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Da Arisa ad Al Bano, dalla Cucinotta alla Ventura l'appello ai prof: "Fate il test"

28 agosto 2020 | 19.56
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(Fotogramma)
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Da Arisa a ad Albano, da Maria Grazia Cucinotta a Simona Ventura, passando per Iva Zanicchi e Fabio Fazio che posta un video sui social, i big dello spettacolo condividono con l'Adnkronos il loro appello agli insegnanti (molti) che non vogliono fare i test sierologici promossi dal ministero della Salute per riaprire le scuole nella maggiore sicurezza possibile. Il cantante di Cellino San Marco si limita a far notare ai professori che fare il test "dovrebbe essere un fatto talmente spontaneo e naturale; non ci dovrebbe essere nemmeno bisogno di farselo dire! - esclama Albano - Se vogliamo combattere questo maledetto virus, dobbiamo avere una linea comune". L'artista parla anche in veste di papà: "Preoccupato per i miei figli? Toglierei il 'pre' e direi semplicemente 'occupato', nel senso che me ne occupo. E questo credo dica tutto". Come dire, prevenire è la parola d'ordine.

Appassionata la reazione di Arisa sul tema: "Io ho fatto il test prima di andare a trovare i miei genitori. Ci sta. Se ami qualcuno lo fai. E se i professori amano il lavoro che fanno e amano i ragazzi, devono tutelarli e fare il test sierologico che poi non è niente di che. Impegna dieci minuti del nostro tempo. Siamo tutti con le mascherine, io faccio un sacco di stories su Instagram con la mascherina proprio per stimolare tutti a usarla - dice la cantante che ha appena festeggiato il suo compleanno condividendo con i fan il nuovo singolo 'Ricominciare ancora' - Per ora non sappiamo che cos'è questo virus e non sappiamo dov'è, però bisogna stare attenti. E' la regola basilare per avere rispetto per noi stessi e per gli altri".

"Detto questo, però - scandisce Arisa - forse il 'no degli insegnanti è un modo per sapere qualcosa di più. Penso che i professori abbiano tutti i mezzi per avere senso critico rispetto alla situazione. E credo, quindi, che stiano giustamente richiamando l'attenzione sulla mancanza di informazioni approfondite sulla sicurezza. Una volta che fai il test sierologico - fa notare l'artista lucana - non è che sei al sicuro, quindi... Dovremmo impegnarci per disporre di più misure di sicurezza rispetto a quelle di cui si parla. E a questo proposito penso che gli insegnanti debbano essere ascoltati. Se in questo momento stiamo parlando di tutto questo è segno che la loro voce si sta facendo sentire. Se il loro 'no' - ribadisce - ha questo obiettivo, allora è buona cosa. L'importante è che si prenda sul serio il futuro della scuola".

Secca la posizione di Simona Ventura: ''Fare il test sierologico è un dovere e per gli insegnanti dovrebbe essere obbligatorio. Questo permetterebbe di isolare i positivi a casa cercando di non infettare tutti gli altri. Perciò esorto i docenti a farlo! Dobbiamo fare di tutto affinché non si torni in lockdown perché questo paese non lo sopporterebbe più. Bisogna fare i test sierologici e qualunque cosa possa dare serenità e sicurezza ai nostri ragazzi".

La conduttrice televisiva ne fa anche una questione cruciale per poter tornare ad una vita di relazioni: "Bisogna fare di tutto per far rientrare gli studenti a scuola, la malattia vince nel momento in cui la paura ci sovrasta e non tentiamo di ricongiungerci. Non mi piace questo mondo di smart work e questa solitudine dalla comunità''. Come Albano, anche la Ventura, dice la sua da mamma: "Io ho due figli che vanno a scuola. Caterina di 14 anni e Giacomo di quasi 20, io gli ho fatto fare a entrambi il test sierologico e penso che lo dovrebbero far fare tutte le famiglie ai propri figli''.

Più tranchant Maria Grazia Cucinotta: "Chi si rifiuta è una persona irresponsabile, quindi dico ai professori di non essere irresponsabili e fare il test. Un bambino può essere asintomatico, ma tornare a casa e contagiare il nonno e a chi si rifiuta di farlo dico che ci sono tante altre persone responsabili che cercano lavoro...". L'attrice e regista racconta anche un caso che l'ha riguardata da vicino: "Mia figlia è ritornata dalle vacanze e c'era un ragazzo del gruppo che era positivo. Lei si è fatta il test sierologico, poi un altro sierologico e poi il tampone e solo dopo è tornata a casa. Bisogna educare i figli ad essere responsabili", chiosa.

"Trovo assurdo che ci siano insegnanti che si rifiutano di fare il test sierologico. Bisogna farlo assolutamente'. Ma che cosa gli costa?", si stupisce Iva Zanicchi, convinta, come gli altri, che occorra "riaprire queste benedette scuole e rimandarci i figli in sicurezza''.

Interviene, infine, sui social Fabio Fazio: "Ma in questi mesi non si poteva approfittare per cablare tutte le scuole e fare una rete vera, per l'insegnamento a distanza e fornire i tablets a quei ragazzi che non possono permetterselo? Avremmo fatto una cosa che sarebbe rimasta nel futuro e che in caso di emergenza avrebbe consentito l'insegnamento a distanza e diminuire certamente la presenza nelle aule".

Non manca l'ironia su alcune delle misure pensate per aumentare la sicurezza nelle classi: "L''argomento più trattato da noi genitori è a che cosa servano i banchi con le ruote rispetto al Covid. Abbiamo escluso che servano a scappare più velocemente dal virus. Non abbiamo però capito quale si la ragione ma lo scopriremo solo vivendo, come si dice".

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