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Mondo Rai/appuntamenti e novità

10 giugno 2020 | 20.00
LETTURA: 9 minuti

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)

Doppio appuntamento con la suora più famosa d'Italia, interpretata da Elena Sofia Ricci nella fiction di grande successo "Che Dio ci aiuti 5", in onda domani alle 21.25 su Rai1, con un cast che vede la presenza di Francesca Chillemi, Gianmarco Saurino, Arianna Montefiori, Simonetta Columbu, la partecipazione di Valeria Fabrizi e la regia di Francesco Vicario. Nel primo episodio dal titolo Il cuore in soffitta, Ginevra sembra avere una relazione con un ragazzo che si sta per sposare e Suor Angela scopre un terribile segreto legato alla novizia. Nel frattempo Nico conosce Maria, con la quale inizia una relazione, ma ha una brutta sorpresa quando scopre chi sia realmente. Azzurra intanto vorrebbe andare da Valentina in ospedale, ma cerca ogni scusa per rimandare mentre Gabriele dà a Valentina una speranza... Nel secondo episodio intitolato Ultima occasione, Suor Angela scopre che Gabriele nasconde qualcosa che potrebbe mettere in pericolo la vita di Valentina. Nel frattempo, Nico porta avanti la sua relazione clandestina con Maria, ma Ginevra disapprova il loro rapporto “aperto”. Intanto Azzurra collabora con le gemelle per mettere in difficoltà Gabriele…

Andrà in onda su Rai2 il primo documentario prodotto dalla direzione Rai Documentari, che vede la partecipazione della redazione di “Petrolio Documentari”. Un racconto inedito, in prima linea, di quanto il Paese ha vissuto in queste settimane, diretto dalla regista italo australiana Sasha Joelle Achilli, dal titolo “Senza Respiro”, in programma domani alle 21.20, per una puntata speciale di “Petrolio”. “Senza respiro” è frutto del gruppo di lavoro di “Petrolio Doc”, la linea di approfondimento della Direzione Produzione Documentari, che coniuga materiali della Rai, Pbs, Arte a quelli di film maker indipendenti. Una prova corale per raccontare il dramma umano vissuto da pazienti e medici. Rai Documentari si dedica al racconto emotivo, alle ferite dell’animo lasciate dal Covid-19, liberando quelle forti sensazioni che dopo lo shock traumatico erano rimaste nascoste, non dette. Grazie all’esclusivo accesso alle corsie della terapia intensiva dell’Ospedale di Cremona, ai ritratti di medici, infermieri e pazienti, “Senza Respiro” restituisce in dettaglio la potenza traumatica dell’esperienza vissuta. “Senza respiro” è un viaggio all’interno della sofferenza umana, una sintesi tra cinema e informazione di grandissima potenza emotiva dove l’ossigeno, e la sua mancanza, diventa alternativamente vita e sofferenza. Rai Documentari, insieme all’americana Pbs, alla franco-tedesca Arte e all’equipe di “Petrolio” ha raccolto, giorno dopo giorno, le storie di donne e uomini, medici, infermieri e pazienti che hanno combattuto contro il virus. Un viaggio nei mesi che abbiamo appena vissuto, negli ospedali, dove la sofferenza causata da Covid-19 si è manifestata nelle forme più drammatiche, durante i momenti più duri, tra paura e speranza, ha segnato per sempre la nostra generazione. Un racconto corale tra Cremona, Piacenza, Bergamo e Codogno, dove tutto è cominciato, dai primi contagi, ai ricoveri e le morti in solitudine, sino al lento risveglio delle città.

È dedicata a uno dei più amati capolavori di Puccini, La bohème, la puntata di “Prima della prima” che Rai Cultura propone domani alle 21.15 su Rai5 (canale 23). Registrata all’inizio del 2020 al Teatro Petruzzelli di Bari, la trasmissione racconta l’allestimento dell’opera realizzato dal regista argentino Hugo de Ana, ispirata al grande cinema, con atmosfere che ricordano lo Charlot di Charlie Chaplin ma anche il mondo del circo di Federico Fellini. Protagonista sul podio Giampaolo Bisanti, Direttore musicale del Teatro Petruzzelli di Bari. A seguire il Concerto per Milano registrato in piazza Duomo il 9 giugno 2019, con la Filarmonica della Scala e il suo Direttore Musicale Riccardo Chailly. Il programma musicale propone una delle più celebri pagine del repertorio sinfonico, la Sinfonia n. 9 in mi minore “Dal nuovo mondo” di Dvořák, accanto a un omaggio a Nino Rota, del quale nel 2019 ricorreva il quarantennale della scomparsa, con la Suite dal balletto La Strada, dall’omonimo film di Federico Fellini, insieme a brani tratti da un altro capolavoro del grande regista italiano: Prova d’orchestra.

Su Rai3 al via terza stagione di 'Ogni cosa è illuminata' - Matteo Salvini ospite di 'Porta a Porta' su Rai1

Camila Raznovich torna in diretta nel prime time di Rai3 con la terza stagione di "Ogni cosa è illuminata". Da domani alle 21.20, quattro appuntamenti settimanali nei quali si proverà a “illuminare” un futuro che, negli ultimi mesi, si è dimostrato più che mai imprevedibile. Alla luce dei cambiamenti epocali che la pandemia ha innescato, Camila Raznovich, insieme a prestigiosi ospiti, ragionerà sui grandi temi dei nostri tempi come ecologia, tecnologia, cultura, sostenibilità, evoluzione della società, del costume, e di tutto ciò che ruota intorno al percorso dell’evoluzione umana. Nella prima puntata saranno in connessione l’archistar Stefano Boeri e l’imprenditore Brunello Cucinelli. Il tema che li accomuna è la passione per i borghi: centro della vita familiare, imprenditoriale e spirituale del re del cashmere che ha ridato vita al borgo medievale di Solomeo, ma anche luogo fondamentale del nostro futuro abitativo secondo le previsioni che l’architetto milanese ha lanciato durante il recente periodo di lockdown. Insieme a loro, prenderà parte al confronto anche Franco Arminio, poeta, scrittore e paesologo, da più di vent’anni impegnato nella salvaguardia e valorizzazione dei piccoli comuni italiani. Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi moderne, la XXXII edizione dei Giochi è stata rimandata di un anno a causa della pandemia, costringendo atleti, organizzatori e tutte le migliaia di persone coinvolte a modificare radicalmente i loro piani futuri. In studio a raccontare questo cambio di rotta ci saranno il campione di Salto in alto Gianmarco Tamberi e Marco Balich, ideatore e regista delle grandi cerimonie inaugurali. Siamo in piena Fase 3 e (quasi) tutto il mondo è proiettato verso il “post-covid” dal punto di vista politico, economico, sociale e culturale. Ma come si esce da un evento unico, globale e drammatico come una pandemia? Ad affrontare il tema saranno ospiti Jared Diamond antropologo di fama internazionale, noto a livello mondiale per il saggio Armi, acciaio e malattie (1997) vincitore del Premio Pulitzer, il filosofo ed evoluzionista italiano Telmo Pievani e l’antropologo e divulgatore scientifico Marino Niola. Tra le novità della terza edizione di di Ogni cosa è illuminata c’è la presenza di Stefano Fresi, in rappresentanza del mondo dell’arte e dello spettacolo ancora bloccato dalle norme anticontagio, che racconterà in modo ironico la “Quarantena dell’attore”. Ogni cosa è illuminata è un programma di Pietro Galeotti e di Massimo Favia, Maria Iodice, Sergio Leszczynski, Antongiulio Panizzi, Camila Raznovich e Fabio Roberti per la regia di Andrea Dorigo. Il produttore Esecutivo è Mara Querenghi.

Matteo Salvini segretario della Lega ospite domani alle 23.40 su Rai1, a Porta a Porta, intervistato da Bruno Vespa.

È toccato a Billy Joel tendere la mano alla Russia nel 1987, in un clima da Guerra Fredda, senza che i primi raggi della Glasnost avessero ancora scaldato il blocco sovietico. Nonostante altri artisti – Elton John e James Taylor – si fossero già esibiti in Russia, nessuno prima di lui l’aveva fatto con l’obiettivo di aprire una breccia culturale che potesse distendere i rapporti tra le due grandi potenze mondiali. Il documentario “Billy Joel. The Bridge To Russia” che Rai Cultura propone domani alle 23.15 su Rai5 (canale 23), come un diario di appunti, ripercorre quei giorni attraverso immagini, interviste dell'epoca, testimonianze dei protagonisti: oltre a Joel, sfilano con i propri ricordi, la ex moglie Christie Brinkley, i musicisti della band e gli attaché russi (Il Kgb?) che seguivano ogni tappa della tournée. "Per quanto mi ricordo, il clima politico prevalente era di guerra fredda. L'unione Sovietica era il nemico e faceva paura. Avevo paura dei russi, li vedevo come dei monoliti, delle persone bellicose, desiderose di distruggere gli Stati Uniti.” Il sassofonista Mark Rivera rammenta "è come se Billy Joel avesse portato la prima tv a colori, difficile ritornare al bianco e nero dopo".

Su Rai Storia 'a.C.d.C.' con Alessandro Barbero - Matteo Renzi e Massimo Giannini a 'Quante Storie' su Rai3

Continua il viaggio di “a.C.d.C.” nella “Storia del Mondo”, in compagnia del professor Alessandro Barbero e delle sue risposte alle domande del pubblico. Domani alle 21.10 su Rai Storia (canale 54), obiettivo, in particolare, sulla rivoluzione industriale britannica e su come abbia plasmato il mondo moderno, grazie a inventori come James Watt e George Stevenson che migliorarono i motori a vapore e le ferrovie. Il commercio con la Cina era stato aperto, sia pur illegalmente, con le guerre dell’oppio nei porti di Guangzhou, mentre anche la Russia stava cambiando: lo zar Alessandro II stava, infatti, per promulgare un atto di emancipazione che liberava i contadini dalla schiavitù. Ma in Nord America, nei campi di cotone di Richmond, Virginia, la storia della schiavitù africana continuava. Dal Giappone, invece, la storia di Saigo Takamori, l'ultimo Samurai, e da Bruxelles quella dell'esploratore britannico Henry Morton Stanley che riuscì a mappare il fiume Congo, per la fame di conquista del re Leopoldo II del Belgio, causando un genocidio i cui effetti permangono ancora oggi.

Un patto generazionale e investimenti coraggiosi nel futuro: su queste basi si fonda il nuovo progetto di Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva e già Presidente del Consiglio dal 2014 al 2016. Una visione strategica della quale Renzi - ospite della puntata di “Quante Storie” in onda domani alle 12.45 su Rai3 - discute con il conduttore Giorgio Zanchini e con Massimo Giannini, da poche settimane nuovo direttore del quotidiano La Stampa.

Un “Volo del calabrone” extra per Damiano Michieletto: dato il successo delle prime sei puntate della nuova trasmissione di Rai Cultura, il regista teatrale torna con quattro nuovi appuntamenti, sempre il giovedì alle 19.00 su Rai5 (canale 23). Al centro della nuova puntata di domani c’è l’Alcina di Georg Friedrich Händel. Composta nel 1735, è un eccezionale esempio di teatralità barocca, un gioco di specchi con immagini illusorie che si rifrangono all’infinito. Già la sua genesi sembra un incastro di scatole cinesi; il libretto dell’opera di Händel è anonimo: un adattamento dell’Isola di Alcina di Riccardo Broschi, a sua volta basata sull’Orlando furioso di Ludovico Ariosto. Il primo ospite della puntata è Stefano Accorsi, che negli ultimi dieci anni ha interpretato ben tre spettacoli teatrali tratti dall’Orlando furioso. Il noto attore parla del capolavoro di Ariosto, dei suoi spettacoli e della straordinaria modernità di quest’opera. Damiano Michieletto incontra poi Ivan Cotroneo, scrittore, sceneggiatore, regista, ideatore di tante serie di grande successo, come Tutti pazzi per amore, Sirene e La compagnia del cigno. Nei suoi lavori la magia, le sofferenze d’amore e l’illusione sono spesso protagonisti. Intervengono anche lo storico Franco Cardini, che approfondisce la realtà storica dei cavalieri medievali, e il controtenore Raffaele Pe, specialista del repertorio musicale barocco. La puntata si conclude con Fabrizio Gifuni che interpreta le strofe dell’Orlando furioso di Ariosto che narrano la bellezza di Alcina. Motore della vicenda di Alcina è l’amore di due donne per lo stesso uomo, Ruggiero. La maga Alcina, con un potente incantesimo, lo ha soggiogato e fatto innamorare di lei. Bradamante, da tempo amante corrisposta di Ruggiero, arriva sull’isola della maga per riprenderselo, travestita da maschio. Di lei si innamora Morgana, sorella di Alcina. Si innescano così una serie di gelosie, fraintendimenti, magie, illusioni, delusioni cocenti, fino a che, grazie a un anello magico, Ruggiero tornerà in sé, ritrovando il proprio sentimento per Bradamante e liberando tutti gli uomini che Alcina aveva trasformato in belve, sassi, fronde, onde. Il conflitto fra la realtà e l’illusione è terminato, la magia svanisce e viene sostituita dalla verità. Alcina perde tutto: il suo amore e la sua lotta contro la morte.

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