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Proietti, Solenghi: "Roma gli intitoli Teatro Brancaccio"

02 novembre 2020 | 11.18
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(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Mi farebbe piacere che a Roma venisse intitolato un grande teatro a Gigi Proietti, magari proprio il Brancaccio che lui ha diretto". Lo propone Tullio Solenghi che in un video su Facebook ricorda il grande attore scomparso oggi all'alba nel giorno del suo ottantesimo compleanno e propone di dedicargli il teatro del quale dal 1978 al 2007 fu direttore artistico, dando vita al leggendario Laboratorio di Esercitazioni Sceniche, da cui sono usciti tanti talenti, come Flavio Insinna, Francesca Reggiani, Chiara Noschese, Giorgio Tirabassi, Enrico Brignano, Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Rodolfo Laganà e Gabriele Cirilli.

"Ho la sensazione - aggiunge Solenghi - che lassù stia facendo ridere tutto il creato, che stia facendo divertire con la sua classe, il suo meraviglioso talento e la sua umanità. Ciao Gigi sei tutti noi, il più grande di tutti noi".

Che poi racconta un aneddoto che testimonia "l'umiltà" del grande artista: "Quindici anni fa - racconta Solenghi - io e Massimo Lopez eravamo in scena con La strana coppia al teatro Brancaccio che lui dirigeva. Fu un grande successo di pubblico e lui venne a gioirne in camerino, tutto contento, ci abbracciò. E poi mi disse, riguardo al personaggio che facevo: 'A Tu', daje giù con questo personaggio, fallo più incisivo'. Ma io risposi che preferivo farlo così, lavorare di sponda, di rimessa. 'Vabbuo'', mi rispose. Quando poi finirono le repliche trionfali, tornò in camerino, venne da me e mi disse: 'A Tu', c'avevi ragione tu, come lo fai te è perfetto'. L'umiltà era una delle grandi doti di questo attore", conclude.

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