(Aki) - Prosegue senza sosta l'offensiva dei miliziani dello Stato islamico (Isil) nel nord dell'Iraq, dove diventa concreta la minaccia della nascita di un nuovo emirato islamico. Dopo Mosul, caduta ieri nelle mani della formazione jihadista che si ispira ad al-Qaeda, oggi e' stata attaccata Tikrit. La citta' che ha dato i natali all'ex rais Saddam Hussein e' stata sotto il controllo dei miliziani jihadisti per alcune ore prima di essere riconquistata dalle forze antiterrorismo. Secondo quanto riferito dalla tv di Stato, "i reparti di elite hanno ripulito la citta' dai terroristi" e ripreso il controllo della sede del governatorato. L'azione dell'Isil aveva colto di sorpresa le forze di sicurezza e scatenato il panico tra la popolazione. Sono gia' centinaia di migliaia gli abitanti della provincia di Nineveh, di cui Mosul e' capoluogo, in fuga verso le zone piu' sicure del Kurdistan iracheno.
La giornata e' stata caratterizzata anche dal sequestro del console turco a Mosul, Ozturk Yilmaz, che e' stato preso in ostaggio dai miliziani dell'Isil insieme ad almeno 45 cittadini turchi, tra i quali bambini e membri dello staff diplomatico. Secondo i media di Ankara, i jihadisti hanno fatto irruzione nel consolato, all'indomani del sequestro di 32 camionisti turchi sempre a Mosul, prendendo tutto il personale in ostaggio.
La situazione appare molto fluida sul campo di battaglia, con continui attacchi dei miliziani ai quali l'esercito tenta di replicare, come dimostra quanto accaduto a Tikrit. Oltre alla citta' che ha dato i natali a Saddam, i jihadisti dell'Isil nelle ultime ore hanno esteso il loro controllo anche ad alcune zone della provincia di Salahuddin e di Kirkuk. (segue)