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Calcio: Inzaghi, Milan cerca allenatore? Io avanti per la mia strada

15 marzo 2015 | 14.45
LETTURA: 3 minuti

Il tecnico rossonero prova a ignorare le voci che accostano Sarri alla panchina del Diavolo: "Ci rido su.... Sento la fiducia della società e del presidente, non credo bluffino con me. Quello che viene fuori non è carino e rispettoso, ma ormai sono abituato"

Filippo Inzaghi (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Filippo Inzaghi (foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Io vado dritto per la mia strada sperando di rimanere il più a lungo possibile". Filippo Inzaghi prova a pensare solo al Milan e alla partita in programma sul campo della Fiorentina. Le voci sulla panchina a dir poco precaria e sui possibili eredi, a quanto pare, non turbano il tecnico rossonero.

"Mancano 12 partite, ho un contratto con il Milan. Sono sereno, so che godo della stima di tutti. La società sa quali problemi abbiamo avuto in questi mesi, io darò tutto fino alla fine", afferma Inzaghi, che non nasconde un pizzico di amarezza per le voci che accostano nomi a ripetizione alla sua panchina. A leggere i giornali e a sentire le tv, l'ultimo candidato alla guida del Milan è Maurizio Sarri, tecnico dell'Empoli.

"Queste cose mi fanno ridere. Sento l'affetto della società e del presidente tutti i giorni, non penso che bluffino con una persona come me. Quello che viene fuori non è carino e rispettoso, ma ho fatto il callo... Comunque, non mi interessa nulla, sono concentrato sulla mia squadra. Penso a far bene domenica dopo domenica, non sono mai stato preoccupato", ripete.

Il sorriso torna quando si parla di Vincenzo Montella, ora allenatore della Fiorentina e in futuro, chissà, proprio del Milan. "Sono contento per la carriera che sta facendo Vincenzo. Siamo stati entrambi centravanti e siamo grandi amici. Dopo la partita gli farò un in bocca al lupo...". Il Diavolo, con 35 punti, è in una posizione anonima in classifica. "Abbiamo bisogno di una grande partita, ci sono tutti i presupposti per riuscirci. Ma le parole non servono, dobbiamo dimostrarlo in campo", dice Inzaghi al termine di una settimana particolare dopo il 2-2 interno contro il Verona. I veneti hanno gelato il Milan trovando il pareggio allo scadere.

"Avevamo di fatto portato a casa il match. Il gol del 2-2 è stato difficile da digerire, ma in settimana ho visto i giocatori sereni. Abbiamo perso 2 punti all'ultimo secondo, la gara con la Fiorentina può essere l'occasione per recuperarli. Abbiamo tantissime assenze che ci condizionano, stiamo cercando di dare il massimo senza cercare scuse. Affrontiamo avversari in forma, ma puntiamo comunque a proporre una gara d'attacco. Vogliamo ritrovare il nostro gioco", prosegue l'ex centravanti, pronto a scegliere la formazione che ritiene più adatta: "Qualcuno deve star fuori, se mi date un regolamento secondo cui si può giocare in 13...".

Nonostante le tante defezioni, non è il caso di gettare nella mischia dall'inizio i baby. "Mi piacerebbe far esordire qualche ragazzo che è cresciuto con me negli Allievi. Ma in questo momento significherebbe rischiare di mandarli allo sbaraglio. In gruppo ci sono Locatelli e Mastalli, se ci sarà bisogno potrò comunque contare su di loro".

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