Lo storico dell'arte Tomaso Montanari taglia corto sulle polemiche innescate dalla sua nomina a presidente della Fondazione Archivio Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia (fondata nel 1735), cui da ora spetterà la gestione del museo, con sede a Sesto Fiorentino.
"Ho lottato e scritto tanto sul recupero e la salvaguardia di questa magnifica collezione -spiega Montanari all'Adnkronos- che ho sentito il dovere morale di dire sì al ministro dei Beni Culturali Franceschini".
"Pertanto non ho alcuna intenzione di rispondere a sterili polemiche politiche rimbalzate sui siti -ribadisce il docente, che attualmente insegna all'università di Siena- Questo è un incarico istituzionale, che non c'entra nulla con la politica, e di cui sono orgoglioso sia come fiorentino che come storico dell'arte". (segue)
(Adnkronos) - "Piuttosto che perdere tempo con un'inutile querelle, occorre piuttosto affrettarsi a lavorare, in relazione all'arrivo dei fondi europei. 'Festina lente' -conclude infine il professore- come un ammonimento, rammentando il celebre motto latino che Aldo Manuzio usò come simbolo per le sue edizioni: "affrettati lentamente".
La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia è un complesso di eccezionale interesse storico artistico dal 1962 ed è stata acquisita al patrimonio dello Stato nel 2017, per poi essere oggetto di un accordo di valorizzazione, siglato nel 2018 tra il Mibact, la Regione Toscana e il Comune di Sesto Fiorentino, ancor prima della costituzione della Fondazione, avvenuta nel dicembre del 2019.