(Aki) - Non vengono risparmiati neanche i luoghi di culto nell'avanzata dei militanti jihadisti dello Stato islamico (Isil) nel nord dell'Iraq. Secondo quanto riportato da Human Rights Watch (Hrw), gli estremisti sunniti hanno bombardato quattro moschee sciite e saccheggiato villaggi alla periferia di Mosul, la citta' irachena finita nelle mani dell'Isil a inizio mese.
Secondo l'ong internazionale, i militanti jihadisti inoltre hanno sequestrato almeno 40 turcomanni sciiti e ordinato a 950 famiglie turcomanne di lasciare due villaggi sotto il loro controllo, Guba e Shireekhan. Alcuni degli sfollati hanno rivelato a Hrw che gli insorti, che considerano gli sciiti alla stregua di eretici, hanno ucciso alcuni degli uomini che hanno rapito, ma la notizia non e' stata confermata da fonti ufficiali.
La notizia degli attacchi alle moschee e alla popolazione sciita non e' ancora stata commentata dalle autorita' iraniane, che fin dall'inizio dell'offensiva dell'Isil in Iraq hanno indicato come una "linea rossa" gli attacchi ai luoghi di culto degli sciiti. L'Iran - aveva dichiarato il presidente Hassan Rohani - "fara' di tutto" per proteggere i luoghi santi dell'Islam sciita dalla minaccia jihadista.