(Aki) - Tensione tra Pakistan e Iran per il gasdotto che dovrebbe unire i due Paesi. Motivo dello scontro i lavori per la realizzazione della pipeline sul lato pakistano, inaugurati dagli allora presidenti Mahmoud Ahmadinejad e Asif Ali Zardari a marzo dello scorso anno e finora mai completati. Un ritardo che ha provocato l'irritazione del governo iraniano, che attraverso il suo viceministro del Petrolio, Ali Majedi, ha sottolineato che il Pakistan ha l'obbligo contrattuale di completare la pipeline, attraverso la quale la Repubblica islamica esportera' gas verso il paese asiatico, da anni alle prese con una grave crisi energetica.
"L'Iran ha onorato il suo impegno", ha precisato in una nota Majedi, che ha quindi invitato Islamabad ad "accelerare i lavori per recuperare il tempo perduto ed evitare di restare indietro con la tabella di marcia" nella realizzazione dei 780 chilometri di gasdotto che spettano al Pakistan.
Il monito di Teheran e' stato lanciato all'indomani della 'frenata' di Islamabad alla realizzazione del progetto. Il ministro del Petrolio pakistano, Shahid Khaqan Abbasi, ha spiegato che la costruzione del gasdotto non e' al momento possibile a causa delle sanzioni imposte a Teheran da Usa e Ue per il suo programma nucleare. (segue)
