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Pensioni: Iorio (Inpgi), riforma varata da Cda per sostenibilità sistema

17 novembre 2016 | 17.43
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Mimma Iorio, direttore generale Inpgi
Mimma Iorio, direttore generale Inpgi

"Con questa ultima riforma varata dal cda di Inpgi lo scorso 28 settembre vogliamo raggiungere la sostenibilità dell'Ente che da più di 100 anni continua a stare vicino alla categoria e a esercitare questo ruolo molto importante". Così, Mimma Iorio, direttore generale Inpgi, l'istituto nazionale di previdenza dei giornalisti, con Labitalia, a margine dell'evento 'Il Futuro pensionistico dei giornalisti' promosso dalla Fondazione studi dei consulenti del lavoro, e tenutosi nella sede romana dei professionisti. (video)

Secondo Iorio "la riforma verte su due aspetti fondamentali: la revisione dei criteri di accesso alla pensione, sia per quella di vecchiaia che per quella di anzianità; e poi anche il sistema di calcolo della pensione con l'introduzione del contributivo a far data dal momento in cui i ministeri ci approveranno la riforma".

"L'età per la pensione, sia di anzianità che di vecchiaia -spiega Iorio- si incrementa progressivamente nel giro di tre anni, fino ad arrivare nel 2019 sia per gli uomini che per le donne a 66 anni e 7 mesi. Per quanto riguarda la pensione di anzianità ci sarà un unico sistema di accesso a questa pensione e cioè con i 62 anni di età e, nel 2017, 38 anni di contributi, nel 2018 39 anni e nel 2019 40 anni di contributi".

Scelte, che, ribadisce Iorio, puntano a sostenere la categoria nel futuro. "In tutti questi anni l'Ente -spiega- ha esercitato il suo ruolo non soltanto nell'erogare le pensioni ma anche nello stare vicino ai colleghi che si sono ritrovati a vivere delle situazioni difficili dal punto di vista lavorativo, in aziende in stato di crisi".

"Noi -rimarca Iorio- li abbiamo assistiti con la cassa integrazione, della solidarietà e con una disoccupazione più vantaggiosa di quella erogata dal sistema generale".

E quindi, in conclusione Iorio assicura che "l'Ente con questa riforma non fa altro che pensare ai lavoratori che dovranno avere anche in futuro il loro diritto ad avere una pensione, contando appunto su una sostenibilità del sistema Inpgi, che in tutti questi anni ha svolto sempre una funzione fondamentale".

E l'appuntamento promosso dai consulenti del lavoro è stata anche l'occasione per discutere del futuro del sistema pensionistico nazionale e per la presentazione del libro "L'eterno duello per le pensioni- considerazioni su passato e presente", scritto da Fabio Faretra, direttore generale dell'Enpacl, cassa di previdenza dei consulenti del lavoro.

Per Faretra "il sistema pensionistico presenta una pluralità di gestioni dovuta alla stratificazione nel corso del tempo di gestioni per diverse categorie di lavoratori. E poi ci sono le casse previdenziali privatizzate dei professionisti che risentono anch'esse della crisi".

E per Enzo De Fusco, coordinatore scientifico della Fondazione studi dei consulenti del lavoro in "Italia abbiamo il sistema pensionistico più complesso che si può registrare in Europa".

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