In Iraq ''si apriranno le porte dell'inferno'' se il primo ministro viene eletto ''in modo non costituzionale''. Lo ha dichiarato il premier iracheno Nuri al-Maliki, sempre più sotto pressione perché rassegni le dimissioni dopo il caos della sicurezza che sta investendo il Paese. Secondo quanto riferisce l'emittente al-Arabiya, inoltre, Maliki ha detto che non accetterà alcuna interferenza straniera per la scelta del premier in Iraq. Solo ieri era emersa la notizia che l'Iran stava cercando un'alternativa a Maliki non considerandolo più in grado di tenere unito il suo Paese e di combattere la rivolta islamica sunnita.