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Il caso

Inviata 'Quinta colonna': "Io lesbica? Era inganno di Satana"

22 febbraio 2019 | 17.09
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''Questo lo sottolineo e lo specifico, l'omosessualità non è una malattia, è una condizione dovuta a ferite nell'anima: lo sviluppo di questa condizione sessuale è legato al rapporto che si ha con il genitore dello stesso sesso. Quindi magari il maschio non ha una presenza maschile in casa, si attacca alla mamma, prende le sembianze femminili, ma c'è un discorso lungo da fare, complesso, un discorso di abbandono, di rifiuto, non è semplice spiegare così". Nausica Della Valle, 49 anni, giornalista e conduttrice televisiva, nota per i suoi collegamenti come inviata di 'Quinta Colonna', spiega all'Adnkronos come è avvenuto il suo passaggio dall'omosessualità all'eterosessualità, avvenuto a 44 anni, e il suo incontro con la fede.

"Per me - racconta l'inviata tv come si può ascoltare anche nell'audio pubblicato su www.adnkronos.com - è stato sconvolgente, perché il Signore mi ha parlato ma stavo dentro casa, una cosa che non si può pensare, e mi ha detto 'io ho creato l'uomo e la donna, tutto ciò che è al di fuori della mia creazione è un inganno del principe della menzogna Satana'. Io lì sconvolta, ho detto ma che cosa è sta roba? Ero convinta di essere nata omosessuale, considera che mi ero anche convinta a prendere la residenza in Spagna per sposarmi".

"A quel punto", ha spiegato Nausica Della Valle, "il Signore mi mette davanti una Bibbia che ancora non avevo mai letto" e una serie di passaggi sull'argomento sia del Vecchio testamento che del Nuovo testamento. "Io stavo tremando - ha raccontato ancora la giornalista - ma Lui mi ha parlato con un amore sconvolgente: io ho cercato amore in ogni donna ma poi mi sono resa conto che era solo sesso, parliamoci chiaro, era diventata perversione". La giornalista ha poi aggiunto che dopo la sua conversione si è sentita in pace.

Nausica Della Valle è stata invitata a parlare a un convegno che si terrà il prossimo 2 marzo a Biella, organizzato da 'Cristiani Uniti per servire Biella', dal titolo 'Perché non sono più lesbica'. "Quello che io sto dicendo alle chiese è che l'omosessuale va amato, va accolto perché nasciamo da ferite nell'anima", ha sottolineato.

"Io ho deciso di partecipare a questo convegno perché c'è bisogno che la Chiesa si svegli, sul tema dell'omosessualità c'è molta ignoranza e anche timore - ha continuato -. Se un omosessuale vuole entrare in chiesa non ci entra perché si sente additato e giudicato e questo è l'errore più grande che sacerdoti possono fare, perché Dio è amore e dice 'vieni a me così come sei, sono io poi che ti faccio comprendere e ti do il discernimento'".

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