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Iraq: l'avanzata di Isil sul Web, messaggi semplici per conquistare la Rete

20 giugno 2014 | 15.35
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Iraq: l'avanzata di Isil sul Web, messaggi semplici per conquistare la Rete

(Aki) - Non e' solo in Iraq e in Siria che i militanti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil) giocano la loro partita, ma anche sul Web e in particolare sui social network, dove riescono a lanciare messaggi accattivanti per i loro seguaci, cosi' come per i media. La loro ultima trovata e' la pubblicazione su Twitter di una foto 'taroccata' di Michelle Obama. Nella foto originale, la first lady americana mostrava un cartello con la scritta 'Bring back our girls' (Restituiteci le nostre ragazze), slogan diventato poi un hashtag virale su Twitter, che si riferisce alle studentesse rapite in Nigeria dai militanti islamici di Boko Haram.

Nella foto modificata, la scritta e' stata sostituita con '#Bring back our Humvee' (Restituiteci i nostri Humvee), che si riferisce ai veicoli militari americani (Humvee sta per veicolo multifunzione su ruote ad alta mobilita') di cui lo Stato islamico si e' impossessato la scorsa settimana in Iraq, come prova un'altra foto postata su Twitter precedentemente. La foto modificata di Michelle e' stata ritwittata migliaia di volte dai seguaci o dai semplici simpatizzanti dello Stato islamico, che l'hanno accompagnata con frasi con cui sbeffeggiano la moglie del presidente degli Usa.

Non si tratta della prima trovata dell'Isil degna di un esperto di comunicazione Web. La scorsa settimana i militanti hanno lanciato su Twitter l'hashtag #SykesPicotOver, che in modo immediato ed efficace annunciava la loro avanzata dalla Siria all'Iraq. L'hashtag, che si riferisce all'accordo tra il diplomatico francese Francois Georges-Picot e alla sua controparte britannica Mark Sykes, che tracciarono il confine tra i due paesi arabi, e' presto diventato virale ed e' stato poi usato su media nuovi e tradizionali anche da analisti e commentatori. (segue)

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