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Calcio: Inzaghi, con Atalanta difficile ma San Siro deve diventare nostro fortino

17 gennaio 2015 | 15.19
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"Sono tutte partiti difficili in Serie A, i nerazzurri sono ben organizzati e faranno una partita chiusa e noi dovremo essere molto precisi. Pazzini? E' un valore aggiunto, si è pensato di privarsi di Torres proprio per dare più spazio a Giampaolo. Sacchi? Un confronto con il guru degli allenatori è sempre importante"

Filippo Inzaghi, allenatore Milan (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Filippo Inzaghi, allenatore Milan (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Sono tutte partiti difficili in Serie A, l’Atalanta è ben organizzata farà una partita chiusa e noi dovremo essere molto precisi. Dobbiamo fare una partita decisa, ma sono sereno perché ho visto gli allenamenti e credo che il lavoro alla fine paghi sempre". Il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi è fiducioso per la gara con l'Atalanta.

Ai rossoneri servono risultati positivi e continuità. "Ogni partita è una gara importante, veniamo da una bella partita in Coppa Italia giocata con un buon piglio. E’ importante per la nostra classifica trovare i tre punti e mi piacerebbe vedere giocare la squadra con lo stesso piglio di martedì. La squadra è in crescita, abbiamo recuperato quasi tutti i giocatori, dispiace per De Sciglio e Zapata che perderemo per quasi due mesi", ha aggiunto il tecnico.

La sfida di San Siro dovrebbe aiutare la squadra. "Sono convinto che San Siro debba diventare per noi il nostro fortino, dobbiamo fare meglio, vero che abbiamo fatto grandi partite con Napoli e Lazio e domani è un bel banco di prova. Probabilmente Palermo e Sassuolo sono state partite a se’, ma ora dobbiamo dare continuità alle partite e ai nostri risultati. E' importante domani vincere, abbiamo fatto delle buone cose, si può sempre migliorare. Nel girone di ritorno dobbiamo fare qualche punto in più e sono convinto che una squadra come la nostra, che aveva bisogno di certezze di convinzione, nel girone di ritorno possa solo migliorare".

Il Milan ha perso due pedine come De Sciglio e Zapata ma ha nuovi giocatori che rientrano. "Abbiamo giocatori che rientrano da tanti infortuni. Cerci che non giocava da tanto, quindi è ovvio che io nei miei pensieri abbia una formazione che preveda più attaccanti nell'evoluzione del nostro gioco. Pazzini? E' un valore aggiunto, si è pensato di privarsi di Torres proprio per dare più spazio a Giampaolo. Sono contento per Torres, sono sicuro farà bene. Noi abbiamo Cerci che è entrato con la giusta umiltà, ha capito lo spirito che c’è e penso che ci potrà dare una grande mano", ha sottolineato Inzaghi parlando dello scambio con l'Atletico tra Torres e Cerci.

Il tecnico rossonero ha anche parlato della visita di Arrigo Sacchi a Milanello. "Sacchi? E’ la terza volta che incontro Arrigo quest'anno, è sempre un piacere quando viene, è una visita che era stata concordata da un po', penso che sia stato un bel colloquio. U n confronto con il guru degli allenatori è sempre importante e motivo di soddisfazione. Lui è un uomo Milan e quindi qualsiasi incarico gli venga dato dalla società per noi è solo un motivo di orgoglio e soddisfazione", ha detto Inzaghi. "Figura ingombrante? Non mi sono mai posto questi problemi, con lui ho un rapporto splendido. Non cerchiamo le streghe dappertutto. Arrigo vuole lavorare con i giovani. Penso che voglia darci un mano", ha proseguito Inzaghi.

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