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Morricone, protagonista dell'avanguardia romana

06 luglio 2020 | 09.51
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Dal 1965 a metà anni Ottanta è stato membro del gruppo di improvvisazione Nuova consonanza

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

Nato a Roma il 10 novembre 1928, Ennio Morricone ha compiuto gli studi di tromba (con Umberto Semproni), composizione (con Goffredo Petrassi), musica corale, strumentazione per banda e direzione di coro presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Si è lungamente cimentato in tutte le specializzazioni della composizione musicale: nella musica assoluta, che ha coltivato durante tutta la sua attività artistica; nella musica applicata, dapprima come orchestratore e direttore d'orchestra in campo discografico, poi come compositore per il teatro, la radio, la televisione e il cinema.

Morricone fu tra gli esponenti dell'avanguardia romana degli anni Cinquanta con Franco Sifonia, Antonino Clementi, Domenico Guaccero, Boris Porena e fin dall'inizio della sua parabola artistica si è occupato di campi tradizionalmente separati del mondo musicale: mentre vedevano la luce le sue prime composizioni, Morricone suonava in formazioni jazz e svolgeva attività di arrangiatore di musica leggera e di scena. Dal 1965 e fino alla metà degli anni Ottanta è stato membro del gruppo di improvvisazione Nuova consonanza e nel 1983-85 del Consiglio di amministrazione della stessa associazione. Con il musicologo Sergio Miceli, ha condotto i corsi estivi di perfezionamento sulla musica per film dell'Accademia chigiana di Siena (1991-96). Ha insegnato inoltre all'Internationale Seminär für Filmgestaltung di Basilea. Dal 1996 era membro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Agli esordi sua attività artistica è segnata dalla presenza contemporanea in campi tradizionalmente separati del mondo musicale: mentre infatti vedono la luce le prime composizioni 'da concerto' come la Sonata per ottoni, timpani e pianoforte (1953-54), il Concerto per orchestra (1957) e i Tre studi per flauto, clarinetto e fagotto (1958), Morricone è anche impegnato come arrangiatore di musica leggera e di scena per la Rai e per la Rca.

La produzione da concerto di Morricone ha subito un rallentamento negli anni Sessanta e Settanta (a causa del suo impegno quasi totalizzante per il cinema) per poi riprendere vigore. Tra i brani degli anni successivi il secondo Concerto per flauto, violoncello e orchestra (1985), Frammenti di giochi, per violoncello e arpa (1990), Ut per tromba, percussioni e archi (1991), Epitaffi sparsi per soprano e pianoforte (1991-92), il balletto Gesto azione (1995) e il debutto operistico con Partenope. Musica per la sirena di Napoli (1997), su libretto di Sandro Cappelletto e Guido Barbieri. Per il settantesimo compleanno di Morricone (1998), l'Accademia di Santa Cecilia ha dedicato all'esecuzione di sue composizioni due concerti da lui diretti.

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