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Brexit, da Ed Sheeran a Elton John star britanniche contro il governo

20 gennaio 2021 | 15.16
LETTURA: 2 minuti

In una lettera aperta scrivono: "Accordo blocca libera circolazione delle band, servono provvedimenti urgenti"

Brexit, da Ed Sheeran a Elton John star britanniche contro il governo

I principali musicisti del Regno Unito, tra cui Ed Sheeran, Elton John e Liam Gallagher, hanno firmato una lettera in cui si afferma che l'accordo Brexit del governo britannico ha profondamente deluso gli artisti del paese. Nella lettera aperta, pubblicata da The Times, il gruppo critica la fine della libera circolazione per le band itineranti. Suggerisce inoltre che i costi e la burocrazia derivanti dal nuovo sistema renderanno il tour "impraticabile", in particolare per i musicisti emergenti.

Dopo il culmine del periodo di transizione Brexit, ai lavoratori non è più garantito il viaggio senza visto e potrebbe essere necessario richiedere permessi di lavoro aggiuntivi per prestazioni in alcuni paesi. Come riportato da Deadline la scorsa settimana, il governo del Regno Unito e l'UE sono bloccati in una guerra di dinieghi su chi sia la colpa della situazione. La pressione è aumentata affinché le due parti concordino un'esenzione per gli artisti, ma questo deve ancora essere raggiunto.

La lettera di oggi promuove tali chiamate chiedendo al governo "di fare urgentemente ciò che ha detto che avrebbe fatto, e negoziare viaggi 'senza scartoffie' in Europa per gli artisti britannici e le loro attrezzature". Ci sono più di 100 firmatari con altri grandi nomi tra cui Brian May, Roger Waters, Roger Daltrey e Sting.

Le troupe cinematografiche e televisive saranno soggette alle stesse regole, con alcune nazioni che richiedono visti aggiuntivi per lavoro. I soggiorni di durata superiore a 90 giorni vedranno i cittadini britannici richiedere un permesso di soggiorno o un visto pertinente rilasciato dalle autorità nazionali, ai sensi delle norme nazionali o dell'UE. Regole diverse si applicano a Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania: se un lavoratore visita questi paesi, le visite in altri paesi dell'UE non vengono conteggiate nel totale di 90 giorni.

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