Baghdad, 20 giu. - (Adnkronos/Aki) - I jihadisti dello Stato islamico (Isil) hanno scatenato una guerra al fumo. Montagne di sigarette sono state date alle fiamme nelle zone dell'Iraq settentrionale sotto il loro controllo perche' - secondo la loro interpretazione dell'Islam - sono vietate dalla sharia. Sui social network da alcuni giorni circolano le foto dei roghi, con accanto i jihadisti armati che celebrano l'evento.
La pratica di bruciare sigarette non e' nuova tra i militanti dell'Isil. Foto analoghe a quelle pubblicate su Twitter e Facebook ritraggono incendi di 'bionde' anche a Raqqa, la citta' della Siria settentrionale controllata dai jihadisti. Anche in Mali i salafiti di Ansar Eddine, quando avevano assunto il controllo dell'Azawad, avevano vietato il fumo alla popolazione. Gli abitanti della regione protestavano, tuttavia, perche' malgrado il divieto, i miliziani salafiti fumavano sotto ai loro occhi.