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Mondo Rai/ Appuntamenti e Novità

31 luglio 2020 | 22.00
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(Fotogramma)
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“Nell’aria bruciata d’agosto, si è alzata una nuvola di polvere sottile, ha invaso il piazzale, sul quale mi sono affacciato tante volte… Adesso la telecamera scopre l’orologio, con le lancette ferme sui numeri romani: le dieci e venticinque. Un attimo, e molti destini si sono compiuti”. Enzo Biagi, sul Corriere della Sera, davanti all’atto terroristico più grave dalla fine della seconda guerra mondiale in Italia: alle 10.25 del 2 agosto 1980 una bomba esplode nella sala d’aspetto della seconda classe della Stazione di Bologna provocando 85 morti e oltre 200 feriti. In memoria di quelle vittime, nel 40esimo anniversario della strage, la Rai dedica una programmazione speciale ad uno degli eventi che ha cambiato per sempre la storia del nostro Paese. Su tutte le reti radio e tv, già da sabato 1° agosto, testimonianze, approfondimenti e ricostruzioni di una tragedia ancora senza mandanti. Alle 20.30 di sabato su Rai3 lo Speciale condotto da Franco Di Mare “Una mattina d’agosto”, che ripercorre le storie delle vittime e la lunga vicenda giudiziaria con ospiti e immagini di repertorio. In seconda serata, un viaggio nella Bologna degli anni ’80 con il documentario di Carlo Lucarelli “2 agosto 1980: un giorno nella vita”, in onda alle 23.45 su Rai1 che, attraverso le testimonianze di chi era alla Stazione di Bologna quel giorno ed è sopravvissuto, racconta la ferita della città e il mistero dei mandanti della strage. Su Rai3 nella notte tra sabato 1 e domenica 2 agosto “Fuori orario” manda in onda un montaggio dei Tg regionali e nazionali delle ore immediatamente successive all’esplosione della bomba. Domenica 2 agosto tutte le iniziative e la commemorazione istituzionale della tragedia sono in diretta su RaiNews24, in simulcast su Rai3: alle 9 il Sindaco di Bologna Virginio Merola incontra l’Associazione dei familiari delle vittime ma il momento principale della giornata è, come ogni anno, alle 10.25 quando, esattamente 40 anni dopo l’esplosione dell’ordigno, risuonerà in Piazza Maggiore e in collegamento con la Stazione il fischio di un treno. Un solo fischio per ricordare quelle 85 persone che hanno perso la vita in una mattina di inizio estate.A seguire, sempre in diretta su RaiNews24, gli interventi del Sindaco e del Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati. La Testata giornalistica Regionale dell’Emilia-Romagna per tutto il giorno segue la cerimonia con servizi dedicati anche alle iniziative culturali legate alla commemorazione. Grande impegno di Rai Cultura per l’anniversario della strage: su Rai Storia domenica alle 10.30 e alle 22.40 va in onda il documentario “Bologna 2 agosto 1980”, firmato da Alessandro Chiappetta con la regia di Graziano Conversano. Nel doc, un racconto corale, un mosaico di memorie e ricordi affidato a chi in quella giornata ha visto stravolgere la propria vita, come Paolo Bolognesi, che perse la suocera, Paola Mannocci che perse la madre e Cristina Caprioli che perse il fratello Davide. Insieme alle testimonianze, anche il racconto dei giornalisti e degli operatori che giunsero alla Stazione di Bologna pochi minuti dopo le 10.25, un orario tutt’ora ricordato da uno dei due orologi presenti in Stazione, rimasto fermo da allora. La ricostruzione di quei momenti è anche al centro della puntata de “Il giorno e la storia”, in onda alle 11.30, alle 14 e alle 20.10 su Rai Storia, mentre sul sito di Rai Cultura sarà disponibile un web doc monografico per non dimenticare. In diretta da Piazza Maggiore, alle 21.15 Rai5 ospita poi il concerto dedicato alle vittime di tutte le stragi, con l’Orchestra del Teatro Comunale diretta dal Maestro Asher Fisch. E fu proprio in ricordo di quelle 85 vittime di Bologna che, un anno dopo la tragedia, Carmelo Bene, davanti ad oltre 100 mila persone dall’alto della Torre degli Asinelli, declamò la “Lectura Dantis”, la prima di una serie di letture della Divina Commedia. Un prezioso omaggio, un evento memorabile in onda in prima visione alle 22.10 di venerdì 31 luglio su Rai Storia. Su Rai Movie, in prima tv Rai, il 2 agosto alle 21.10 va in onda il film di Luciano Ligabue con Pierfrancesco Favino, Stefano Pesce e Massimo Bellinzoni che racconta l’estate di quattro ragazzi che decidono di passare un weekend a Rimini per ricordare un amico scomparso proprio nell’attentato del 1980. Un sabato italiano qualunque, sulla via per le vacanze: il racconto di quel giorno è al centro del documentario con il quale Rai Teche ricorda la tragedia e le sue vittime, con un testo narrativo originale scritto e letto da Silvia Avallone. “La bomba. 2 agosto 1980, la strage dell’umile Italia”, in onda domenica in seconda serata su Rai1 all’interno di Speciale Tg1, è un romanzo televisivo, una fotografia postuma dei destini, delle coincidenze, delle sfortune, dei sogni e delle cadute di donne comuni che in quel giorno d’estate si ritrovarono catapultate nella storia. Dal Tg2 Dossier del 1980 alla puntata di “Un giorno in pretura” dedicata alla strage: un’antologia delle Teche e una collezione di contributi televisivi saranno disponibili su RaiPlay nella sezione “RaiPlay Learning”. Il ricordo della strage, delle vittime e della ferita inferta all’intero Paese dall’ordigno scoppiato il 2 agosto è anche sulle reti Rai Radio: alle 10.05 di domenica su Rai Radio1 uno Speciale Gr1, condotto da Giorgio Zanchini a Roma e da Elena Baiocco a Bologna. Durante lo Speciale le voci dei familiari, dei testimoni e dei volontari, come l’autista che trasformò il proprio bus in un’ambulanza per trasportare i feriti. Su Rai Radio3 quella lunga giornata di agosto viene ripercorsa ora per ora ne “Un giorno nella storia”, mentre la trasmissione Pantagruel ricorda la strage con approfondimenti e materiale d’archivio. Ampia copertura anche nei programmi quotidiani su Rai1 con Unomattina e La Vita in diretta che hanno commemorato l’anniversario venerdì 31 luglio e su Rai3 con Agorà Estate che dedica alla strage diversi spazi all’interno della puntata di lunedì 3 agosto.

Due episodi per un viaggio speciale, ricco di suggestioni esotiche: in “Dreamsroad” – in onda sabato 1 e sabato 8 agosto alle 11.10 su Rai1 - Emerson e Valeria, a bordo delle inseparabili motociclette, viaggiano sulle strade del Vietnam. Uno splendido viaggio da Nord a Sud del Paese. Dalla valle che circonda Mai Chau, un mosaico di risaie tra picchi calcarei, foreste e villaggi autentici alla capitale Hanoi e poi verso il Vietnam centrale fino a raggiungere HoChiMinh City-Saigon e il delta del fiume Mekong.

L'inizio del racconto di questa nuova serie di "Overland", dedicata all'India e in onda da sabato 1 agosto alle 6.00 su Rai1 porta lo spettatore a contatto con la realtà di un Paese che ha oltre un miliardo di persone che vivono, lavorano e pregano sotto un cielo dominato dalla burocrazia. Il viaggio inizia nel Kerala, nella patria dell'induismo, per partecipare ad una delle maggiori feste che si svolgono sul territorio indiano all'insegna dell'attaccamento della popolazione al mondo antico fatto di riti, tradizioni, canti, credenze che fanno dell'India e della sua popolazione un mondo a se stante unico e irripetibile ancora ai giorni nostri. E ci sono le bellezze del Kerala, la natura rigogliosa, i vasti canali navigabili, le House Boat, le spiagge, la ritualità spirituale che si manifesta con la pratica delle Arti marziali in apposite scuole molto frequentate anche dai ragazzi. E ancora, il trattamento Ayiurvedico del corpo, con la pratica di massaggi terapeutici per qualunque malessere della persona, che insegna lo stretto rapporto tra la mente e il corpo. Tutto questo è l'inizio di un viaggio nel "continente India" che porterà lo spettatore a visitare mercati, partecipare a feste di matrimonio o semplicemente nella quotidianità di un modo di vivere che non cambia, come dimostrano gli stupendi vestiti femminili rappresentati dall'onnipresente Sari, dai colori più svariati, che tutte le donne portano sempre durante la loro vita.

Su Rai Storia 'Anche se volessi lavorare, che faccio?', su Rai5 'L'isola della luce' con l'Oscar Piovani e 'Napoli milionaria' di De Filippo

Quattro giovani amici, Riccetto, Girasole, Lallo e Asvero tirano a campare facendo i tombaroli nell’alto Lazio. Il guadagno nel rivendere reperti etruschi, però, è sempre troppo basso e il rischio d’essere beccati dalle forze dell’ordine sempre troppo alto. E’ la storia che Flavio Mogherini racconta nel film “Anche se volessi lavorare, che faccio?” in onda sabato 1 agosto alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”. Tra gli interpreti, Enzo Cerusico, Ninetto Davoli, Paolo Rosani, Giovanni Barbato, Adriana Asti, Luciano Salce, Maurizio Arena, Vittorio Caprioli. Il film segnò l’esordio alla regia di Mogherini, fin lì apprezzato scenografo e costumista al fianco di alcuni tra i migliori autori italiani da Pasolini a Zurlini, da Lizzani a Bolognini.

Ha inaugurato la rassegna "Inda 2020" al Teatro Greco di Siracusa il dramma musicale del Premio Oscar Nicola Piovani "L'isola della luce", che Rai Cultura propone sabato 1 agosto alle 21.15 su Rai5. La cantata per soli, coro e orchestra, su versi di Vincenzo Cerami, ha per tema la nascita di Apollo portatore di luce. Lo spettacolo vede protagonisti sulla scena la cantante Tosca, l’attore Massimo Popolizio e il soprano Maria Rita Combattelli. A dirigere 20 strumentisti e 12 coristi è impegnato lo stesso Nicola Piovani. Lo spettacolo è prodotto dall’Inda, in collaborazione con il Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania.

Un grande classico di Eduardo De Filippo, nella versione da lui diretta e interpretata nel 1962 e dalla quale, nel 1977, Nino Rota trasse un’opera musicale: è “Napoli milionaria!” che Rai Cultura propone sabato 1 agosto alle 16.45 su Rai5, nell’ambito dell’omaggio al grande interprete e drammaturgo a 120 anni dalla nascita. Tra gli interpreti, oltre a Eduardo, anche Regina Bianchi e Carlo Lima. Durante la Seconda Guerra Mondiale, una povera famiglia napoletana accetta compromessi discutibili pur di campare: la miseria materiale viene aggravata da quella morale, che permane anche dopo il termine del conflitto. Durante la guerra Gennaro Iovine mal tollera che la moglie Amalia traffichi nel mercato nero per campare, ma soprassiede. Durante la retata di un brigadiere, per evitare l'arresto della donna, l'uomo si finge morto, rimanendo immobile nel letto anche durante i bombardamenti. Da quel momento di lui si perdono le tracce. A guerra finita, Amalia si è ormai arricchita grazie a commerci illeciti; la figlia Maria Rosaria è incinta di un soldato americano tornato negli Usa, mentre il figlio Amedeo è un ladro di pneumatici. Gennaro riappare improvvisamente e si rende conto che la nuova miseria del Dopoguerra non è più economica, ma morale. Quando la figlia minore si ammala gravemente, l'unico ad avere la medicina è il ragioner Spasiano, finito sul lastrico per colpa di Amalia e che per vendetta non vuole darle il medicamento, ma infine acconsente. Provata dal dolore, la famiglia si redime e la piccola guarisce.

Su Rai Movie i film 'Joy' e 'L'amore ha due facce', su RaiPlay 5 capolavori di Franca Valeri, su Rai1 Linea Verde Radici fa tappa in Emilia Romagna

Un sabato sera per palati cinematografici raffinati quello proposto da Rai Movie (canale 24 del digitale terrestre) l’1 agosto. Si parte alle 21.10 con “Joy”, il film drammatico firmato nel 2015 da David O. Russell. Un cast stellare che vede protagonisti Jennifer Lawrence, Bradley Cooper e Robert De Niro per un racconto particolarmente coinvolgente che porta sullo schermo la vera storia di Joy Mangano, imprenditrice statunitense che nonostante mille difficoltà riesce a diventare personaggio di successo e celebrità televisiva. Una pellicola che ha fatto conquistare a Jennifer Lawrence il Golden Globe nel 2016. A seguire, alle 23.15, la commedia del 1996 “L'amore ha due facce”, remake de "Lo specchio a due facce" del 1958”, che vede Barbra Streisand impegnata come attrice e regista. Nel cast anche Jeff Bridges, Pierce Brosnan e Lauren Bacall. La storia si snoda a New York City negli anni '90. Greg e Rose si sposano con l'accordo di non fare sesso. Riusciranno a mantenere la promessa?

In occasione del centesimo compleanno di Franca Valeri, RaiPlay propone da oggi, venerdì 31 luglio, cinque capolavori che raccontano una delle carriere più brillanti e longeve del cinema italiano e che rivelano i tanti volti di un’artista davvero unica sul palcoscenico e sullo schermo. L'omaggio comprende “Il segno di Venere”, un grande film diretto dal maestro Dino Risi. Da Peppino De Filippo ad Alberto Sordi, da Sofia Lorena Franca Valeri: ciascuno brilla di propria grandezza in questa brillante commedia all’italiana. Poi, “I motorizzati” con l’auto - simbolo per eccellenza degli anni Cinquanta e Sessanta - al centro di una divertente commedia con protagonisti Franca Valeri e, tra gli altri, Nino Manfredi; e “Gli onorevoli” di Sergio Corbucci con un manipolo di mattatori del cinema italiano, tra cui la stessa Valeri e il grande Totò, che svelano la politica italiana in chiave comica. E ancora, “Un eroe dei nostri tempi”: tre grandi figure dello spettacolo italiano - il regista Mario Monicelli, Alberto Sordi e Franca Valeri - raccontano il Boom italiano. Si chiude con il teatro e “La cantatrice calva” di un gigante del teatro del Novecento, Eugène Ionesco che scrisse quest’opera teatrale per mettere alla berlina costumi e malcostumi del linguaggio contemporaneo. E Franca Valeri ne fornisce una brillante interpretazione.

Dalle valli di Comacchio alle saline di Cervia, “Linea Verde Radici”, in onda sabato 1 agosto alle 12.25 su Rai1, continua il suo viaggio facendo tappa in Emilia Romagna. Si comincia con Federico Quaranta a bordo di una piroga che lo porterà a pescare anguille, approfondendo la cultura dei “casoni”, gli antichi ricoveri dei pescatori romagnoli. A seguire: le risaie del Delta del Po, la street art nel cuore delle foreste Casentinesi, la scoperta del borgo di Sant'Agata Feltria e le antiche fosse di stagionatura del formaggio a Roncofreddo. Luoghi e atmosfere che svelano valori importanti. Infine, i racconti e la fatica dei salinieri romagnoli a Cervia chiudono il percorso alla ricerca delle radici, agricole e umane, del paese.

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