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Iran: Teheran, su nucleare poche divergenze ma su questioni chiave

26 giugno 2015 | 10.06
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"Sono stati fatti progressi e, su gran parte del testo dell'accordo finale, molti punti di contrasto sono stati risolti". E' quanto ha dichiarato all'agenzia iraniana Irna una fonte vicina al team di negoziatori impegnato a Vienna negli ultimi giorni di colloqui con il gruppo 5+1 per l'accordo definitivo sul programma nucleare iraniano. "Ma - ha ammesso la fonte - i contrasti che restano da risolvere riguardano questioni sostanziali ed essenziali".

A Vienna è atteso stasera il segretario di Stato Usa, John Kerry, mentre domani arriverà il suo omologo iraniano, Mohammad Javad Zarif. L'obiettivo è siglare l'accordo entro la data stabilita, vale a dire il 30 giugno, ma sembra ormai probabile che si continui a negoziare oltre quella data.

I punti più controversi riguardano la sospensione delle sanzioni internazionali - che per il 5+1 (membri permanenti del Consiglio di Sicurezza più la Germania) deve essere progressiva, mentre per Teheran deve essere contestuale alla sottoscrizione dell'accordo - l'accesso degli ispettori dell'Onu ai siti militari, la durata della sospensione del programma nucleare iraniano, l'ampiezza consentita del suo programma di ricerca.

Nei giorni scorsi, la guida suprema Ali Khamenei è intervenuta sull'argomento, dettando le condizioni dell'Iran per l'accordo. "Fin dall'inizio abbiamo detto di volere che le sanzioni siano rimosse - ha detto Khamenei - Ovviamente siamo pronti a dare qualcosa in cambio, a condizione che l'industria nucleare non sia fermata né danneggiata".

In particolare, la guida suprema ha ribadito il suo 'no' a uno stop delle attività nucleari per un periodo di 10-12 anni, aprendo invece alla possibilità di un periodo più breve. E ha affermato che le attività di ricerca e sviluppo devono continuare anche durante lo stop. Infine, "le sanzioni all'economia, alla finanza e alle banche che siano state adottate dal Consiglio di Sicurezza, dal Congresso Usa o dal governo Usa - ha detto - devono essere rimosse immediatamente, nel momento della firma dell'accordo, e le altre sanzioni devono essere rimosse entro tempi logici".

"La rimozione delle sanzioni - ha aggiunto - non può essere condizionata all'attuazione degli impegni iraniani. La procedura non può essere che noi dobbiamo rispettare gli impegni, l'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica, ndr) verifica e a quel punto le sanzioni vengono rimosse. Non lo accetteremo mai".

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