dall'inviata Ilaria Floris
La Mostra di Venezia? “Credo sia stato importantissimo farla, è il messaggio più forte che si possa dare in un momento come questo. E cioè che si può fare cinema, si può fare musica, si può fare arte in sicurezza”. A dirlo all’Adnkronos è Diodato che, ospite al Lido per ritirare il premio Soundtrack Stars Award Speciale Musica&Cinema, ottenuto per la sua sintonia col mondo del cinema, rivela che le misure “di sicurezza” non lo spaventano affatto. “Noi siamo sempre stati abituati a lavorare con dei ‘paletti’, nel rigore -spiega- e cerchiamo di essere sempre molto attenti”.
Per l’artista salentino è “un’edizione storica, perché lancia un messaggio molto chiaro ed è che il cinema è indispensabile per le vite delle persone e per l’arte tutta”, spiega Diodato. Per il quale il 2020 sembra davvero essere in controtendenza, visti i successi e i riconoscimenti che gli sono arrivati durante l’ultimo anno dopo un lungo periodo di gavetta. “Devo ringraziare per tutte queste energie che mi hanno permesso di ragioniere questo risultati”.
La voglia di continuare a collaborare col cinema c’è tutta. “Lo spero, senz’altro”, conferma il vincitore di Sanremo e del David di Donatello. Che non disdegna di sognare in grande, pur con la consueta umile ironia: “Un regista per il quale mi piacerebbe scrivere la colonna sonora? Beh, ce ne sono tanti, ma per Martin Scorsese non mi dispiacerebbe...”, sorride.