(Aki) - Il governo pakistano deve fare "il massimo" per combattere il terrorismo e migliorare le condizioni di sicurezza nelle aree al confine con l'Iran. Lo ha detto il presidente iraniano, Hassan Rohani, intervenendo sulla questione delle cinque guardie di frontiera della Repubbblica islamica sequestrate dal gruppo terroristico Jaish ul-Adl e - secondo Teheran - trasferite in Pakistan. Un'ipotesi quest'ultima che viene respinta da Islamabad. "E' possibile - si legge in una nota diffusa ieri dal governo - che i criminali e le guardie rapite siano ancora in territorio iraniano".
"I nostri confini devono rimanere sicuri. Chiediamo al governo pakistano di fare il massimo per risovere questi problemi", ha dichiarato Rohani in un colloquio a Teheran con il presidente dell'Assemblea nazionale del Pakistan, Sardar Ayaz Sadiq. "Per noi - ha aggiunto Rohani, citato dal sito web di 'Press Tv' - e' assolutamente inaccettabile la trasformazione delle differenze settarie e religiose in terrorismo".
Negli ultimi giorni c'e' stata un'escalation tra i due paesi legata al sequestro delle guardie, rapite il 6 febbraio nella provincia iraniana del Sistan e Belucistan, al confine con il Pakistan, dal gruppo terroristico Jaish al-Adl. Ieri il ministro dell'Interno della Repubblica islamica, Abdolreza Rahmani Fazli, ha detto che l'esercito iraniano e' pronto a varcare il confine se il Pakistan non dovesse agire "contro i gruppi terroristici". Una minaccia alla quale il ministero degli Esteri di Islamabad ha replicato sostenendo che le forze armate iraniane "non hanno l'autorita'" per entrare in territorio pakistano e che un loro eventuale sconfinamento sarebbe una "violazione della legge internazionale".