(Aki) - E’ stato condannato a cinque anni di reclusione Kazem Barjesteh, attivista iraniano vicino al dissidente leader riformista Mir Hossein Mousavi. Lo riferisce oggi il sito d’informazione ‘Peykeiran’, spiegando che Barjesteh è stato riconosciuto colpevole dal Tribunale della Rivoluzione di Teheran per ''aver attentato alla sicurezza nazionale, partecipando a manifestazioni antigovernative'' nel 2009. Barjesteh e’ stato uno dei membri della squadra di Mousavi durante e dopo la campagna elettorale delle contestate elezioni presidenziali del 2009 vinte da Mahmpud Ahmadinejad. L'attivista aveva lasciato il paese a seguito della repressione dell'Onda verde ed e' stato arrestato lo scorso febbraio, al suo rientro in Iran, nell'aeroporto Imam Khomeini di Teheran. Barjesteh è stato poi direttamente condotto dagli agenti dell'intelligence al carcere di Evin a Teheran dove si trova attualmente recluso. Stando al sito, il giovane sostenitore dell’Onda verde e' stato processato senza essere stato regolarmente convocato dal giudice. Neanche il suo avvocato difensore, al quale solo oggi è stata notificata la sentenza di condanna, sarebbe stato informato dello svolgimento del processo.
A seguito dell’elezione dello scorso giugno del presidente filo-moderato Hassan Rohani, diversi dissidenti filo-riformisti, che avevano lasciato il Paese dopo la repressione dell’Onda verde, stanno valutando le nuove condizioni politiche iraniane per rientrare in patria. Lo stesso presidente Rohani ha cercato di arginare la diaspora iraniana, invitando a piu' riprese i cittadini a tornare in patria. Contrariamente, sul fronte ultraconservatore, il procuratore generale l’hojjatoleslam Mohseni Ejei ha evidenziato come la magistratura intenda invece perseguire, in caso di rientro, coloro i quali, dopo aver provocato disordine nel paese, hanno lasciato l’Iran.
