(Aki) - E' sbagliato definire "terroristi" i miliziani che combattono tra le fila dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isil). Lo ha detto il mufti iracheno, Rafi al-Rifai, che in una nota ha invitato a chiamare "ribelli liberi" gli insorti sunniti che martedi' hanno conquistato Mosul, la seconda citta' del paese. Definirli terroristi - ha precisato in una nota la massima autorita' sunnita del paese - alimentera' solo la divisione tra questi ribelli e le citta' che stanno "liberando" dal governo settario guidato dal premier sciita Nuri al-Maliki.
Al-Rifai ha descritto cio' che sta accadendo in Iraq come un processo per liberare il paese dall'esercito di Maliki, che i miliziani dell'Isis hanno soprannominato "il tormentatore", accusandolo di aver emarginato i sunniti dalla vita politica del paese. Il religioso ha infine accusato l'esercito iracheno di non rispettare le moschee sunnite e i luoghi santi dei cristiani.