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2 giugno, Mattarella all'Altare della Patria

02 giugno 2020 | 10.43
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E' iniziata con l'Inno d'Italia la cerimonia in occasione della Festa della Repubblica. Frecce Tricolori sorvolano Roma. Casellati: "Volontà tenere unita Italia, ha rischiato di essere frammentata". Fico: "Valori repubblicani ci impongono non lasciare nessuno indietro"

(Foto Quirinale)
(Foto Quirinale)

E' iniziata con l'Inno d'Italia la cerimonia all'Altare della Patria, in occasione della Festa della Repubblica, durante la quale il capo dello Stato Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro. Al contrario di quanto avvenne il 25 aprile, insieme a Mattarella sono presenti anche altre le più alte cariche istituzionali e dei vertici militari. Tra gli altri, il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, i presidenti della Camera e del Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati, la presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Tutti indossano la mascherina. Presenti alla cerimonia anche rappresentanti degli enti locali, tra i quali il presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) Antonio Decaro, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Un enorme tricolore è stato esposto proprio di fronte all'Altare della Patria. C'è stato anche un saluto con rappresentanti del mondo sanitario presenti alla cerimonia.

Mattarella: "Crisi non è finita, unità e responsabilità"

Mattarella, al termine della cerimonia, ha lasciato piazza Venezia per recarsi a Codogno'.

A causa dell'emergenza Covid-19 non si è potuta svolgere la tradizionale Parata ai Fori Imperiali. Ma durante la cerimonia all'Altare della Patria le Frecce Tricolori hanno sorvolato Roma.

Casellati - “Questo è un 2 giugno davvero particolare. Con il Presidente Fico, oggi assieme rappresentiamo la voglia di tenere unita l’Italia che ha rischiato di essere frammentata e divisa per le conseguenze del virus. La nostra Costituzione oggi più che mai rappresenta la strada maestra da seguire, perché la nostra Repubblica è fondata sul lavoro". A dichiararlo la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in un'intervista rilasciata assiema al presidente della Camera Roberto Fico, a Rai Parlamento in onda oggi pomeriggio. "In un paese stremato dalla pandemia, la ripresa passa dalla riapertura in sicurezza di tutte le attività mettendo soldi nelle tasche degli italiani. Gli italiani - sottolinea Casellati - non vogliono misure assistenziali a pioggia che danno l'illusione di un benessere che non c'è. Vogliono lavorare con regole chiare e precise e dare concretezza e sviluppo per la ripresa”.

Fico - “La Festa della Repubblica ci ricorda il nostro essere comunità, il patrimonio di valori che ci tengono uniti, le radici sulle quali sono piantate le nostre Istituzioni. Il 2 giugno del 1946 gli italiani, ancora circondati dalle rovine della guerra, furono capaci di guardare avanti e costruire un futuro migliore per sé stessi e per le generazioni a venire. Volevano che l’Italia fosse un Paese democratico, giusto e moderno", ha dichiarato dal canto suo Fico aggiungendo: "In questo giorno, denso di significati per tutti noi, riaffermiamo i principi e i valori della Costituzione repubblicana. E ribadiamo che libertà, dignità, solidarietà, eguaglianza e legalità sono conquiste non scontate, che vanno coltivate, condivise e protette quotidianamente. Quest’anno il nostro Paese vive un momento delicato e complesso dovendo affrontare un’emergenza sanitaria e le gravi conseguenze economiche che la pandemia da Covid-19 ha prodotto". "Il nostro pensiero va alle vittime, a chi ha perso i propri cari, a comunità duramente colpite. E un sentito grazie va ai medici e agli infermieri in prima linea in questi mesi", ha poi sottolineato.

Guerini - "Nel giorno in cui il nostro Paese, 74 anni fa, intraprendeva il percorso verso l’unità e il progresso, è nostro dovere rinnovare i valori che spinsero l’Italia verso quella scelta repubblicana e quei principi di democrazia, libertà, solidarietà sociale cui è rimasta fedele fino ad oggi, nel rispetto dell’autodeterminazione di ognuno in una comunità che garantisce in concreto l’attenzione e il rispetto reciproco". Lo afferma il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini che aggiunge: "Memoria del passato, per attingere allo straordinario valore degli italiani di ieri, e speranza per il futuro, sulla base dell'esempio che in questi mesi tutti gli italiani hanno dato nella lotta alla pandemia, per il bene dei nostri figli e di tutti quelli che verranno".

Il messaggio di Mattarella alle Forze Armate - "Le Forze Armate, con il loro contributo, si sono dimostrate ancora una volta una risorsa di alta professionalità, dotata di spirito di sacrificio ed efficienza su cui la Repubblica sa di poter contare. I militari offrono quotidianamente testimonianza di generosità e abnegazione attraverso uno sforzo encomiabile nelle corsie degli ospedali, sulle strade e nel territorio per la sicurezza, in cielo e in mare per il trasporto logistico - sanitario", ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, in occasione del 2 giugno. "Settantaquattro anni or sono il popolo italiano scelse la Repubblica - scrive Mattarella - Non tutti i cittadini poterono partecipare al referendum: dai militari ancora in attesa di essere rimpatriati da campi di prigionia, agli abitanti di province non ancora restituite alla sovranità italiana, il nostro Paese pagò anche in questo il prezzo di una guerra divenuta sempre più aspra e che contò un numero mai registrato prima di vittime civili. La ricorrenza di quest’anno vede l’Italia, insieme alla Comunità Internazionale, impegnata a contrastare una crisi sanitaria, sociale ed economica senza precedenti".

"Le precauzioni e le restrizioni, necessarie per fronteggiare la difficile congiuntura sanitaria, non consentono di svolgere né la tradizionale sfilata a Roma né le manifestazioni locali, nelle quali è essenziale il contributo delle Forze Armate - prosegue il presidente della Repubblica - I valori di rispetto dei diritti, solidarietà, umanità, che animano costantemente il vostro operato, in Italia e nei teatri di crisi, al servizio della pace, della democrazia e della sicurezza, trovano fondamento nella Costituzione e incontrano la riconoscenza dei nostri concittadini".

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