Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha stigmatizzato oggi "l'ipocrisia" della comunità internazionale che ha passato sotto silenzio la notizia della nave carica di armi catturata dalla sua marina. Si tratta di missili siriani e proiettili di mortaio iraniani che secondo Israele erano stati inviati da Teheran verso Gaza.
C'è un'ondata di condanne quando Israele "costruisce un balcone a Gerusalemme, ha detto Netanyahu parlando davanti alle armi sequestrate, nel porto di Eilat. Invece, ha aggiunto, "ho sentito solo condanne deboli e isolate da parte della comunità internazionale su questo carico letale". Inoltre "siamo stati testimoni di sorrisi e strette di mano a Teheran fra rappresentanti dell'Occidente e dell'Iran, proprio mentre questi missili venivano scaricati a Eilat", ha detto ancora Netanyahu, riferendosi alla visita a Teheran della responsabile europea della politica estera e di sicurezza Catherine Ashton.
Secondo Netanyahu, nella comunità internazionale vi è chi preferisce "illudersi che l'Iran abbia cambiato direzione". "Ma i fatti provano l'opposto", sostiene il primo ministro israeliano, secondo il quale "oggi i container contengono missili a lungo raggio, ma in futuro l'Iran può armare valigette nucleari da mandare in ogni porto del mondo". Per questo "il mondo deve svegliarsi dalle sue illusioni prima che sia troppo tardi e impedire che l'Iran ottenga la capacità di realizzare armi nucleari".