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Calcio: Inzaghi, Milan si riprenderà e Berlusconi mi è vicino

23 gennaio 2015 | 14.49
LETTURA: 3 minuti

I rossoneri si preparano a far visita alla Lazio. Il tecnico: "Siamo uniti, nessun traguardo ci è precluso. Il presidente mi chiama due volte al giorno"

Filippo Inzaghi(Infophoto) - INFOPHOTO
Filippo Inzaghi(Infophoto) - INFOPHOTO

"Nulla è compromesso, abbiamo una classifica che non ci impedisce nessun traguardo, è tutto aperto. Veniamo da un momento difficile ma siamo uniti e ne verremo fuori". Il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi, resta fiducioso sulla sua squadra malgrado il momento difficile dei rossoneri, che dopo la pausa per le vacanze di Natale, hanno raccolto solo un punto in tre partite. Il Milan è ottavo in classifica insieme a Palermo e Inter con 26 punti alla fine del girone d'andata e domani sfiderà la Lazio in trasferta.

Inzaghi punta a un pronto riscatto contando anche sull'appoggio della società per superare la crisi: "Il Milan mi darà il tempo necessario, il presidente Berlusconi è tutta la settimana che mi chiama due volte al giorno, so benissimo della sua vicinanza in questo momento per noi difficile. Con questa fiducia ne usciremo al più presto".

"In questa settimana la squadra l'ho vista bene, i giocatori si sono allenati al meglio e spero diano sul campo quello che ho visto io -aggiunge in conferenza stampa-. E' una vigilia importante, vogliamo giocare per rifarci. Conosco solo una parola: quella del campo. Dobbiamo dimostrare sul terreno di gioco, le chiacchiere contano poco, affrontiamo la Lazio due volte, sabato in campionato e martedì in Coppa Italia, sono partite difficili ma belle".

Inzaghi concede poche parole sul mercato, anche viste le numerose assenze che lo hanno costretto a portare a Roma due ragazzi della primavera: "La società è molto vigile. Per me l'ideale sarebbe ritrovare i miei giocatori. Gli infortuni di Zapata e De Sciglio non sono preventivati. Quando la rosa sta bene può fare risultato contro chiunque. Il 21 dicembre si diceva che eravamo una squadra straordinaria, in 20 giorni il lavoro fatto non può essere messo nel dimenticatoio. Domani abbiamo una bella verifica del campo. La prestazione è importante, da una buona prestazione deriva un buon risultato".L'allenatore rossonero sottolinea di non essere scosso dalle critiche che gli sono piovute addosso nell'ultimo periodo: "Ho le spalle molto larghe, la società e la squadra dalla mia parte quindi sono sereno. Errori fatti? Tutto quello che fai è perché ci credi ciecamente, si sbaglia anche dopo 25 anni di carriera, tutti ti diranno che hai sbagliato, ma non ci sarà mai la controprova che loro idee siano giuste".Inzaghi chiude parlando dell'ultimo arrivato Suso e confermando l'importanza di Pazzini, da lui poco utilizzato nel girone d'andata: "Nelle ultime due partite ha giocato. Abbiamo due partite in tre giorni, una la giocherà titolare, l'altrà per 30-45 minuti. E' fondamentale per noi. Suso è appena arrivato, si è allenato due giorni. Può fare anche l'attaccante".

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