatimento alla compassione che significa condivisione del dolore. Dobbiamo passare alla pietà nel suo senso più alto che comporta impegno e che significa dare risposte concrete ogni giorno. Partiremo domani mattina ma – fa sapere la giornalista - già ci hanno scritto tantissime persone ponendoci una serie di domande cui dobbiamo rispondere”.

“Ora si stanno riscoprendo valori come la coesione sociale, la solidarietà, la comunità e finalmente qualcuno ha capito che la Rai si doveva velocemente adeguare – evidenzia – In questi due mesi siamo stati condannati all’inazione e bombardati dai bollettini del dolore, ma eravamo naturalmente ben disposti. E il fatto di condividere un dolore comune – osserva la giornalista che condurrà da domani ‘Insieme Con’ - ci ha fatto riscoprire dei sentimenti che, soprattutto, negli ultimi due anni (basta pensare alla mancata reazione ai tanti morti che arrivavano dai paesi africani) sembravano scomparsi”.

“Ora che stiamo uscendo da questa specie di terribile buco in cui tutti eravamo caduti – sottolinea Paola Severini Melograni - possiamo fare due cose: o indignarci e rimanere nell’inazione (modalità su cui ha già lavorato in questi due mesi il meccanismo dello spettacolo del dolore) oppure partecipare attraverso qualcosa di concreto, dicendo ‘cambiamo la situazione’, e cercando tutti insieme le risposte”.

“Io non ho già in tasca le risposte – dice la giornalista - ma possono arrivare attraverso i protagonisti delle storie raccontate a ‘Insieme con’, attraverso gli stakeholder che sono in grado operativamente di cambiare la realtà come fanno le grandi comunità di volontariato e attraverso gli stakeholder istituzionali”.

“Tutti questi soggetti hanno bisogno di uno strumento per potersi coordinare e poter costruire insieme queste risposte”, evidenzia la Severini Melograni. Ed ecco il senso del Tavolo Sociale e della nuova striscia sociale di Uno Mattina che andrà avanti fino al 26 giugno, ‘Insieme con’. Un titolo, spiega la giornalista, “nato dalla canzone ‘Insieme’ di Mogol, grande protagonista dei sentimenti italiani e grande amico di questo mondo, che sarà cantata dal gruppo rock, Ladri di carrozzelle”.

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