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Mondo Rai/appuntamenti e novità

09 giugno 2020 | 09.59
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(Fotogramma)
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La Storia di Romeo e Giulietta, ma esattamente al contrario nel film diretto da Mimmo Esposito “La Fuitina sbagliata”, in onda su Rai2 domani alle 21.20. Due famiglie, i Casisa e i Vitrano, che si adorano, e i due figli, Anna e Claudio, studenti fuori sede e fidanzati storici, che si odiano e non vogliono saperne di stare insieme. Quando ritornano a casa, i due trovano una situazione idilliaca: l'amicizia fra le loro famiglie è cementata a tal punto che si sono addirittura unite negli affari. I Casisa, produttori di ricotta e i Vitrano, produttori di scorze di cannoli metteranno in vendita "il cannolo degli innamorati", di cui Claudio e Anna saranno i testimonial inconsapevoli. Sporcare quel quadretto è così difficile che i due non solo non avranno il coraggio di dire che si sono lasciati ma, presi da una paura sempre più infantile, complicheranno le cose dicendo delle grosse bugie.

Per il ciclo cinematografico " Survival Thriller, Rai4 (canale 21 del digitale terrestre) domani alle 21.20 propone il film di John Stockwell, " Turistas". Un avvincente thriller con contaminazioni horror che si inserisce nel sotto-filone rinverdito da Hostel dei film che mostrano i pericoli in cui possono incorrere i turisti americani in mete esotiche. In questo caso sono le stupende spiagge del Brasile a fare da contesto a una terrificante storia che implica il traffico di organi umani. Nel cast Josh Duhamel, Melissa George, Olivia Wilde, Desmond Askew, Beau Garrett, Max Brown, Raul Guterres e Andrea Leal.

Ballerina di fama mondiale, è stata e continua ad essere un modello per tutte le giovani che si avvicinano al mondo della danza. La étoile del Royal Ballet di Londra Darcey Bussell racconta Margot Fonteyn nel nuovo appuntamento con la serie “Darcey Bussell in cerca di…”, in onda domani alle 20.30 su Rai5 (canale 23). Tra Londra e Panama e attraverso la testimonianza di amici, colleghi e specialisti del settore, Darcey Bussell ricostruisce l'avventurosa e non sempre felice vita della bambina Peggy Hookham. Destinata a diventare l'inarrivabile ballerina perfetta, calcherà i palcoscenici più prestigiosi del mondo al fianco delle più brillanti stelle della danza, ma morirà quasi in povertà a causa di difficili scelte fatte per amore.

Il dopo Coronavirus obbliga a ripensare la viabilità urbana, in modo da far convivere bici e auto. Gli italiani intanto hanno riscoperto la bicicletta, anche grazie al bonus contenuto nel decreto Rilancio: come si fa ad ottenerlo? Le risorse sono limitate ed è probabile che non tutti riusciranno ad usufruirne. E cosa fare per la sicurezza in città poco organizzate per la mobilità leggera? Domani se ne discuterà a Fuori Tg, su Rai3 alle 12.25, con Alessandro Tursi, presidente della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, e con l’urbanista Paolo Gandolfi. Per lo spazio “Pronto, Sindaco?” sarà ospite Matteo Ricci, primo cittadino di Pesaro. Fuori Tg è lo spazio quotidiano di approfondimento del Tg3 a cura di Mariella Venditti e condotto da Maria Rosaria De Medici, in onda dal lunedì al venerdì.Figura controversa, Curzio Malaparte, al secolo Kurt Erich Suckert - dopo aver fatto molto parlare di sé per le prese di posizione e gli atteggiamenti contradditori, per lungo tempo è stato dimenticato. "Fin da ragazzino non è mai stato umile. Lui la credeva un'ipocrisia l'umiltà", dice la sorella Maria in un'intervista degli anni Ottanta. E’ lui, uomo non gradito ai colleghi intellettuali dell'epoca, il protagonista del doc "Curzio Malaparte, il cinico pietoso", di Simona Fasulo con la regia di Nicoletta Nesler, in onda domani alle 21.10 su Rai Storia (canale 54) per il ciclo “Italiani”. Il documentario ripercorre la sua vita - dalla fuga del 1914 per combattere sul fronte francese a soli 16 anni, fino all'ultimo viaggio in Cina del 1956 - raccontandone le tappe fondamentali attraverso la voce dello storico e biografo Maurizio Serra ("credo che fondamentalmente egli avesse fin dall'adolescenza la necessità di trovarsi sempre diverso da quello che lo circondava") per capire chi è quel "maledetto toscano" che si è portato dietro la nomea di voltagabbana. Fascista della prima ora, ha però un atteggiamento critico verso Benito Mussolini, tanto da pubblicare alcuni lavori che il Duce osteggia e critica, da “Tecnica del colpo di stato” a “Don Camaleo”. Spedito in esilio a Lipari e poi inviato come unico osservatore straniero al seguito delle truppe tedesche durante la Seconda guerra mondiale, Malaparte "sembra aver scontato tutto quello che gli italiani non vogliono sapere, non vogliono riconoscere, non vogliono accettare", come dice Luigi Martellini, curatore del Meridiano Mondadori a lui dedicato nel 1997. Un divulgatore di verità scomode che nessuno aveva interesse a ricordare. Eppure, due giovani scrittori, Andrea Caterini e Francesco Longo, ne riconoscono l'eccellenza e lo considerano uno dei migliori autori del Novecento, in grado di raccontare la storia contemporanea come pochi altri, e di farlo con uno stile personale e moderno, che lo vede personaggio in scena oltre che autore. Ricordato soprattutto per “Kaputt” e “La pelle”, romanzo censurato e criticato per le scene scabrose e per il cinismo con cui racconta la decadenza di Napoli durante l'occupazione alleata, si rivolge anche a forme diverse di scrittura come il teatro, la rivista, il cinema. “Il Cristo proibito” - film di cui cura anche la regia e le musiche - con Raf Vallone, Gino Cervi, Rina Morelli e Elena Varzi, fu un esperimento interessante che non ebbe il meritato successo. Il documentario è arricchito da interviste rilasciate alla radio degli anni Cinquanta che confermano quanto Curzio Malaparte sia stato un personaggio tutt'altro che banale: all'estero è ancora considerato uno degli autori più interessanti del Novecento. Apparentemente la capacità di adattamento nei bambini e negli adolescenti è maggiore di quella degli adulti. Ma con quali costi? Cosa rischia un minore che lotta costantemente con una realtà ostile? Il neuropsichiatra Stefano Vicari e la sociologa Chiara Saraceno, ospiti della puntata di Quante Storie, in onda domani alle 12.45 su Rai3, raccontano le ansie dell'infanzia e dell'adolescenza, dalla paura di confrontarsi con i coetanei e con il giudizio degli adulti fino all'angoscia, per i più piccoli particolarmente difficile da esternare, generata negli ultimi mesi dall'emergenza del coronavirus.

Foreste, praterie, ambienti acquatici: l'eterno gioco di equilibri e collaborazioni tra specie in diversi habitat viene svelato in quattro spettacolari appuntamenti alla scoperta del mistero della vita sul pianeta Terra. Sono i documentari della serie “Meccanismi della natura”, che Rai Cultura propone domani alle 14.50 su Rai5 (canale 23). Il primo habitat ad essere raccontato è la giungla, fascia ricca di vegetazione e popolata da milioni di specie lungo tutta la fascia equatoriale del pianeta. Il viaggio parte da Panama, dove gli specialisti hanno contato la più variegata popolazione di uccelli: qui ciascuno ricopre un ruolo particolarissimo nella complessa organizzazione della foresta. Lo stesso accade nel Sudest asiatico o in Amazzonia, dove un albero, il noce del Brasile, non potrebbe mai riprodursi se i suoi fiori e i suoi semi non fossero coinvolti in una dettagliatissima sarabanda di collaborazioni, che vede all'opera insetti, uccelli e roditori impegnati nel rispettare una serrata tabella di marcia, all'unico scopo di far nascere un albero che nessun uomo è mai stato capace di coltivare. Sulla Terra vivono milioni di specie di piante e animali, nessuna in grado di vivere da sola. Esplorando habitat naturali diversi e le specie che li popolano, la serie rivela i legami, le relazioni e le sinergie che Madre Natura ha incoraggiato per far sì che ogni forma di vita possa sopravvivere. Emilio Colombo è stato uno dei politici più longevi della nostra Repubblica. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Agostino Giovagnoli a “Passato e presente”, il programma di Rai Cultura in onda domani alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Colombo ha solo 26 anni quando siede all’Assemblea costituente ed è uno dei più giovani padri della Costituzione Italiana. Nel ’48 il giovane lucano viene eletto in Parlamento tra le fila della Democrazia Cristiana ed entra a far parte del IV governo De Gasperi come sottosegretario all’agricoltura. Segue la riforma agraria e la legge per il risanamento dei Sassi di Matera. Alla guida di diversi dicasteri nei governi successivi, alla fine degli anni ’50 è tra i fautori della corrente dei dorotei, che riunisce la componente di centro del partito. Prudente su una possibile alleanza con i socialisti, ottiene comunque diversi ruoli nei governi di centrosinistra, ma, nel ’64, da ministro del Tesoro, contribuisce alla crisi del I governo di Moro con una politica di rigore economico che blocca le riforme auspicate dai progressisti. Alla guida del suo primo e unico esecutivo, dal 1970 al 1972 promuove importanti riforme, tra le quali la legge sul divorzio. L’ultima parte della sua carriera è dedicata al Parlamento Europeo, del quale, nel ‘77, è eletto Presidente. Nel 2003 il presidente Ciampi lo nomina senatore a vita. Tra romanticismo e ironia, il regista Régis Roinsard racconta una storia di emancipazione femminile fuori dagli schemi nel film “Tutti pazzi per Rose”, con Romain Duris, Déborah François, Bérénice Bejo, Shaun Benson, Mélanie Bernier in onda domani alle 21.15 su Rai5 (canale 23). Il film, proposto senza interruzioni pubblicitarie e disponibile anche in lingua originale, è ambientato nella primavera 1958. Rose ha ventuno anni e vive con il burbero padre in un villaggio della Normandia. Il suo destino è sposare il figlio del meccanico del paese e diventare una moglie docile e devota. Ma la ragazza non vuole una vita del genere, e così, quando viene a sapere che Louis Echard, il carismatico direttore di una società di assicurazioni, cerca una segretaria, non esita a partire per Lisieux. Il colloquio non va nel modo migliore, ma Rose vuole quel lavoro a tutti i costi: diventerà la dattilografa più veloce di Francia e, forse, perfino del mondo.

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