(Aki) - Le donne devono vestire in modo decente, e uscire di casa solo se strettamente necessario. Gli uomini non devono manifestare dissenso, in quando è necessario mostrarsi uniti. I poliziotti e i militari possono ancora pentirsi, mentre i soldi stanziati dal governo sono pubblici, ma li possono spendere solo gli Imam. Sono queste alcune delle dieci regole contenute in un documento diffuso dai miliziani dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil) dopo la conquista di Mosul e mentre è in corso l'avanzata verso Baghdad. L'obiettivo, chiaro, è quello di regolare in base alla sharia la provincia di Niniveh, di cui Mosul è il capoluogo, e imporvi un Emirato islamico.
Al primo dei dieci punti si dice chiaramente che dopo aver provato ordinamenti di governo laico, dalla Repubblica ai baathisti, è giunto ora il momento di affidarsi allo Stato islamico dell'Imam Abu Bakr El Qurashi. Quindi, secondo punto, si chiarisce l'identita' dell'Isil. ''Siamo soldati dell'Islam e abbiamo la responsabilita' di riportare la gloria del Califfato islamico''. Al terzo punto la questione economica, con la spiegazione che i soldi arrivati dal primo ministro sciita Nuri al Maliki sono ora di tutti, ma solo l'Imam li puo' usare. ''Verra' tagliata la mano a chiunque tentera' di rubarli'', si precisa. (segue)