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Mondo Rai/appuntamenti e novità

11 maggio 2020 | 22.34
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E' il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini l'opite di Bruno Vespa nella puntata di "Porta a Porta", in onda domani alle 23.30 su Rai1. Il ministro Franceschini racconterà le prospettive del turismo, un settore importantissimo per l’economia italiana.

Laura Maria Caterina Bassi Verati, o Veratti, nata a Bologna il 29 ottobre 1711, è la più illustre tra le donne salite in cattedra. Nel 1732, il Senato e l’Università di Bologna, dopo averle conferito una laurea in Filosofia, le assegnano una cattedra universitaria per l'insegnamento della Fisica (allora denominata filosofia naturale), in tempi in cui le donne sono escluse dagli studi e dalle professioni intellettuali. Nello stesso anno viene cooptata come socia nell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, fino ad allora solo maschile. Una storia raccontata dal documentario in onda in prima visione domani alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Italiani”. Laura Bassi conduce un’instancabile lotta per ottenere pari condizioni nell’insegnamento e percorre una carriera intellettuale e professionale nell’ambito di istituzioni pubbliche di ricerca e insegnamento in un periodo in cui, in Italia e non solo, le università e le accademie sono mondi senza donne. I numerosi studi, che negli ultimi anni le sono stati dedicati, hanno messo in risalto l’importante ruolo da lei svolto nella diffusione in Italia della filosofia naturale newtoniana e delle ricerche, allora pionieristiche, sull’elettricità. Brillante lettrice di filosofia, continua l'attività accademica e nel 1776 ottiene la cattedra di fisica sperimentale nell'Istituto delle Scienze fondato da Marsili. Viene considerata dai contemporanei una donna di eccezionale ingegno, egualmente esperta in latino, logica, metafisica, filosofia naturale, algebra, geometria, greco, francese ed entra in contatto con i più importanti studiosi del suo tempo, da Volta a Voltaire e altri illustri personaggi dell'epoca. Le dissertazioni di Laura Bassi, conservate all'Accademia delle Scienze di Bologna (una di chimica, tredici di fisica, undici di idraulica, due di matematica, una di meccanica e una di tecnologia) rimangono a testimoniare il ruolo di questa studiosa nella discussione scientifica del suo tempo.

E’ tornato nel nostro Paese dopo aver rischiato l’estinzione negli anni Settanta e, negli ultimi anni, ha ripopolato le montagne e le macchie della Maremma. Il lupo, il più grande predatore delle foreste europee è il protagonista del documentario di “Wild Italy”, in onda domani alle 14.00 su Rai5. Oltre al lupo, il documentario mostra anche sequenze di canidi che avanzano sempre più nelle regioni nordorientali del nostro Paese: le volpi, adattabili e sempre più vicine agli uomini, il cane procione e lo sciacallo dorato.

Su Rai5 'Ghiaccio bollente' sui Duran Duran - su Rai3 'Passato e Presente' racconta la nascita della TurchiaL’epopea dei Duran Duran, protagonisti della scena new romantic inglese anni '80: la ripercorre il documentario del regista Zoe Dobson “Duran Duran. There’s Something You Should Know”, in onda domani alle 22.45 su Rai5. E’ il racconto di sette album che tracciano il loro impatto sulla musica, sulla moda e sui costumi, dall'esordio omonimo del 1981 alla reunion, passando per il successo planetario di Wild Boys, la crisi e le incomprensioni, lo scioglimento e i riavvicinamenti. Il documentario, che prende il nome dall’omonimo brano tratto dall’album di esordio della band, intervista Roger Taylor, John Taylor, Simon Le Bon, Nick Rhodes per ripercorrere con loro i quasi 40 anni di collaborazione artistica, a partire da Birmingham dove la band si è formata tra il 1978 e il 1980. Intervistati con loro, anche Andy Taylor, il chitarrista che ha fatto parte due volte della band, e alcuni dei loro amici contemporanei nel mondo dello spettacolo: Boy George dei Culture Club, la modella Cindy Crawford e il regista Nick Egan. Ma anche i produttori Mark Ronson e Nile Rodgers, Naomi Campbell e tanti altri. Al centro del documentario anche Birmingham e le antiche passioni della band, che compare a bordo di lussuose macchine alle prese con la condivisione delle proprie memorie.I decenni che dalla fine dell’800 alla Prima Guerra Mondiale portarono alla dissoluzione dell’impero ottomano e alla nascita della repubblica turca nel 1923. Ne parlano il professor Giorgio del Zanna e Paolo Mieli a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda domani alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Un’analisi che parte dagli effetti di una prima “globalizzazione”: dai tentativi di riforma delle strutture imperiali alle spinte secessioniste dei movimenti nazionali; dalla crisi violenta della coabitazione islamico-cristiana alla nascita di uno Stato-nazione turco riconosciuto a livello internazionale, ma anche indebolito dalla fine del suo pluralismo interno.Gerusalemme, 1961. Il processo ad Adolf Eichmann, uno dei principali responsabili dell'Olocausto, viene trasmesso in 37 Paesi e per la prima volta l'orrore dei campi di sterminio viene raccontato in diretta dalle vittime in un evento televisivo globale. Il film “The Eichmann Show. Il processo del secolo”, in onda senza interruzioni pubblicitarie e anche in lingua originale domani alle 21.15 su Rai5, racconta la storia del team di produzione che dovette superare ostacoli di ogni tipo per catturare la testimonianza di uno dei più noti criminali nazisti. Alla regia il britannico Paul Andrew Williams, già autore di “Una canzone per Marion” (2012). Attori protagonisti Martin Freeman e Anthony LaPaglia Per filmare il processo, il produttore televisivo Milton Fruchtman assume Leo Hurwitz, regista pioniere nell'utilizzo della multi-camera, ma inserito per oltre un decennio nella famigerata lista nera di McCarthy. Giunti a Gerusalemme, Hurwitz e Milton devono superare varie difficoltà tra cui quella di organizzare rapidamente una troupe composta da personale inesperto e soprattutto convincere i giudici a dare loro il permesso di filmare il processo. La pressione è tanta, ma il consenso alle riprese viene accordato e la squadra può piazzare in aula alcune telecamere appositamente nascoste. Nel corso di quattro mesi, i momenti salienti del processo vengono montati velocemente giorno per giorno e inviati tramite corriere in tutto il mondo, dando vita a un incredibile evento mediatico. Gli spettatori delle emittenti televisive internazionali vengono infatti messi a parte per la prima volta delle sconvolgenti testimonianze dei sopravvissuti all'Olocausto osservando, allo stesso tempo, l'imputato Adolf Eichmann rimanere impassibile e non mostrare alcun pentimento per quanto compiuto dichiarandosi 'non colpevole' e di 'avere solo eseguito degli ordini' ai quali non poteva sottrarsi.

Su Rai3 A 'Fuori Tg - Oltre la porta' gli strumenti del rilancio - su Rai2 il primo film dei The JackalIn via di definizione il decreto Rilancio, che darà il via alla la seconda tranche di aiuti statali a imprese, famiglie e lavoratori, in attesa che l’Europa decida come e quando intervenire in aiuto degli Stati dell’Unione. A “Fuori Tg – Oltre la porta”, in onda domani alle 12.25 su Rai3, se ne parla con il viceministro dell’Economia Antonio Misiani. Per lo spazio “Pronto, Sindaco?”, il protagonista è Antonio Di Bisceglie, primo cittadino di San Vito al Tagliamento, nel Friuli Venezia Giulia.I The Jackal arrivano su Rai2 con il loro primo film “Addio fottuti musi verdi”, in onda domani alle 23.10. Ciro è un trentenne grafico pubblicitario, che per guadagnarsi da vivere lavora in una friggitoria cinese. Nell'epoca del precariato, l’uomo è davvero insoddisfatto della sua situazione professionale e vorrebbe trovare il modo di dare una svolta alla sua vita. L’occasione arriva grazie a un concorso alquanto particolare, suggeritogli dall'amico Fabio: si tratta d'inviare il proprio curriculum nello spazio, partecipando a un contest lanciato per pubblicizzare l’uscita di un film al cinema.Mia Martini, un'artista dalla voce unica, un'esperienza umana scandita da grandi successi e da un privato denso di emozioni. Questa è la sua storia e il racconto del pregiudizio che ha deviato il corso della sua vita.Serena Rossi interpreta la grande artista in "Io sono Mia", un film tv per la regia di Riccardo Donna, che Rai1 ripropone domani alle 21.25, con Maurizio Lastrico, Lucia Mascino, Dajana Roncione, Antonio Gerardi, Nina Torresi, Daniele Mariani, Francesca Turni, Fabrizia Coniglio, Gioia Spaziani, Duccio Camerini, Simone Gandolfo, Corrado lnvernizzi, Edoardo Pesce. Sanremo ‘89. Un’esile figura femminile percorre i corridoi che portano al palco del Teatro Ariston. E’ Mia Martini al suo rientro sulle scene dopo anni di abbandono, nelle ore che precedono la sua performance, conosce Sandra, una giornalista che in realtà al Festival di quell’anno vorrebbe incontrare Ray Charles e che considera la Martini solo un ripiego. Ed è con lei che, in una serrata intervista, Mia ripercorre la sua vita: gli inizi difficili da bohémienne; il rapporto complesso con il padre che, pur amandola, la ostacola fino a farle male; una storia d’amore contrastata che la travolge segnando il suo destino sentimentale; il marchio infamante di iettatrice, che le si attacca addosso come la peste condizionando la sua carriera con alti e bassi vertiginosi; il buio, fino alla nuova dimensione di vita più pacificata.

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