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Il caso

Bobby Solo denuncia, 30 anni di frode su diritti canzoni

10 febbraio 2021 | 14.08
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Il cantautore si rivolge alla procura di Napoli, tra i successi al centro del caso anche 'Una lacrima sul viso' e 'Se piangi, se ridi'

Foto Fotogramma
Foto Fotogramma

Il cantautore Bobby Solo ha denunciato alla Procura di Napoli un presunto furto di diritti sulle sue canzoni perpetrato per oltre 30 anni. Tra le canzoni in questione anche i suoi più grandi successi come 'Una lacrima sul viso' e 'Se piangi, se ridi'.

La denuncia arriva in seguito alla scoperta dell'identità del proprietario e responsabile dei server usati dalla pirateria italiana per la diffusione illegale di film, telefilm, musica e libri, avvenuta a seguito della causa in corte statunitense aperta da Lux Vide con lo studio legale Emme Team e i suoi legali americani, e dopo che le prove sono state depositate alla Procura di Napoli pochi giorni fa, permettendo a decine di artisti, produttori cinetelevisivi e autori di depositare denunce nei confronti dello stesso soggetto, anche per ottenere il risarcimento dei danni subiti negli anni.

Secondo Emme Team "il cantautore Bobby Solo è riuscito a scoprire e dimostrare il furto per oltre 30 anni dei diritti legati alle sue canzoni, brani depositati da persone estranee presso l'ufficio copyright statunitense e poi utilizzati come garanzia per ottenere prestiti bancari. Questo in aggiunta a decine di società italiane e estere che hanno distribuito i brani musicali di uno degli artisti italiani più famosi nel mondo, senza riconoscere i dovuti compensi all'autore e senza presentargli un rendiconto sulle vendite".

Una frode, proseguono i legali, "andata avanti per oltre 30 anni che è arrivata al termine dopo che l'artista ha chiesto di indagare. Versioni delle canzoni di Bobby Solo sono state realizzate in francese, tedesco, inglese, coreano, cinese e giapponese, senza che il compositore potesse percepire quanto dovuto".

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